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Versatilità: la complessità, la bellezza e il cuore della danza

Che cosa significa essere un ballerino versatile?

Al giorno d’oggi, la versatilità nella danza non è solo una qualità desiderata, ma è ritenuta doverosa e insita in un artista.

La danza è un’arte sconfinata, composta da differenti stili, tecniche e linguaggi che il danzatore completo deve comprendere e veicolare, e tra cui deve spaziare, a prescindere dalle sue preferenze e attitudini.

La versatilità si sviluppa e arricchisce approfondendo le varie discipline, perché ogni stile aumenta e completa le abilità del danzatore.

Espandere il proprio vocabolario coreutico incoraggia l’adattabilità del ballerino che svilupperà uno stile personale adatto a ogni contesto, e sarà quindi in grado di esprimere le emozioni e comunicarle immediatamente al pubblico.

Quasi tutte le forme di danza sono derivate dal balletto classico. La base classica, infatti, insegna precisione, grazia, disciplina e attenzione ai dettagli, fattori che sviluppano e aumentano la consapevolezza, la percezione e il controllo del corpo.

Tuttavia, non esiste uno stile migliore o più impegnativo degli altri, ogni tecnica presenta le sue difficoltà e le sue sfide. Per esempio un danzatore classico, temprato da sbarra ed esercizi al limite dell’umano, può trovarsi in difficoltà nel confrontarsi con una coreografia o diagonale più fluida e dinamica come quella della danza Modern Jazz.

E’ quindi solo attraverso lo studio e la conoscenza delle differenti tecniche che il danzatore esprime la complessità e la bellezza della danza.

A ogni lezione, il danzatore diventa lo stile che sta studiando, si trasforma in un passo, in un personaggio, vive nel passo che sta compiendo, ed è questa la peculiarità della danza, il momento, l’adesso, il qui e ora.

I ballerini dunque sono in continua evoluzione, creano nuovi modi di realizzare arte attraverso il loro corpo, e l’arte non può avere limiti.

Una volta tolte  etichette ormai superate, “Sono una ballerina di danza classica. Sono un danzatore contemporaneo”, nascono la curiosità e la versatilità, il cuore della danza.

Essere versatili, in definitiva, significa cogliere l’occasione per crescere nella danza, significa essere liberi di esprimersi in una luce diversa, ed esplorare ciò che il corpo, questo strumento meravigliosamente perfetto, è veramente capace di fare.

Stefania Napoli
© www.giornaledelladanza.com

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