Un intramontabile capolavoro coreografico è in calendario al Teatro Nuovo di Torino giovedì 29 e venerdì 30 ottobre alle ore 20:45: si tratta di Giselle, portata in scena dal VIVO Ballet, una delle tre realtà del neonato progetto artistico e formativo di danza contemporanea diretto da Enzo Celli.
Insieme a VIVO Art Center e VIVO Productions, infatti, la compagnia di danza rappresenta la nuova creatura d’impianto performativo che il coreografo – laziale d’origine, ma ormai newyorchese a tutti gli effetti – ha dato alla luce nell’anno corrente, lasciandosi come di consueto ispirare da un linguaggio estetico fortemente incentrato sull’Uomo.
La sua storia d’insegnante e coreografo ha inizio nel 1995 con la fondazione della compagnia Botega, con la quale percorre quasi vent’anni di successi e mirabili riconoscimenti in ogni angolo del mondo. Dagli Stati Uniti alla Russia, dall’America Latina all’Europa il genio creativo di Celli ha lasciato il segno nelle scuole, nelle compagnie e nei teatri più illustri della scena di danza contemporanea internazionale: solo per citarne alcuni l’Alvin Ailey Citigroup Theatre (New York), la Bashkortostan State Academy (Russia), il Teatro Sao Pedro (Porto Allegre, Brasile), La Cigale (Parigi) e nondimeno l’italiana Compagnia Zappalà Danza.
Il prestigio della tecnica gli ha persino procurato un interesse critico da parte della benamata Vittoria Ottolenghi, confermando così l’intenzione di istituire un metodo totalmente personalizzato e rivolto all’individualità di ogni performer, il metodo MeMe, le cui lezioni vengono impartite in pianta stabile – a partire dal settembre 2011 – al Peridance Capezio Center di NYC, dove Celli ha conseguito il titolo di Master Teacher per la danza contemporanea.
Ed è proprio su questa falsariga che nel novembre 2014 debutta all’Auditorium Conciliazione di Roma la sua Giselle, dal sapore contemporaneo, svecchiata dell’atmosfera eterea e soprannaturale osannata nel repertorio di tradizione (o almeno in parte). La giovane contadinella è sempre innamorata del suo Albrecht ingannatore e quest’ultimo viene sempre perseguitato dalle Villi, ma le vicende sono catapultate nell’attualità, evidenziata marcatamente anche dallo styling di Noemi Intino e il light design dello stesso Celli e Gianfranco Iafrate.
Man mano che ci si avvicina al triste epilogo della storia, nella mente di Albrecht Giselle assume sempre più connotati soprannaturali, ad indicare come ella stessa diviene redentrice della via del nostro principe (politico) decaduto, che grazie ad essa impara il senso profondo della vita.
L’opera non è altro che un viaggio onirico, animato sul palcoscenico in maniera così reale da instillare un dubbio da allucinazione, sciolto istantaneamente dalla partitura musicale originale di Adolphe Adam che riassetta nel pubblico ballettomane la visione di una pietra miliare della danza di tutti i tempi.
Un plauso, dunque, alla Fondazione Teatro Nuovo di Torino per aver scelto di inserire in cartellone questo masterpiece impareggiabile, confermando appieno l’operato quasi trentennale (dal 1987) in qualità di Centro complessivo di danza, spettacolo e arti integrate, a livello regionale, nazionale e internazionale, secondo un progetto unitario e coordinato, riconosciuto e sostenuto dal MIBAC, dal MIUR, dalla Regione Piemonte e da Istituzioni e Fondazioni bancarie, nonchè presente tra i Soci Fondatori di Enti Pubblici e privati.
Citando il Wall Street Journal, “Enzo Celli lavora per le anime (del pubblico), non per i singoli individui”. Lasciamo, dunque, che l’audience si lasci emozionare dal suo talento inimitabile.
ORARI & INFO
29 – 30 ottobre ore 20:45
Teatro Nuovo
Corso Massimo d’Azeglio, 17 – Torino
Tel. +39 011 650 0211
http://www.teatronuovo.torino.it/
Marco Argentina
www.giornaledelladanza.com
Enzo Celli/ Giselle © 2015 VIVO Ballet
Enzo Celli/ Giselle © Pierre-André-Transunto