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Les Ballets de Monte-Carlo al Teatro Regio di Torino

 

A dicembre il Teatro Regio di Torino rinnova il tradizionale appuntamento con la danza che ha fatto registrare il tutto esaurito nelle passate stagioni. Due i titoli in programma: dal 4 al 15 Cenerentola, su musiche di  Sergej Prokof’ev e dal 18 al 23 La Belle, sulle musiche di Pëtr Il’ič Čajkovskij. Ispirati alle fiabe di Charles Perrault, i due balletti giungono a Torino nella versione del coreografo Jean-Christophe Maillot con Les Ballets de Monte-Carlo. Le scenografie sono firmate da Ernest Pignon-Ernest, i costumi da Jérôme Kaplan e Philippe Guillotel, le luci da Dominique Drillot. Sul podio dell’Orchestra del Teatro Regio il maestro Nicolas Brochot.
Gli spettacoli sono realizzati grazie al sostegno di Ersel, Socio Fondatore della Fondazione Teatro Regio. Cenerentola e La Belle saranno presentate al pubblico da Elisa Guzzo Vaccarino al Piccolo Regio Puccini mercoledì 1 dicembre alle ore 17.30.

Se a Monaco esiste la compagnia dei Ballets de Monte-Carlo un motivo c’è e sta nel fatto che dall’inizio del ’900 la rocca monegasca si trasforma, per molti anni, in base operativa per la danza. Quella dei Ballets Russes di Djagilev che lì mettevano in prova e debuttavano i capolavori destinati alla conquista dell’Europa e del mondo. È anche nel nome di quella tradizione che nel 1993, dopo una prima partenza con Pierre Lacotte, Sua Altezza Reale la Principessa di Hannover, Carolina di Monaco, chiama Jean-Christophe Maillot a rinverdire da par suo le glorie passate. Forte di una esperienza di ballerino, coreografo e direttore del Centro Coreografico Nazionale di Tours, Maillot rappresenta una svolta per la compagnia: costruisce un repertorio originale intorno alle proprie creazioni, mescolate ai lavori di grandi maestri, novità e rivisitazioni dei titoli classici, come Cendrillon, cioè Cenerentola, anzi Zoluška. Perché è con questo titolo, in russo ovviamente, che il balletto, in tre atti e sette scene, con la musica di Sergej Prokof’ev e la coreografia di Rostislav Zacharov era andato in scena il 21 novembre del 1945 al Teatro Bol’šoj di Mosca.  

Lo spettacolo si apre con un pas de deux, protagonisti il padre e la madre di Cenerentola. La donna è mancata da tempo, ma rivive nel ricordo del padre, debole e tormentato. Il primo atto è incentrato sulle figure della matrigna, delle sorellastre e di Cenerentola. Arriva un invito al ballo. Si scatenano le smanie per la serata. Matrigna e sorellastre partono per il ballo. Rimasta sola, Cenerentola riceve la visita di una fata che la prepara alla sua entrata nel gran mondo. Il secondo atto inizia con la scena del ballo in cui entrano tutti i protagonisti. Qualcuno annuncia al principe l’arrivo di una strana persona. Affascinato e impaurito, il principe capisce che sta per ricevere un messaggio. Anche il padre è scosso: gli sembra, senza crederci veramente, di riconoscere nella fata la sua prima moglie. La fata benda il principe ed entra Cenerentola a piedi nudi. Il principe, affascinato, si inginocchia ai piedi della ragazza e scopre l’amore con umiltà. Il pas de deux della giovane coppia è come quello della madre e del padre, uniti nello stesso impeto amoroso. È mezzanotte. È ora che la fata riporti Cenerentola sulla retta via. In cima alla scalinata sulla quale scappa, appare, illuminato, il suo piede nudo, l’unica traccia della sua presenza e un invito a rincontrarla. Nel terzo atto, dopo averla cercata a lungo, il principe ritrova infine la sua bella sconosciuta nella casa di Cenerentola. La fata lo conduce verso di lei. Il piede di Cenerentola viene svelato in tutta la sua purezza: il principe la riconosce. Si tratta di un balletto novecentesco con il quale si sono messi alla prova i più grandi coreografi, classici e contemporanei, da Frederick Ashton a Rudolf Nureyev, da Maguy Marin a Matthew Bourne. Jean-Cristophe Maillot ci propone una Cenerentola totalmente nuova, con una coreografia gioiosa, vivace, poetica e critica, dove, novità, non troviamo la scarpetta fatidica. Il principe va direttamente alla ricerca della fanciulla dal piede puro e delicato di cui si è innamorato.

La Belle è un balletto in tre atti, prologo e apoteosi, che andò in scena per la prima volta a San Pietroburgo il 16 gennaio del 1890 e in cui si realizzò il massimo di collaborazione fra musicista e coreografo. Čajkovskij scrisse la musica esattamente in base alle indicazioni e alle necessità di Petipa, secondo un piano di danze molto preciso. Nella versione originale, basata sul libretto di Ivan Vsevoložškij, la trasposizione della fiaba di Perrault si conclude con il risveglio di Aurora e le nozze con il principe Desiré. Nella sua Belle, Jean-Christophe Maillot recupera gli aspetti meno noti e più cruenti della fiaba di Perrault: la madre del principe, che ha sposato il re per motivi di denaro, in realtà discende da una famiglia di terribili orchi e, affamata di carne viva di bambini, insidia la vita dei nipotini e della Bella, anche se il balletto si conclude con un lieto fine. Maillot dunque ci racconta del mondo oscuro del principe e di quello luminoso della Bella e dal confronto nasce la vicenda. Affida il ruolo dell’orchessa e della strega Carabosse a un solo interprete, un danzatore en travesti e fa ricorso, per il trionfo finale dell’amore fra il principe e la Bella, alle note dell’ouverture del Romeo e Giulietta di Čajkovskij.

ORARI

Cenerentola

Sabato 4 Dicembre, ore 20.00

Domenica 5 Dicembre, ore 15.00

Martedì 7 Dicembre, ore 20.00

Giovedì 9 Dicembre, ore 20.00

Venerdì 10 Dicembre, ore 20.00

Sabato 11 Dicembre, ore 15.00

Sabato 11 Dicembre, ore 20.00

Domenica 12 Dicembre, ore 15.00

Martedì 14 Dicembre, ore 20.00

Mercoledì 15 Dicembre, ore 15.00

La Belle

Sabato 18 Dicembre, ore 20.00

Domenica 19 Dicembre, ore 15.00

Martedì 21 Dicembre, ore 20.00

Mercoledì 22 Dicembre, ore 20.00

Giovedì 23 Dicembre, ore 20.00

INFO

Fondazione Teatro Regio di Torino
Piazza Castello, 215 – Torino
Tel. +39 011 88151

Biglietteria
Tel. +39 011 8815.241/242
 

Lorena Coppola

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