Dentro la danza: genitori, direttori in crisi, Prime ballerine, compagnie nel caos, lezioni di civiltà

Il secondo appuntamento del 2016 con Dentro la danza tratta di nuovi arrivi, situazioni difficili, partenze e nuove nomine, lezioni di civiltà en pointe. Pronti a scoprire di più? Partiamo dalle belle notizie…

BENVENUTA!

Come prima notizia di questa rubrica non potevamo non fare le congratulazioni ai neo genitori Kledi Kadiu e Charlotte Lazzari, danzatore e coreografo lui, e ballerina di origine francese lei. Lo stesso Kledi aveva dato la notizia della gravidanza della compagna lo scorso agosto, e da neo papà è stato lui stesso a postare sui social, il 12 gennaio scorso, la prima foto della piccola Léa. Chissà, magari tra qualche anno qui a Dentro la Danza parleremo di una étoile di nome Léa..?

(n.b.: per rispetto alla privacy della neonata, pubblichiamo la foto tagliata. Per vedere la piccola, basta sbirciare sulla pagina ufficiale di Kledi stesso).

DIRETTORI IN BILICO…E BALLERINE IN ASCESA!

Tempi duri per i direttori delle compagnie internazionali, pare. La DV8 Physical Theatre è stata congelata dall’improvvisa “pausa di riflessione” del direttore e coreografo Lloyd Newson, che, come dice il comunicato sul sito della compagnia, ha deciso di prendersi del tempo per riflettere sul futuro dopo il successo di JOHN e i festeggiamenti per i 30 anni di attività. Nel frattempo, pare che il direttore del Ballet du Rhin, Ivan Cavallari, italiano cresciuto come danzatore e coreografo all’estero, abbia ricevuto la notizia che non sarà riconfermato allo scadere del contratto con la compagnia. Una compagnia ciclicamente coinvolta in piccole crisi artistiche, ancora alla ricerca del direttore artistico ideale a quanto pare.

Intanto, dal Bolshoi un’altra bella notizia: Olga Smirnova è stata nominata Prima Ballerina della compagnia, e prevediamo per lei una carriera davvero molto interessante, visti i ruoli che ha già interpretato con successo. Da tenere d’occhio!

SCIOPERI ESTREMI

Non si placa la bufera sulla Fondazione Arena di Verona, della cui difficile situazione abbiamo già trattato in altri articoli. Negli ultimi tempi si sono susseguite voci sulla possibile sostituzione dei lavoratori in sciopero (con conseguente violazione di tale diritto), voci su una domanda di adesione alla legge Bray, e voci sull’arrivo – a volte confermate, a volte smentite – di una manager che avrebbe già “risolto” la questione Maggio Fiorentino (sbarazzandosi del Maggio Danza, ovviamente). Le ultime notizie parlano di un Maestro Zanella a New York e di Ivan Cavallari direttore d’emergenza (già scelto da Zanella come collaboratore per il previsto debutto di Strings), e di un segretario CGIL arrivato alla scelta dello sciopero della fame come protesta. Speriamo di ricevere migliori notizie in futuro.

NON SI SCHERZA CON LE BALLERINE!

Mai mettersi contro i veri amanti della danza, e soprattutto contro un corpo di ballo! Lo sanno bene alcuni tifosi degli Eagles, squadra di football americano, che hanno apostrofato gli atleti con frasi tipo “avete giocato come se steste indossando tutu”, dopo una sconfitta. Il Pennsylvania Ballet ha quindi risposto su Facebook che le donne che indossano tutu in 21 giorni hanno portato in scena 27 volte lo Schiaccianoci, completi di valzer dei fiori e dei fiocchi di neve senza riserve in panchina pronte a sostituire il corpo di ballo, e senza stop per eventuali dolori che compaiono durante lo spettacolo. E hanno fatto questo e molto altro con tale grazia da ricevere applausi e complimenti.

Insomma, concludono dal Pennsylvania Ballet: “Se avessero giocato come se avessero indossato tutu…staremmo aspettando con ansia i playoff”.

Ultras della danza, o artisti in crisi creativa (o in crisi e basta, purtroppo)…vi teniamo d’occhio!

Greta Pieropan

www.giornaledelladanza.com