Grandi protagonisti per il gran galà di danza contemporanea andato in scena al Burgtheather di Vienna dal 24 al 27 luglio, incluso nella ricca programmazione di performance dell’edizione 2012 di Impulstanz inaugurata con i canadesi Benoît Lachambre e Clara Furey con un’interpretazione mistico-sensuale nell’Assolo per due corpi. Ivo Dimchev ha introdotto invece la sezione del Festival “Late Night”. Al Burgtheater i suoni delle percussioni hanno accompagnato il classico “Drumming Live” nel nuovo allestimento della belga Anne Teresa De Keersmaeker e della sua compagnia di danza Rosas. Ed Anche Jan Fabre con la sua Compagnie Troubleyn.
Il Galà, realizzato con la collaborazione del Ballet de l’Opéra National de Paris e del Wiener Staatsballett – di cui e Manuel Legris è attualmente direttore – ha visto in scena nove performance con coreografie di Nacho Duato, Jiří Kylián, John Neumeier, Angelin Preljocaj, Patrick de Bana, Helena Martin, Natalia Horecna, danzate da Aurelie Dupont ,Manuel Legris,Tamako Akiyama, Dimo Kirilov Milev, Silvia Azzoni, Alexandre Riabko, Helena Martin e Patrick de Bana. Lo spettacolo ha avuto inizio con il duetto Il faut qu’une porte… creato da Jiří Kylián per il Ballet de l’Opéra de Paris e danzato dall’étoile francese Aurélie Dupont e dallo stesso Manuel Legris, continuando poi con l’emozionante Creature di Patrick de Bana interpretato da Tamako Akiyama e Dimo Kirilov Milev.
Patrick de Bana, oltre ad aver partecipato come coreografo, ha presentato in anteprima durante la serata Factum, interpretato con Helena Martin ed il bellissimo assolo Silent Cry. Grande sorpresa della serata è stata la bellissima Silvia Azzoni, prima ballerina dell’Hamburg Ballet, la quale, insieme ad Alexandre Riabko, ha danzato Terza Sinfonia di Gustav Mahler, coreografie di Neumeier, direttore di lunga data del Balletto di Amburgo. La spettacolare coppia Azzoni/Riabko ha danzato inoltre Not Without My Head di Natalia Horecna, del Nederlands Dans Theater, il cui nome è spesso associato a Jiří Kylián.
Tamako Akiyama e Dimo Kirilov Milev hanno poi interpretato Archangel, concepito sulla meditazione sul paradiso e l’inferno dallo spagnolo Nacho Duato. La serata si è conclusa con Aurélie Dupont e Manuel Legris in un duetto dal dramma Le Parc di Angelin Preljocaj, a cui nel 1995 è stato assegnato il Prix Benois de la Danse. Un Galà emozionante che ha registrato il tutto esaurito regalando agli spettatori uno spettacolo irripetibile che ha unito sullo stesso palco in un’unica serata grandi nomi della danza internazionale.
Mattia Aversa
Foto di Judith Lutz e David Elofer