Il capolavoro di Roland Petit, Le Jeune Homme et la Mort, in scena all’Opera di Firenze interpretato da due stelle del balletto: Alessandra Ferri e Herman Cornejo.
Mentre quest’ultimo, principal dell’ABT , ricoprirà il ruolo creato per Jean Babilée nel 1946, la Ferri interpreterà il ruolo della Morte: sensuale, i capelli neri a caschetto, guanti di raso e un lungo vestito giallo, incarnando l’essenza della femme fatale che prende l’anima del giovane artista in salopette. Ci gioca, lo illude, e infine lo spinge al suicidio, danzando sulle musiche della Passacaglia e Fuga in do minore BWv 582 di Johann Sebastian Bach.
Herman Cornejo, origini argentine ed un passato tra la School of American Ballet prima, e il Balletto Argentino di Julio Bocca. A sedici anni Cornejo vince la Medaglia d’oro alla VIII International Dance Competition a Mosca: è più giovane nella storia del premio. Al suo ritorno da Mosca è promosso primo ballerino del Balletto Argentino, alternandosi nelle produzioni con Julio Bocca. Nel 1999 è membro del corpo di ballo dell’American Ballet Theatre. Herman Cornejo diventa anche primo ballerino del Balletto Corella di Castilla y León in Spagna, debuttando nel 2008 al Teatro Real di Madrid.
Alessandra Ferri non ha bisogno di presentazioni: étoile internazionale, orgoglio italiano nel mondo. Nel 2007 la scelta di ritirarsi dalle scene, il suo ultimo spettacolo a Taormina. Nel 2013 arriva però la grande notizia: torna in scena a Spoleto con la pièce The piano upstairs, da lei stessa coreografato. Successivamente Martha Clarke crea per lei Chéri, rappresentato a New York , Buenos Aires, Washington e al Ravenna Festival nel 2014. Il prossimo maggio sarà al Covent Garden per interpretare una creazione dedicata a Virginia Wolf.
ORARI&INFO
1, 3, 5 e 10 marzo ore 20.30
8 marzo ore 15.30
Opera di Firenze
Piazzale Vittorio Gui, Firenze
Alessandro Di Giacomo
Foto di Fabrizio Ferri
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