Una notizia nell’aria da giorni ma confermata soltanto martedì 30 giugno: Misty Copeland, 32 anni, è Prima Ballerina all’American Ballet Theater di New York, la prima di colore nei 75 anni di vita dell’ABT.
Una nomina che fa storia. Negli Stati Uniti ma soprattutto nel mondo della danza internazionale.
Un sogno iniziato 14 anni fa, quando per la prima volta ha varcato la soglia dell’Abt. Promossa ‘Solista’ solo otto anni fa, anche in quel caso passando alla storia come una delle più giovani ballerine della compagnia ad avere tale ruolo.
Alta poco meno di un metro e 60, la Copeland, originaria di Kansas City in Missouri, è considerata quasi un prodigio vista la tarda età in cui ha iniziato con la danza. Il primo tutu a 13 anni. A 15, però, le prime offerte professionali. Ma la fama della Copeland, che ha appena finito con il Lago dei Cigni al Metropolitan Opera, va ben oltre la danza ed in poco tempo è diventata un’icona della pop culture, conquistandosi copertine di giornali e campagne pubblicitarie. L’anno scorso la sua campagna per Under Armour è diventata immediatamente virale su YouTube. Quest’anno il Time le ha dedicato la copertina e il suo profilo Instagram ha oltre mezzo milioni di seguaci.
La candidatura a Prima Ballerina della Copeland nell’ABT è stata di particolare interesse pubblico visto anche il dibattito razziale che ultimamente tiene particolarmente banco negli Stati Uniti. Raramente le danzatrici afro-americane arrivano a posizioni di alto livello nelle compagnie d’élite e, ancora come scrive il New York Times, se la compagnia non avesse promosso la Copeland avrebbe corso il rischio di continuare a perpetuare le disparità a cui vanno incontro le ballerine di colore, spesso sottorappresentate a certi livelli.
La stessa Misty ha più volte sollevato l’argomento, anche nel suo libro ‘Life in Motion: An Unlikely Ballerina’, in cui ha scritto: “Il mio timore è che potrebbero passare altri vent’anni prima che ci sia un’altra ballerina di colore nella posizione che ho in una compagnia di balletto d’élite”. “Se non divento Prima Ballerina – ha affermato – la gente si sentirà come tradita da me”.
Prima di Misty, la storia di ballerini o ballerine di colore ad alti livelli è fatta di rari esempi. Oltre 50 anni fa è stato pioniere Arthur Mitchell, che nel 1962 infranse le barriere razziali del New York City Ballet diventando Primo Ballerino. Ed è passata una generazione da quando, nel 1990, Lauren Anderson è diventata la prima afro americana Prima Ballerina dello Houston Ballet.
Dicono “The best is yet to come”…ma in questo caso, ci auguriamo che “The best is yet …to stay”.
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