Dopo il toto-nomine delle scorse settimane, ecco finalmente annunciato il nome della nuova direttrice artistica di Aterballetto, nominata dal Cda della fondazione di Nazionale della Danza di Reggio Emilia: si tratta di Pompea Santoro, che andrà a sostituire Cristina Bozzolini e ad affiancare Gigi Cristoforetti, nominato direttore della Fondazione qualche settimana fa.
Danzatrice, insegnante e direttrice di compagnia, Pompea Santoro inizia lo studio della danza a sei anni dopo il trasferimento dalla provincia di Brindisi a Torino. A soli sedici anni riceve il premio per il suo “particolare talento artistico” al Premio Tersicore, con una coreografia di Carmen firmata Alonso. Proprio in occasione della vittoria, viene notata dall’Accademia del Teatro alla Scala di Milano e da Birgit Cullberg, fondatrice e allora direttrice dell’omonima compagnia.
La giovane Santoro entra così nella compagnia svedese, dove resterà per 25 anni, anche sotto la direzione di Mats Ek. Da metà anni Novanta inizia a curare il repertorio di Ek negli allestimenti dell’Opera di Monaco, e per la Giselle andata in scena al Teatro alla Scala nel 1997, dove sarà in scena – su invito di Elisabetta Terabust – insieme a Massimo Murru. Sarà la sua penultima apparizione in scena (l’ultima nel 2005 in un passo a due che Inger creò appositamente per lei), ma non l’ultima Giselle di Ek curata per un ensemble italiano: curerà infatti anche il riallestimento al San Carlo di Napoli, chiacchieratissimo nel 2010 per il ruolo da protagonista affidato all’étoile Roberto Bolle.
Fino al 2005 consulente artistica del Teatro Nuovo di Torino, nel 2012 fonda la compagnia EkoDanceInternational Project per aiutare giovani danzatori ad intraprendere un percorso di crescita Artistica attraverso lo studio della danza classica e le coreografie di Mats Ek.
Non resta che augurarle quindi buon lavoro per il nuovo incarico che prenderà il via ufficialmente da settembre 2017.
Redazione
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