Venerdì 4 agosto s’inaugura la sezione danza dell’Estate Teatrale Veronese al Teatro Romano. In scena, in “prima” nazionale, Carmen nell’esecuzione del Victor Ullate Ballet. Dello stesso Ullate la coreografia che si avvale delle musiche dell’opera di Bizet e di musiche originali di Pedro Navarrete.
Torna così a Verona – dove era stato nel 1993 e nel 2004 con la compagnia da lui fondata nel 1988 – il celebre coreografo spagnolo con un grande passato di danzatore nel prestigioso Ballet du XXème Siècle di Maurice Béjart dove danzò dal 1964 al 1980. E proprio con la compagnia di Béjart, ensemble che negli anni Settanta e Ottanta cambiò la danza a livello mondiale riempiendo piazze e parchi come avveniva con i concerti rock, Ullate fu più volte a Verona. A partire da quell’indimenticabile 23 agosto 1975, quando in un’Arena esaurita era in programma la IX Sinfonia di Béjart su musica di Beethoven. In scena quasi cento danzatori: quelli del Ballet du XXème Siècle, quelli del Théatre Royal de la Monnaie di Bruxelles e quelli del Corpo di Ballo dell’Arena.
Una data indimenticabile perché quando, a serata appena iniziata, una pioggia scrosciante costrinse gli orchestrali ad abbandonare la buca e a mettersi al riparo e fu presa la decisione di annullare l’evento, il pubblico non ne volle sapere di tornarsene a casa e chiese a gran voce che lo spettacolo continuasse. Il sovrintendente Carlo Alberto Cappelli, il direttore artistico Luciano Chailly e Béjart decisero allora, trovata una registrazione audio della Nona e avuto l’assenso dei danzatori, di fare proseguire lo spettacolo. Così, a dispetto della pioggia battente, la “prima” andò in scena per intero. Il giorno dopo, il 24 – la perturbazione era piuttosto grossa – piovve quasi tutto il giorno e la serata fu annullata, Poi tutto andò per il verso giusto e le repliche del 26 e del 27 furono sotto un cielo stellato.
Due anni dopo, nel 1977, a fine agosto, la compagnia di Béjart tornò a Verona e propose il trittico Golestan, V come… e Bolero, quello celeberrimo sul tavolo rotondo che per l’occasione ebbe per protagonista Carla Fracci. Poi, nel 1980, il trionfo veronese di Victor Ullate. Il 2, 3 e 4 settembre il Ballet du XXème Siècle propose in Arena tre celebri balletti di Béjart: Gaité parisienne, Bolero (questa volta interpretato da Jorge Donn) e La sagra della primavera. Protagonista della Gaité dove c’erano numerosi riferimenti alle giovanili esperienze parigine di Béjart fu un trentatreenne Ullate che interpretò proprio Béjart. Fu un successone. E Ullate si consacrò come uno dei migliori danzatori europei di quel periodo che, per la danza, fu veramente d’oro.
ORARI & INFO
4 e 5 agosto ore 21.15
Teatro Romano
Via Regaste Redentore, 2
Verona
www.estateteatraleveronese.it
www.giornaledelladanza.com
Foto di Fernando Marcos