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Dal mondo della danza le speranze ed i desideri per il 2011

A cura di Alessandro Di Giacomo

Ci accingiamo ad intraprendere questo nuovo anno con la speranza di poter raccontare, quanto più possibile, di questa meravigliosa arte che è la Danza. E’ con questo spirito che il giornaledelladanza.com vuole dare il Benvenuto, in questo 2011, ai propri lettori, raccontando sogni, progetti e desideri per il futuro, dei grandi artisti del panorama internazionale della danza.

I sogni nel cassetto di …

Roberto Bolle

“Spero di poter continuare a mantenere una crescita professionale. Bisogna costruire anche dopo anni l’introspezione di un personaggio e rimettersi in gioco ogni volta. La ricetta? Sacrificio e dedizione”.

Gabriella Borni

“Mi piacerebbe lavorare di più in Italia. Vorrei che qui tante cose cambiassero, che si potessero avere anche degli scambi culturali nei quali poter condividere opinioni e altro, crescendo sempre di più. Non basta Facebook, bisogna parlarsi a voce incontrarsi e soprattutto fare tanto”.

Matilde Brandi

“Sogno di poter rifare un grande varietà come si faceva in passato, ad esempio i grandi sabato sera di Rai Uno. Spesso in televisione guardo con piacere gli spezzoni dei vecchi varietà ed ogni volta spero di poter rivedere dei grandi show come sono stati quelli, con al seguito un grandissimo stuolo di bravi ballerini”.

Sabrina Brazzo

“Non chiedo altro che di poter continuare a svolgere la mia professione lavorando con persone qualificate”.

Davide Dato

“Vorrei proseguire in un percorso di vita che mi permetta di migliorare progressivamente la mia  tecnica e la mia espressione come persona”.

Andre De La Roche

“Mi piacerebbe continuare a fare quello di cui mi occupo potendolo migliorare sempre ed un giorno magari aprire una mia scuola”.

Oriella Dorella

“Mi piacerebbe molto occuparmi di teatro per i ragazzi. E’ un’esperienza che ho già fatto, il mondo dei giovani è molto entusiasmante. Mi piace poter partecipare a qualcosa che forma la cultura degli adolescenti, cioè fornire ai giovani gli strumenti per conoscere il teatro”.

Jurgita Dronina

“Nel prossimo futuro mi aspetta una stagione impegnativa e piacevole all’Het National Ballet di cui faccio adesso parte come Principal Dancer, con molte date come guest che ho già pianificato in diverse compagnie e in vari gala di danza. E spero in molte altre sorprese ed inaspettate opportunità nella mia vita professionale”.

Joseph Fontano

“Il mio sogno è quello di poter avere un giorno un centro coreografico a livello europeo, in cui poter dare spazio ai giovani artisti che al momento non hanno possibilità di mettere in atto la propria arte”.

Carla Fracci

“Spero di poter gioire ancora a lungo della mia famiglia. Io lo dico e lo ripeto: il successo più grande della mia vita è mio figlio Francesco perché sono soprattutto una donna e una madre. Non bisogna mai tralasciare le sensazioni della vita di tutti i giorni. Chiaramente l’essere artista comprende questi valori. Io porto sul palcoscenico il mio essere donna e le mie esperienze.Beh, io spero comunque di rimanere a lungo. Viviamo alla giornata. E’ importante fare i progetti, però bisogna essere pronti a quello che ci riserva il domani. E’ sempre stato così per me, sin da piccola: essere sempre pronti a tutto. Mai stare su un albero a cantare”

Maria Grazia Garofoli

“Per maggio ho in programma una grande sfida, un Omaggio a Nino Rota in cui riprenderò Romeo e Giulietta e La Strada in una mia versione completamente personale. Si tratta di una sfida davvero importante essendo stata preceduta da nomi così eccellenti”.

Paola Jorio

“Il mio sogno è rivolto alla Scuola dell’Opera. Mi piacerebbe avere una struttura più grande, adeguata ai tempi che corrono. Una grande scuola come quelle che hanno i grandi teatri nel mondo”.

Gino Landi

“Ho un cassetto pieno di sogni. I sogni non vanno sprecati, per tirarli fuori serve l’occasione ed il momento giusto”.

Carlos Lopez

“Come ballerino non sai mai cosa accadrà in futuro. Al momento danzo con l’American Ballet Theatre e come guest per altre compagnie. Sono aperto ad altri progetti. Spero che il mio futuro mi porti vicino alla Spagna, ma staremo a vedere”.

Franco Miseria

“Mi auguro di continuare a fare quello che faccio adesso e da sempre, sogno un lavoro in cui potermi occupare della regia in modo totale e con una danza sempre di prim’ordine”.

Ilenia Montagnoli

“Vorrei avere la possibilità di ballare il più possibile, ma proprio per il piacere di farlo, non solamente pensando alla carriera. Poi vorrei poter mantenere la mia serenità, il mio equilibrio, cercando di realizzare i mie progetti professionali e privati, l’anno prossimo ad esempio mi sposerò”.

Moses Pendleton

“Quest’ultimo anno ho anche trascorso molto tempo facendo fotografie ed il prossimo passo potrebbe essere girare un film. Ho usato il titolo Memorie di uno smemorato, ma non mi ricordo di cosa si tratta”.

Giuseppe Picone

“Io personalmente m i auguro che l’arte in Italia riesca ad avere tutto ciò che le spetta. C’è un problema culturale nel nostro Paese che va al di là della danza. Siamo la culla dell’arte eppure non sappiamo valorizzarla. Ma c’è anche un sistema “dietro le quinte” che va cambiato. La danza ha bisogno di riforme. Ci sono leggi datate che non funzionano più, ma anzi sono diventate un impedimento per il lavoro. In Italia, ad esempio, un danzatore è obbligato a fare solo 12 lezioni al mese. Negli altri giorni può presentarsi direttamente alle prove, senza l’allenamento. E’ assurdo!”.

Anna Razzi

“Di sogni ce ne sono molti, una sarebbe quella di vedere i miei allievi inseriti nel corpo di ballo del Teatro, invece di essere costretti ad andare all’estero”.

Claudia Rossi

“Il mio sogno è quello di invecchiare e finire la mia carriera in una sala di danza. Se devo parlare con parametri più ampi il mio sogno è anche quello di vedere la danza, in Italia, sorgere a nuova vita”.

Roberto Scafati

“Mi piacerebbe che gli italiani che stanno all’estero tornassero a lavorare in questo bellissimo paese, in grandi produzioni che solo l’Italia sa creare. Questo sarebbe un mio grande desiderio”.

Eleonora Scopelliti

“A dire la verità ho più di un sogno da realizzare. Mi piacerebbe avere una scuola di danza mia, in cui insegnare quello che ho imparato io con l’esperienza degli anni , e mi piacerebbe molto, magari più avanti, avere dei figli”.

Guido Silveri

“Mi piacerebbe molto avere una mia compagnia, e che le istituzioni aiutino gli artisti a migliorare se stessi fornendo appoggi per la creatività e la ricerca. E’ importante che ci sia meritocrazia, è giusto che ad andare avanti siano le persone di talento”.

Micha Van Hoecke

“Che i rapporti lavorativi e personali che ho adesso con molte persone, basati sulla stima e sul rispetto, possano continuare ancora per molto tempo”.

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