Il famoso critico di danza newyorchese Walter Terry scriveva: ‘Non sono necessarie vernici, né pennelli, marmi né scalpelli, pianoforti o violini per realizzare quest’arte, perché siamo la materia di cui è fatta la danza. È nata nel nostro corpo, esiste nel nostro corpo e muore nel nostro corpo. La danza, quindi, è la più personale di tutte le arti, nasce dallo stesso respiro della vita.’
Questa frase spiega perfettamente come nasce la danza e quali sono gli elementi essenziali che accomunano ogni stile e ogni tipo di movimento creativo, ossia corpo, azione, spazio, tempo ed energia.
Nella danza, il corpo è la figura artistica creata dal ballerino che in una frase di danza può enfatizzare parti specifiche del suo corpo o usarlo nel suo complesso, muscoli, ossa, organi, respiro, equilibrio, riflessi. Il corpo rappresenta il collegamento tra il regno interiore delle emozioni, delle idee e dell’identità, e quello esteriore che include l’espressione e la comunicazione al pubblico.
A tale elemento dunque si collega l’azione che riguarda non soltanto passi di danza, ma anche movimenti facciali, improvvisazioni, pas de deux e persino gesti quotidiani come camminare. La danza è, infatti, composta da un’alternanza tra flussi di movimento e pause, di conseguenza l’azione si riferisce non solo alle sequenze, ma anche a sospensioni e momenti di relativa immobilità.
I ballerini interagiscono quindi con lo spazio e in una grande molteplicità di modi: possono rimanere fermi in un punto o viaggiare da un posto all’altro della sala danza o del palcoscenico, possono variare la direzione, le dimensioni e i percorsi dei loro movimenti. Perfino quando sta danzando un assolo, una ballerina è coinvolta dinamicamente nello spazio dell’area dello spettacolo che diventa quasi il suo partner di danza.
Il tempo, inteso come ritmo, è uno degli elementi chiave del movimento naturale. Il respiro e le onde sono esempi di ritmi in natura che si ripetono, anche la parola e la conversazione possiedono ritmo e dinamica, ma questi schemi di temporizzazione sono spesso imprevedibili. Gran parte della musica occidentale, invece, utilizza pattern ritmici ripetitivi, ragion per cui la danza può prevedere variazioni di ritmo e intervalli perfettamente studiati e cadenzati. Tuttavia, i ritmi intrinseci nel nostro movimento e nel paesaggio sonoro che ci circonda possono costituire una fonte di ispirazione creativa per la danza.
L’energia riguarda il modo in cui avviene il movimento e include variazioni nel flusso del movimento e nell’uso di forza, tensione, release e cambi di peso. Un gesto del braccio può fluire liberamente o arrestarsi, può essere potente o delicato, pesante o leggero, un danzatore può raggiungere una posa di scatto o al contrario con leggerezza e fluidità. L’energia quindi può cambiare in un istante e diversi tipi di energia possono entrare contemporaneamente in gioco e alternarsi, in quanto le scelte energetiche possono anche rivelare stati emotivi variabili a seconda dell’intento e della situazione coreografica. Alcuni tipi di energia possono essere espressi in parole, altri derivano dal movimento stesso e sono quindi più difficili da etichettare attraverso il linguaggio, ed è qui che subentra l’abilità del ballerino e del coreografo.
Danzare dunque significa armonizzare elementi diversi eppure concatenati, essenziali all’esecuzione della danza e a mantenere elevato il livello della sua straordinaria potenza espressiva.
Stefania Napoli
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