Trentacinque volte MILANolTRE. Fino al 10 ottobre il Festival farà danzare Milano per la trentacinquesima volta. Non una semplice ricorrenza che segna la maturità di questo festival ma un anno di svolta, con alcune novità.
L’8 e 9/10 la Compagnia Zappalà Danza ci incanta con musica e bellezza con ultima creazione che debutta a Campania Teatro Festival a fine settembre, Rifare Bach. Un lavoro inneggia a una stretta relazione tra l’estetica più eterea della musica e quella più carnale della danza per un viaggio denso di poesia.
Il 24/09 è iniziato il progetto Affollate Solitudini, nuova sezione del festival che nasce dal desiderio di dare spazio all’espressione solistica ma non solo: alcuni lavori nascono per l’occasione in questa forma di solo, altri esistono già, alcuni costituiscono serata completa, altri si incrociano su durata o ricerca artistica, alcuni condividono lo stesso coreografo/a, altri ancora da assoli evolveranno in futuri duetti, trii o performance di gruppo. Una formula che quest’anno è tutta nazionale ma, quando le condizioni restrittive dovute alla pandemia non ci saranno più, si aprirà anche ad artisti stranieri. Il 30/09 Salvatore Romania in prima nazionale con L’inquieta (libertà). Il 2/10 Davide Valrosso con Biografia di un corpo e The Rite, coreografia di Luciano Padovani interpretata da Elisa Spina. Il 4/10 le prime nazionali di Chiara Ameglio con Ave Monstrum e Daniele Ninarello interpreta I offer myself to you, coreografia Cristina Donà, Elena Giannotti e Alessandro Sciarroni.
Il 28 e 29/09 Chiasma/Salvo Lombardo e Fattoria Vittadini saranno al festival in prima nazionale con AMOЯ, coreografia di Salvo Lombardo, secondo di tre titoli storici del Teatro alla Scala, nasce dal desiderio di indagare il concetto di potere.
Dall’1 al 3/10 l’atteso ritorno della Compagnie Hervé Koubi con un trittico mozzafiato. L’1 ottobre il più grande successo della passata edizione, Les nuits barbares ou les premiers matins du monde.
Il 2/10 dodici danzatori virtuosi disegnano un ponte che vibra tra Oriente e Occidente, tra Francia e Algeria, come un momento sospeso ai margini del sacro in Ce que le jour doit à la nuit.
Il 3/10 Boys don’t cry è presentato a MilanOltre in prima assoluta nella nuova versione in italiano. Racconta la storia di un ragazzo che odia profondamente il calcio e adora appassionatamente la danza, rappresentato in scena da sette giovani ballerini virtuosi, tra hip-hop, street dance e danza contemporanea.
Il 2 e 3/10 la Galleria Elfo Puccini ospita il nuovo progetto alla scoperta di Milano attraverso la Danza della Compagnia Sanpapié. Amigdala si svolge con la luce naturale dei luoghi ed un sistema di cuffie silent-disco per un’ideale fruizione del testo e della composizione musicale originali di Marcello Gori e Francesco Arcuri.
Il 6/10 arriva a MilanOltre Graces, considerato cult di Silvia Gribaudi, un lavoro che guarda alla scultura e al concetto di bellezza e natura che Antonio Canova realizzò tra il 1812 e il 1817. Il 9/10 due appuntamenti digitali con le compagnie cinesi che a causa della pandemia non hanno potuto partecipare neanche quest’anno. Chiude il Festival il 10/10 un altro spettacolo di Silvia Gribaudi, Monjour. Cinque protagonisti molto differenti tra loro, divinità ironicamente POP, fuori tempo e fuori luogo. Nella visione artistica di Silvia Gribaudi i performer sono sempre pronti a offrirsi in virtuosismi, nella generosità costante e nella necessità di esistere attraverso la relazione con il pubblico.
INFO
Teatro Elfo Puccini, corso Buenos Aires 33
Tel. 02.00.66.06.06
biglietteria@elfo.org
www.milanoltre.org
www.giornaledelladanza.com
Foto di Nathalie Sternalski