Il balletto classico preferito?
Il lago dei cigni.
Il balletto contemporaneo prediletto?
Sacre du printemps di Pina Bausch.
Il Teatro del cuore?
Teatr Wielki Varsovie.
Un romanzo da trasformare in balletto?
Orient Express di Agata Christie.
Mentre un film da cui ricavare uno spettacolo di balletto?
Sempre “Orient Express”.
Il costume di scena indossato che hai preferito?
Basilio nel “Don Chisciotte” a Varsavia.
Quale colore associ alla danza?
Bleu.
Che profumo ha la danza?
È un profumo unico!
La musica più bella scritta per balletto?
Lo Schiaccianoci pas des deux di Tchaikowski.
Il film di danza irrinunciabile?
Tournant de la vie.
Due miti della danza del passato, uomo e donna?
Rudolf Nureyev, Maya Plisetskaya.
Il tuo “passo di danza” preferito?
Pirouettes en dedans en attitude.
Chi ti sarebbe piaciuto essere nella vita tra i ruoli del grande repertorio di balletto classico?
Tebaldo (Romeo e Giulietta).
Chi è stato il genio per eccellenza nell’arte coreografica?
Balanchine, Béjart, Cranko.
Tornando indietro, se incontrassi Tersicore, cosa le diresti?
Aiuta i giovani ballerini a non dimenticare che la danza è un’arte.
Tre parole per descrivere la disciplina della danza?
Respirazione, opposizione nel corpo e cerchi nello spazio.
Come ti vedi oggi allo specchio?
Gli anni passano, ma felicemente!
Michele Olivieri
Foto di Sila Avvakum
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