
Il balletto classico preferito?
La Bayadère.
Il balletto contemporaneo prediletto?
Isadora now di Joy Alpuerto Ritter + Bella Addormentata di Mats Ek.
Il Teatro del cuore?
Bunka Kaikan a Tokyo.
Un romanzo da trasformare in balletto?
Ikigai di Ken Mogi (la filosofia giapponese dell’arte di vivere).
Mentre un film da cui ricavare uno spettacolo di balletto?
Chocolat di Joanne Harris.
Il costume di scena indossato che hai preferito?
Nikiya primo atto (versione di Makarova).
Quale colore associ alla danza?
L’arcobaleno, perché senza avere tutti i colori è limitante poter esprimere le emozioni dei vari ruoli.
Che profumo ha la danza?
Un misto di profumo di teatro (polvere, legno, pittura) e i profumi che indossi tu e i tuoi partner… tutto crea il profumo giusto per il giusto balletto.
La musica più bella scritta per balletto?
Tantissime …è impossibile sceglierne solo una!
Il film di danza irrinunciabile?
Natalia Makarova: disasters on stage… bisogna imparare che noi ballerini non siamo macchine ma persone che possono fare errori e su questi errori bisogna imparare a sorriderci sopra!
I tuoi miti della danza del passato, uomo e donna?
Natalia Makarova (il mio idolo assoluto) e Michail Baryšnikov (the one&only).
Il tuo “passo di danza” preferito?
Posso dire il mio NON preferito: Arabesque.
Chi ti sarebbe piaciuto essere tra i grandi personaggi del balletto classico?
Natalia Makarova.
Chi è stato il genio per eccellenza nell’arte coreografica?
Michel Fokine, George Balanchine, Mats Ek, Marco Gocke.
Tornando indietro, se incontrassi Tersicore, cosa Le diresti?
Continua ad ispirare come hai fatto fino adesso.
Tre parole per descrivere la disciplina della danza?
Sudore, impegno e passione.
Come ti vedi oggi allo specchio?
Non più ventenne, purtroppo!
Michele Olivieri
Foto di Lorenzo Gatto
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