
Il balletto classico preferito?
Raymonda.
Il balletto contemporaneo prediletto?
Artifact (la versione serale completa) di William Forsythe.
Il Teatro del cuore?
Ne ho due… il Teatro Colón di Buenos Aires e il Teatro San Carlo di Napoli.
Un romanzo da trasformare in balletto?
Non mi viene in mente nessuna storia.
Mentre un film da cui ricavare uno spettacolo di balletto?
Lo trovo molto difficile… Non sono sicura che sia una buona idea.
Il costume di scena che preferisci nel grande repertorio classico?
Qualsiasi cosa disegnata da Desmond Healy. Ho adorato i suoi costumi per la produzione della Bella Addormentata che abbiamo fatto a Stoccarda negli anni Settanta (la versione di Rosella Hightower) e i costumi de La Vedova Allegra all’Australian Ballet nel 1973, coreografati da Ronald Hind. Entrambi sono stati disegnati da Desmond Healy.
Quale colore associ alla danza?
Tutti i colori!
Che profumo ha la danza?
Per me la danza ha l’odore meraviglioso del backstage… tutti i vecchi teatri hanno un odore molto particolare.
La musica più bella scritta per balletto?
Čajkovskij, Prokofiev, Glazunov.
Il film di danza irrinunciabile?
Il documentario sui Balletti Russi… con interviste ai ballerini sopravvissuti… purtroppo la maggior parte non ci sono più.
I tuoi miti della danza del passato, uomo e donna?
Richard Cragun e Marcia Haydée.
Il tuo “passo di danza” preferito?
Mi piaceva girare… le piroette erano decisamente le mie preferite.
Chi ti sarebbe piaciuto essere tra i grandi personaggi del balletto classico?
Aurora, Raymonda, Tatiana… (se Onegin può essere considerato uno dei grandi balletti classici).
Chi è stato il genio per eccellenza nell’arte coreografica?
Marius Petipa, George Balanchine, William Forsythe.
Tornando indietro, se incontrassi Tersicore, cosa Le diresti?
Non ho assolutamente idea di cosa dire a Tersicore!
Tre parole per descrivere la disciplina della danza?
Passione, dedizione e gioia.
Come ti vedi oggi allo specchio?
Vedo una vita ben vissuta allo specchio.
Michele Olivieri
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