Una stagione per tutte le età e per un pubblico vario e multiforme: musica classica, novità in prima assoluta, danza, musical, l’incontro con la letteratura e il teatro, le lezioni di musica, l’attenzione verso un ascolto più consapevole. Fra Teatro Argentina, Teatro Olimpico e Sala Casella, l’Accademia Filarmonica Romana offre alla città la sua nuova stagione, siglata dal direttore artistico Enrico Dindo, con oltre cinquanta appuntamenti in programma.
La danza, con alcuni dei titoli del repertorio più classici rivisitati in chiave moderna, ma anche il musical, con il ritorno di Rocky Horror Show che nel 2023 festeggia il suo primo mezzo secolo di vita, l’atteso ritorno dopo anni degli amatissimi Momix e Semo o nun semo di Nicola Piovani segnano gli appuntamenti della Filarmonica Romana in collaborazione con il Teatro Olimpico.
Fra i più stimati coreografi contemporanei italiani, Fabrizio Monteverde reinventa il più famoso dei balletti di repertorio classico su musica di Čajkovskij, e dà vita a Il Lago dei Cigni, ovvero Il Canto un percorso struggente di illusioni e memoria, per la nuova produzione del Balletto di Roma con Carola Puddu, beniamina del pubblico giovanissimo, nel ruolo del Cigno Nero. In scena dal 17 al 22 ottobre, lo spettacolo consolida la collaborazione fra Filarmonica e Balletto di Roma, cui l’istituzione affida per il secondo anno consecutivo l’apertura della stagione della danza.
Attesissimo il ritorno nella capitale dal 7 al 19 novembre dei leggendari Momix, legati da un sodalizio artistico con la Filarmonica che prosegue da quasi quarant’anni. Back to Momix è uno spettacolo nato dal desiderio di tornare a calcare le scene dopo anni difficili che hanno allontanato la compagnia dal suo pubblico, con il desiderio di leggerezza e spensieratezza, e uno sguardo sempre teso al futuro. Affrontando le sfide della gravità, le acrobazie dei suoi incredibili ballerini, il trasformismo dei suoi personaggi, Moses Pendleton, carismatico direttore artistico e fondatore della compagnia, porta in scena i più significativi estratti dei grandi classici che hanno segnato la storia dei Momix, restituiti con nuova e viva intensità.
Compie 50 anni il leggendario rock’n’roll musical di Richard O’Brien, che dopo il travolgente successo della scorsa stagione, torna all’Olimpico dal 21 al 26 novembre per festeggiare il suo primo mezzo secolo di vita. Fra gli spettacoli più amati e applauditi di sempre, musical fra i più audaci degli ultimi cinquant’anni, Rocky Horror Show ha sedotto con la sua trasgressività intere generazioni di spettatori, conquistando anche i benpensanti più integerrimi e trasformandoli in devoti fan con corsetto e calze a rete. Christopher Luscombe firma la regia della fortunata produzione applaudita già in tutto il mondo, che accoglie nel suo cast anche Claudio “Greg” Gregori nel ruolo del Narratore.
Non è Natale senza Lo Schiaccianoci, e il Balletto di Roma sale di nuovo sul palco dell’Olimpico dal 7 al 10 dicembre con una versione fresca e moderna del celeberrimo balletto. Sulla musica di Čajkovskij, la versione di Massimiliano Volpini dell’originale classico natalizio invita il pubblico a osservare la fiaba da un nuovo punto di vista, utilizzando il contrasto tra realtà e immaginario della storia di Dumas per rivelare le implicazioni e le conseguenze della multiforme società odierna. Carola Puddu veste i panni della Fata Confetto.
L’anno nuovo si apre il 18 gennaio (in scena fino al 21) con Cenerentola di Roma City Ballet Company formazione nata di recente, e che ad oggi si è conquistata già un posto di rilievo nel panorama nazionale. Il regista e coreografo Luciano Cannito, avvalendosi dei costumi di Giusi Giustino e delle scene di Michele Della Cioppa, arricchisce la storia di un pizzico di follia, comicità e divertimento senza tralasciare la spettacolarità.
Una serata di canzoni romane con Nicola Piovani, ideatore dello spettacolo, per l’occasione anche pianista e direttore, per Semo o nun semo (dal 12 al 17 marzo) che vede il premio Oscar affiancato dai cantanti Donatella Pandimiglio, Pino Ingrosso, Carlotta Proietti, l’attore Massimo Wertmüller e i musicisti dell’Ensemble Aracoeli. Una sorta di drammaturgia a base di canzoni romane, come un canzoniere della Vecchia Roma – quella di Ettore Petrolini, Romolo Balzani, Aldo Fabrizi – dove si ritrovano anche citazioni di Petrolini e Trovajoli, e tanti stornelli.
Sara Zuccari