“La Bella Addormentata nel Bosco”, nella versione di Rudolf Nureyev, su musica di Pyotr Ilyitch Tchaikovsky, ritorna dopo più di dieci anni di assenza a Parigi in scena all’Opéra Bastille in due riprese (dal 8 marzo al 23 aprile e poi dal 27 giugno al 14 luglio) offrendo al pubblico l’opportunità di scoprire più di sette coppie diverse nei ruoli di Aurore e del Principe Désiré, con le scenografie di Ezio Frigerio e i costumi di Franca Squarciapino.
Quando Rudolf Nureyev si recò a Parigi nel 1961 per la tournée con il Kirov, poco prima della sua richiesta di asilo politico, affascinò il pubblico dell’Opéra Garnier nel ruolo del Principe nella “Bella addormentata”. Trent’anni dopo, ha proposto con il “Balletto Nazionale dell’Opéra di Parigi” una nuova coreografia di quest’opera che considerava “il balletto dei balletti”. Pur conservando la magia spettacolare del balletto e della musica di Tchaikovsky dal fascino frizzante, riequilibra la coreografia originale di Marius Petipa concedendo maggiore spazio ai ruoli maschili, in particolare a quello del Principe. Per dieci anni assente dal palco dell’Opéra Nazionale di Parigi, non c’è dubbio che Aurore e Désiré, la Fata dei Lillà e l’Uccellino Azzurro, senza dimenticare la terribile Carabosse, sapranno affascinare nuove generazioni.
In scena nei ruoli principali Bleuenn Battistoni e Guillaume Diop (8, 13 marzo, 3, 7, 10 aprile); Sae Eun Park e Paul Marque (2, 5, 8, 11 aprile); Dorothée Gilbert e Guillaume Diop (18, 21, 23 aprile) e dal 27 giugno al 14 luglio con Léonore Baulac e Marc Moreau (27, 30 giugno, 4 luglio); Valentine Colasante e Guillaume Diop (29 giugno, 1, 3 luglio); Hannah O’Neill e Germain Louvet (6, 9, 12 luglio); Amandine Albisson e Guillaume Diop (7, 10, 14 luglio).
“La Bella Addormentata” è il soggetto di una registrazione filmata, prodotta da Julien Condemine, coprodotta dall’Opéra Nazionale di Parigi e Telmondis, con la partecipazione di France Télévisions, con il sostegno del CNC e della Fondazione Orange, mecenate delle trasmissioni audiovisive dell’Opéra Nazionale di Parigi. Il balletto sarà trasmesso in diretta nei cinema giovedì 10 aprile alle ore 19.30 in Francia, Svizzera, Belgio e Lussemburgo. Poi verrà presentata dal 22 maggio in Francia e in molti altri Paesi. Il balletto sarà successivamente trasmesso su France.tv, e su POP (Paris Opera Play) la piattaforma dell’Opéra Nazionale di Parigi.
Nato a bordo della Transiberiana, non lontano dal Lago Bajkal, Rudolf Nureyev (1938-1993) viene introdotto alla danza popolare ad Ufa (Baschiria). Vede il suo primo balletto all’età di sette anni all’Opera di Ufa, ma non inizia la formazione di ballerino fino all’età di quindici anni. Due anni dopo, intraprende gli studi all’Accademia Vaganova di Leningrado dal 1955 al 1958. È ammesso l’anno successivo nel Corpo del Balletto Kirov e diviene solista. In occasione di una tournée, Nureyev fa la sua prima apparizione sul palcoscenico del Palais Garnier, durante una prova generale della “Bella Addormentata”. Suscita scalpore il 19 maggio 1961 nel “Regno delle ombre” da La Bayadère. In seguito chiede asilo politico ai funzionari doganali francesi all’aeroporto Le Bourget. La dirigenza del Kirov aveva effettivamente deciso di rimandarlo indietro a Mosca. In seguito assume la direzione del Balletto dell’Opéra Nazionale di Parigi dal 1983 al 1989 dopo aver ballato per molte compagnie internazionali e crea Tancredi (Opera di Vienna, 1966) e Manfred (Opéra di Parigi, 1979). Il repertorio del balletto viene arricchito dalle sue riletture coreografiche da Petipa: Don Chisciotte (1981), Raymonda (1983), Il lago dei cigni (1984), Romeo e Giulietta (1984), Lo Schiaccianoci (1985), La bella addormentata (1989) e La Bayadère (1992). Nureyev crea anche coreografie contemporanee come La Tempesta (1984), Bach Suite (1984) e Washington Square (1985). In qualità di Direttore, offre un repertorio diversificato (Ashton, Petit, Béjart, Balanchine, Graham, Robbins, Van Manen, Tharp, Forsythe). Infine, stabilisce una nuova tradizione all’Opéra nominando le étoiles su palco, alla fine dello spettacolo, davanti agli spettatori. Saluta il suo pubblico per l’ultima volta all’Opéra dopo una rappresentazione de La Bayadère l’8 ottobre 1992. Il suo funerale a gennaio 1993 viene celebrato al Palais Garnier.
Michele Olivieri
Foto di © Sébastien Mathé OnP
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