Importante appuntamento in arrivo a MILANoltre. Il 4 ottobre, dopo un’assenza lunga 25 anni, ritorna a Milano il Centre Chorégraphique National de Nancy Ballet de Lorraine, tra le principali compagnie di danza europee che, sotto la guida di Maud Le Pladec, esplora le sfaccettature del contemporaneo. Il 4 e il 5 ottobre alle ore 20.30, va in scena in sala Shakespeare, l’iconico lavoro del 1996 di Trisha Brown, Twelve Ton Rose, coreografia basata sugli Opus 5, Opus 7 e Opus 28 di Anton Webern che si compone di una serie di sontuosi brani d’insieme per 9 performer e di duetti e assoli impegnati in un rapporto deliberato ma poetico con le strutture musicali. A seguire, la stessa sera, debutta in prima nazionale A Folia firmata dal portoghese Marco da Silva Ferreira, omaggio ad una danza di pastori portoghesi del XVI secolo attraverso i concetti di estasi, euforia e ribellione collettiva, come motore della costruzione culturale, politica e artistica. Lo spettacolo è parte del focus Danza e Moda e prevede la presenza di ben 24 danzatori. Nello stesso fine settimana vengono proposte due performance site specific. Con la performance UN/DRESS Moving Painting di Masako Matsushita si apre il primo capitolo del festival ...
Read More »Redattori
Il maestro Fethon Miozzi “allo specchio”
Il balletto classico preferito? Giselle. Il balletto contemporaneo prediletto? In The Middle, Somewhat Elevated di William Forsythe. Il Teatro del cuore? Il Teatro Mariinsky di San Pietroburgo. Un romanzo da trasformare in balletto? Guerra e Pace di Tolstoj. Mentre un film da cui ricavare uno spettacolo di balletto? Madame X diretto da David Lowell Rich. Il costume di scena indossato che hai preferito? Grand pas Classique. Quale colore associ alla danza? Tutti i colori dell’Arcobaleno. Che profumo ha la danza? Chanel N°5. La musica più bella scritta per balletto? Tutti i balletti di Tchaikovsky. Il film di danza irrinunciabile? Due vite, una svolta diretto da Herbert Ross. Due miti della danza del passato, uomo e donna? Mikhail Baryshnikov e Natalia Makarova. Il tuo “passo di danza” preferito? Grand jeté en avant. Chi ti sarebbe piaciuto essere nella vita tra i ruoli del grande repertorio di balletto classico? Romeo. Chi è stato il genio per eccellenza nell’arte coreografica? Marius Petipa. Tornando indietro, se incontrassi Tersicore, cosa le diresti? Grazie per avermi donato questa splendida arte. Tre parole per descrivere la disciplina della danza? Perfezione estetica. Espressività fisica e interiore. Mezzo per sublimare la nostra vita. Come ti vedi oggi allo specchio? Un ...
Read More »“Romeo e Giulietta” con il Balletto del Teatro Nazionale di Praga
Nuovamente ospite, dal 6 al 14 dicembre 2025, al Teatro Regio di Torino dopo La bella addormentata di Čajkovskij andata in scena nel 2023, il Balletto del Teatro Nazionale di Praga porta sul palco Romeo e Giulietta di Sergej Prokof’ev. Alla compagnia ceca, composta da danzatori di diciotto nazionalità diverse, è richiesto di dare corpo ad un’ampia varietà di sentimenti, dall’aggressività alla tenerezza, seguendo i ritmi della ricchissima partitura, coreografata da Leonid Lavrovskij. La struttura musicale del balletto accosta in pannelli policromi, dai colori accesi come un’iconostasi ortodossa, scene e personaggi della tragedia di William Shakespeare. Romeo e Giulietta sarebbe dovuto andare in scena per la prima volta al Teatro Bol’šoj di Mosca, ma una serie di contrasti tra Sergej Prokof’ev e il teatro sovietico fecero sì che il balletto vide la luce a Brno, non lontano da Praga, nel 1938. Inizialmente si pensò ad un lieto fine, con la scusa dell’impossibilità di mettere in danza il momento della morte, cosa che infine Sergej Prokof’ev si risolse di attuare: l’esito fu mirabile, grazie alle qualità visive della sua scrittura musicale, che spinsero in quello stesso anno Ėjzenštejn a collaborare con lui. In effetti Prokof’ev arrivò qui ad una sintesi delle ...
Read More »A Milano “No Gravity Theatre – Divina Commedia Reloaded”
In scena a Milano dal 2 al 5 ottobre, presso il Teatro Lirico Giorgio Gaber (via Larga 14), La Divina Commedia racconta il viaggio di Dante nei tre Regni cristiani: L’inferno, il Purgatorio e il Paradiso. Si tratta di un viaggio simbolico, non di un uomo, ma dell’anima di tutti gli uomini. Per Dante l’anima spirituale è rappresentata da una donna, Beatrice. Mariana/P è la protagonista e si presenta al centro della scena: ha il volto dipinto di bianco e segnato dalla croce perché rappresenta l’anima cristiana. Una voce fuori campo recita i famosi versi di Dante che introducono all’Inferno: L’Inferno che abbiamo ideato non è un luogo fisico ma uno spazio simbolico e buio costruito dai corpi dei ballerini. I corpi sono mattoni viventi che si muovono uno sopra l’altro, costruendo ponti, torri, mostri, giganti. I ballerini sono macchine viventi in cui i corpi sono utilizzati come elementi architettonici per costruire la topografia immaginaria dell’Inferno. La figura finale rappresenta Lucifero nell’ultima grande scena dell’Inferno della Divina Commedia. DIVINA COMMEDIA RELOADED (From hell to paradise) Una creazione di Emiliano Pellisari Coreografie: Emiliano Pellisari & Mariana/P Danzatori Mariana/P (principal dancer), Eva Campanaro, Salvatore Iavarone, Giada Inserra, Leila Ghiabbi, Mario Consolazio Scene, ...
Read More »LA FURA DELS BAUS: in esclusiva a Milano la nuova creazione
Trasgressivo, ribelle, totale: SONS: SER O NO SER è la nuova creazione della leggendaria compagnia catalana di teatro sperimentale LA FURA DELS BAUS che debutta il 28 novembre, in esclusiva nazionale, alla Fabbrica del Vapore di Milano. L’opera, ispirata all’Amleto di Shakespeare, arriva per la prima volta in Italia e unisce teatro fisico, video immersivo a 360 gradi, scenografie digitali e suono surround, immergendo lo spettatore in un viaggio tra la vita e la morte, la ragione e la follia, la libertà e la responsabilità. Dopo il successo riscosso a Buenos Aires e a Málaga, arriva finalmente a Milano, alla Fabbrica del Vapore, dal 28 novembre al 14 dicembre 2025, una delle esperienze teatrali più travolgenti della scena contemporanea: SONS: SER O NO SER, la nuova visionaria produzione firmata dalla leggendaria compagnia catalana La Fura dels Baus e presentata in Italia da Show Bees in collaborazione con Fabbrica del Vapore – Comune di Milano. Lo spettacolo sarà in scena in un allestimento site-specific che trasformerà completamente gli spazi della Fabbrica del Vapore offrendo al pubblico un’esperienza sensoriale e coinvolgente fuori dagli schemi. Sotto la direzione artistica di Carlus Padrissa, storico regista e co-fondatore della compagnia, SONS: SER O NO SER ...
Read More »Al Regio di Torino “Il lago dei cigni” di Pëtr Il’ič Čajkovskij
Classico intramontabile, anzi titolo centrale nel canone del balletto, Il lago dei cigni torna al Regio (dal 19 al 28 dicembre 2025) con il Balletto Nazionale della Lettonia di Riga, per la prima volta ospite di un teatro italiano. In un allestimento classico, che ha mietuto successi nelle principali città europee, prenderà di nuovo vita la fiaba della regina Odette, imprigionata nelle sembianze di un bellissimo cigno bianco; del principe Siegfried, cui spetta il compito di rompere l’incantesimo; e di Odile e Rothbart, che cercano di ostacolarli. Come un manto stellato che avvolge tutto, la musica di Čajkovskij guida al loro esito i destini dei personaggi. Con questo suo primo balletto, rappresentato per la prima volta al Teatro Bol’šoj di Mosca nel 1877, il compositore russo trovò la forma di spettacolo ideale entro cui incanalare la sua musica, dove un’immensa tristezza si accompagna a un’infinita delicatezza: il furore e le lacrime trovano qui la grazia del cristallo, le sue melodie geniali, dai riflessi iridescenti, sgorgano una dopo l’altra come da sorgente inesauribile. Le convenzioni del balletto classico danno loro il giusto spazio in scene che permettono di sfoggiare contemporaneamente lo sfarzo musicale e il virtuosismo del corpo di ballo, come ...
Read More »Il coreografo Marco Goecke “allo specchio”
Il balletto classico preferito? Swan Lake. Il balletto contemporaneo prediletto? 1980 di Pina Bausch. Il Teatro del cuore? Kammertheater Stuttgart. Un romanzo da trasformare in balletto? Il Profumo di Patrick Süskind. Mentre un film da cui ricavare uno spettacolo di balletto? Rosemary’s Baby. Il costume di scena indossato che hai preferito? Non mi è mai piaciuto niente. Quale colore associ alla danza? Nero. Che profumo ha la danza? Polvere. La musica più bella scritta per balletto? La sagra della primavera. Il film di danza irrinunciabile? A Chorus Line. Due miti della danza del passato, uomo e donna? Eva Evdokimova e Pina Bausch. Il tuo “passo di danza” preferito? Piqué arabesque. Chi ti sarebbe piaciuto essere nella vita tra i ruoli del grande repertorio di balletto classico? Non ho idea. Chi è stato il genio per eccellenza nell’arte coreografica? Molti. Tornando indietro, se incontrassi Tersicore, cosa le diresti? Di portare un sacco di lavoro!!! Tre parole per descrivere la disciplina della danza? Passione, frustrazione, vita. Come ti vedi oggi allo specchio? Invecchiato. Michele Olivieri Foto di © Die arge lola www.giornaledelladanza.com © Riproduzione riservata
Read More »Buon compleanno a Brigitte Bardot, che sognava la danza
Oggi Brigitte Bardot compie gli anni (Parigi, 28 settembre 1934), e il mondo torna a omaggiare non solo la diva che ha segnato un’epoca, ma anche la donna che, prima di diventare simbolo del cinema francese, sognava di vivere tra le quinte di un teatro, sulle punte di una scarpetta da danza. Pochi ricordano che Bardot – nata Brigitte Anne-Marie Bardot – iniziò il suo percorso artistico come ballerina classica. Entrò giovanissima al Conservatoire de Paris, dove studiò danza con rigore e passione. Era destinata forse a una carriera da étoile, prima che la macchina del cinema la scoprisse e la trasformasse in mito. Fu proprio durante quegli anni di formazione, tra esercizi alla sbarra e audizioni, che Brigitte imparò la disciplina del corpo e il controllo del gesto, qualità che avrebbe poi portato sul grande schermo. La grazia, la postura e la spontaneità che l’hanno resa celebre nascevano lì, tra le ombre delle sale prova, molto prima del clamore mediatico. Il debutto nel cinema arrivò nel 1952, ma fu con Et Dieu… créa la femme (1956) di Roger Vadim che Bardot esplose come fenomeno globale, incarnando un ideale di libertà femminile e sensualità rivoluzionaria per l’epoca. Eppure, nonostante la ...
Read More »Il primo ballerino Andrea Sarri “allo specchio”
Il balletto classico preferito? Giselle. Il balletto contemporaneo prediletto? God and dogs di Jiří Kylián. Per me è stata un’esperienza bellissima. Mi piacerebbe tantissimo ballare la Sagra della primavera di Pina Bausch. Il Teatro del cuore? Ovviamente l’Opéra di Parigi. Ma anche il Teatro Massimo di Palermo. Teatro della città dalla quale vengo. Un romanzo da trasformare in balletto? Un romanzo che mi ha colpito di recente è La canzone di Achille di Madeline Miller. Penso possa essere una bella storia da reinterpretare. Mentre un film da cui ricavare uno spettacolo di balletto? Baarìa di Giuseppe Tornatore. O direi anche Il Gattopardo di Luchino Visconti. Il costume di scena indossato che hai preferito? I costumi all’Opéra di Parigi sono tutti bellissimi ma il costume che ho preferito è quello del secondo atto di Albrecht in Giselle perché è iconico e indossarlo è veramente emozionante. Quale colore associ alla danza? Multicolore. Perché la danza ha tante sfaccettature e tante sfumature diverse da esplorare. Che sia nella tecnica o anche nell’interpretazione. Che profumo ha la danza? Un misto tra libertà impegno e tanta dedizione. La musica più bella scritta per balletto? Difficile scegliere ma direi quella di Romeo e Giulietta scritta da ...
Read More »Annunciata la Stagione teatrale 25/26 di Spoleto
Il Direttore del TSU Nino Marino: “Con questa nuova Stagione il Teatro Gian Carlo Menotti riafferma la sua funzione di presidio culturale per la città: uno spazio vivo, che ospita anteprime nazionali, produzioni di rilievo e artisti capaci di parlare al nostro tempo. In un’epoca segnata dal flusso incessante delle informazioni, il teatro ci offre la possibilità di ritrovarci, trascorrere una serata in cui nutrirci di arte e ritrovare uno sguardo più limpido sulla realtà.” Il Sindaco di Spoleto Andrea Sisti: “Ogni stagione teatrale è portatrice di nuova cultura, nuove emozioni, nuova arte. Per la nostra città il lavoro portato avanti con instancabile professionalità dal Teatro Stabile dell’Umbria è sempre stato e continua ad essere occasione di crescita e di ispirazione. Il risultato della collaborazione tra Spoleto e lo Stabile è, anche questa volta, un viaggio interpretativo che spazia dalla poesia al romanzo, dalla commedia alla danza, un percorso di conoscenza attraverso nove appuntamenti di grande levatura e qualità. Il teatro d’altronde resta un insostituibile stimolo al confronto, uno spazio che ci invita non solo a riflettere sulla natura umana, ma che ci spinge a comprendere anche i cambiamenti della società in cui viviamo, utilizzando quale riferimento principe la forza ...
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Giornale della Danza La prima testata giornalistica online in Italia di settore