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Interviste

Pablo Girolami: “L’arte, se è onesta, è sempre uno specchio”

  Coreografo, performer e fondatore della compagnia House of IVONA, Pablo Girolami continua a spingere i confini della danza contemporanea verso territori emotivi, sensoriali e concettuali inesplorati. Con T.R.I.P.O.F.O.B.I.A (The end), nuova tappa di un progetto avviato con la creazione omonima, Girolami affronta una paura primordiale — quella dei buchi, delle cavità, dell’informe — trasformandola in un’esperienza coreografica che interroga il corpo, il controllo e le nostre reazioni viscerali. A seguire, in “Non Stop Ecstatic Dancing”, si presenta in una veste inedita: quella di live performer musicale, attivando il pubblico attraverso un flusso continuo di suono, gesto e presenza. Un viaggio che va dalla repulsione alla trance collettiva, in cui l’arte diventa spazio di trasformazione. Il titolo del Suo ultimo lavoro, T.R.I.P.O.F.O.B.I.A (The end) ‒ che sarà presentato il 27 giugno 2025 al Festival Nutida, insieme a Non Stop Ecstatic Dancing ‒ fa riferimento a una paura molto specifica, quella della tripofobia. Il concept richiama uno “scheletro tripofobico” costruito attraverso la geometria e attivato dall’immaginazione. Come ha tradotto questa complessa visione concettuale in movimento e gesto scenico? Non ho voluto rappresentare letteralmente la tripofobia. È stato, piuttosto, un punto di partenza, visivo e suggestivo. Ci siamo ispirati a immagini legate ...

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Diego Tortelli – “Bodies on Glass”: composizione, memoria e fragilità del gesto

Coreografo residente presso il Centro Coreografico Nazionale/Aterballetto, Diego Tortelli è una delle voci più lucide e riconoscibili della nuova generazione coreografica italiana. La sua traiettoria attraversa scuole prestigiose, teatri internazionali e collaborazioni interdisciplinari che hanno progressivamente definito una poetica del corpo fondata sulla porosità tra gesto e struttura, presenza e dissolvenza. In Bodies on Glass, creazione coprodotta da Triennale Milano e Teatro Grande di Brescia, Tortelli intreccia la propria ricerca coreografica con l’universo musicale di Philip Glass, riletto dal vivo dal pianista Andrea Rebaudengo. Il lavoro si sviluppa come una partitura aperta, dove la precisione della composizione convive con l’instabilità dell’improvvisazione, e dove la danza si fa materia effimera, pronta a lasciare una traccia sulla superficie fragile della memoria, come un’impronta su vetro. In questa intervista, Tortelli riflette sul proprio percorso, sulla relazione con i danzatori, sul significato della creazione coreografica come atto di fiducia e sulla necessità di costruire opere che mettano in discussione i confini stessi della scena. La Sua formazione tra l’Accademia Nazionale di Danza e il Teatro alla Scala Le ha permesso di abitare linguaggi e codici diversi. In che modo questa stratificazione formativa ha influenzato la Sua ricerca autoriale e la Sua scrittura coreografica? La mia ...

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Behind-You

Adriano Bolognino: “Il movimento come introspezione tra gelo e luce”

Adriano Bolognino vanta una carriera pluriennale come coreografo e danzatore, contraddistinta da una costante ricerca artistica che coniuga precisione tecnica e profondità espressiva. Formatosi in prestigiose scuole di danza, ha sviluppato uno stile personale che integra elementi di danza contemporanea, teatro fisico e una particolare sensibilità verso il corpo come strumento di narrazione emotiva. La collaborazione con la Compagnia Opus Ballet, realtà di rilievo nel panorama italiano della danza contemporanea, rappresenta per Bolognino un terreno fertile per la sperimentazione e il confronto creativo. Sotto la direzione artistica di Rosanna Brocanello, Opus Ballet ha sostenuto la produzione di Behind You, estratto da White Room, con il contributo di importanti istituzioni culturali quali il Centro Nazionale di Produzione della Danza Virgilio Sieni, la Fondazione CR Firenze, la Regione Toscana e il MIC – Settore Spettacolo. La creazione ‒ in programma il 17 giugno 2025 al Festival Nutida ‒ si distingue per la sua intensa riflessione emotiva e la capacità di tradurre in movimento stati d’animo profondi, evocando l’“inverno dell’anima”. In questa intervista, Adriano Bolognino ci guida attraverso le motivazioni profonde, le scelte stilistiche e il significato simbolico della sua opera, rivelando come la danza possa diventare uno strumento di introspezione e resistenza ...

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Antonio Colandrea

Antonio Colandrea: “Anima Flegrea è un tributo alla storia, alla mitologia, all’arte e alla cultura”

Nello splendido scenario di Bacoli, con tre date ‒ 19 e 30 luglio e 10 agosto 2025 ‒ il Comune di Bacoli, con la lungimirante visione del Sindaco Josi Gerardo, della Ragione e del Vicesindaco ed Assessore alla Cultura Mauro Cucco, con l’Associazione AR-TU, presenta la nuova edizione del Festival internazionale della cultura e della danza “Anima Flegrea”, progetto e direzione artistica di Antonio Colandrea. Il Festival, che celebra l’identità culturale e la straordinaria eredità storica dei Campi Flegrei, uno dei territori più affascinanti e ricchi di fascino del Sud Italia, propone un programma rinnovato che comprende nuove tappe e suggestive location, quali il Porto di Baia, Villa Ferretti e il Pontile di Torregaveta. “Anima Flegrea” si conferma come un evento unico capace di intrecciare performance artistiche, narrazioni mitologiche e approfondimenti storici, coinvolgendo attivamente il territorio e la sua comunità. Un’occasione imperdibile per riscoprire le radici, i miti e le tradizioni di questa terra straordinaria attraverso un’esperienza culturale coinvolgente e innovativa. “Anima Flegrea” torna nel 2025 con nuove tappe e un nuovo scenario: cosa ci può anticipare su questa edizione a Bacoli? L’edizione 2025 si distingue dalle precedenti per una novità importante: la programmazione non sarà più concentrata in giorni ...

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Roberto Tedesco: “Il corpo come racconto dell’identità”

  Coreografo, danzatore e mente sensibile alle sfumature dell’animo umano, Roberto Tedesco è una delle voci più interessanti della nuova scena coreutica italiana. Formatosi al Balletto di Toscana, dopo anni di esperienza come interprete in importanti compagnie, tra cui l’Aterballetto, dal 2021 ha scelto di dedicarsi interamente alla coreografia come artista freelance, portando avanti una ricerca personale, profonda e sempre più riconoscibile. I suoi lavori sono attraversati da un’urgenza autentica: quella di esplorare le dinamiche dell’identità, della relazione e della memoria, con un linguaggio coreografico che unisce rigore e vulnerabilità. Tra i suoi titoli più recenti: “We Are Our Roots”, un’indagine sul concetto di appartenenza e trasmissione culturale; “Rebecca”, una riflessione potente sulla resilienza e sull’espressione del dolore; “Simbiosi”, un intenso confronto psicologico a due, che mette in discussione l’ideale romantico della fusione totale.  Nel Suo percorso artistico ha collaborato con alcuni dei nomi più importanti della danza contemporanea. C’è un incontro o un’esperienza in particolare che ha rappresentato una svolta significativa nella sua crescita? Ho avuto la fortuna di lavorare per dieci anni in una compagnia importante come Aterballetto. Gli anni trascorsi lì sono stati fondamentali per la mia crescita, non solo artistica ma anche personale. Ho vissuto in ...

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Saverio Cona: “Seminare connessioni e promuovere il dialogo nella danza contemporanea”

Nato a Firenze, Saverio Cona vanta una carriera pluridecennale che attraversa i maggiori teatri italiani e compagnie di danza contemporanea di rilievo internazionale. Dopo un lungo e significativo ruolo al Balletto di Toscana, dove ha collaborato con coreografi di fama internazionale e supportato l’affermazione di nuovi talenti italiani, Cona si è distinto per il suo contributo allo sviluppo di importanti realtà culturali fiorentine, tra cui il Festival Fabbrica Europa e l’Estate Fiesolana. Co-fondatore e co-direttore artistico, insieme a Cristina Bozzolini, del Festival Nutida ‒ giunto quest’anno alla sua sesta edizione ‒ Cona promuove un approccio curatoriale che privilegia l’innovazione, la multidisciplinarietà e il dialogo serrato tra pratica artistica, comunità e territorio, consolidando così il ruolo del Festival come piattaforma di sperimentazione e contaminazione nel contesto nazionale e internazionale della danza contemporanea. Lei ha alle spalle una lunga e prestigiosa carriera, tra cui un ruolo chiave al Balletto di Toscana per oltre 15 anni. Quali esperienze di quel periodo ricorda come le più formative e quali sono state le sfide più impegnative che ha dovuto affrontare? Ho collaborato con il Balletto di Toscana per quindici anni, dal 1985 al 2000. È stato un periodo straordinario, molto formativo. I primi anni sono ...

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Intervista esclusiva a Gabriella Cohen: Tersicore mi ha teso la mano

Gabriella Cohen nasce a Torino e si diploma presso il Teatro alla Scala di Milano e al Teatro Bolscioj di Mosca. È stata acclamata interprete di Giselle; ideale personificazione delle eroine romantiche, indimenticabile nella trasfigurazione dei suoi cigni. Gabriella Cohen viene riconosciuta dalla critica italiana come l’erede della grande tradizione del balletto classico italiano. Una carriera da étoile internazionale, la partnership con grandi danzatori quali Attilio Labis, Patrice Bart, Raffaele Paganini, Vladimir Derevianko, Paolo Bortoluzzi, Marco Pierin, Fredéric Olivieri, Gabor Kevehasi, Peter Breuer e la volontà di recare nel mondo lo stile di danza italiano. All’età di sedici anni partecipa alla tournée europea dei Giovani Solisti del Bolscioj ed è la prima volta per una danzatrice italiana; in seguito sarà ospite fra l’altro, del London Festival Ballet, dell’Opera di Budapest, del Ballet Royal de Wallonie, di svariate compagnie europee oltre che di tutti i principali Teatri italiani, svolgendo numerose tournées in Inghilterra, Belgio, Israele, Ungheria, Francia, Germania, Stati Uniti, Porto Rico e Canada. Nei primi anni Settanta si esibisce al Centro per le Sperimentazioni Artistiche di Boissano con il recital Musica per una Ballerina. Fra il pubblico lo scultore Cèsar, il pittore Arman e la vedova di Lucio Fontana. In seguito a questo evento il celebre artista della pop art, Andy Warhol decide di ritrarla. Gonfalone d’Oro, Sagittario d’Oro (1979), Premio Positano nel ...

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Intervista a Francesco Resch dei “Ballets de Monte-Carlo”

Francesco Carl Ludwig Resch, nato a Brescia nel 2000 ma cresciuto a Bolzano, è un ballerino professionista italiano dei Ballets de Monte-Carlo. Dopo essersi diplomato con il massimo dei voti presso la prestigiosa Accademia dell’Opera di Vienna, a diciotto anni è stato assunto all’“Eifman Ballet” di San Pietroburgo, diventando il primo italiano nella storia della compagnia. Dopo un anno in Russia, è tornato in Europa e nel 2019 si è unito ai Ballets de Monte-Carlo, sotto la direzione artistica di Jean-Christophe Maillot. A vent’anni ha interpretato il suo primo ruolo da solista, Oberon, in “Sogno di una notte di mezza estate” di Maillot. Successivamente ha ottenuto altri ruoli di prestigio, come Romeo, il principe nello “Schiaccianoci”, il Lupo in “Oeil pour Oeil”, il Re nel “Lago dei cigni” e Hortensio in “La bisbetica domata”, sempre sotto la direzione di Maillot. Nel 2023 ha avuto l’onore di condividere il palco con la grande étoile Olga Smirnova in “Romeo e Giulietta”, a Siviglia e a Brescia. Il suo repertorio da solista include anche il Toreador della “Carmen” di Johan Inger, il passo a due principale in “Within the Golden Hour” di Christopher Wheeldon, “In Memoriam” di Sidi Larbi Cherkaoui e la coppia ...

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Intervista esclusiva alla prima ballerina Giulia Tonelli

Nata a St. Julien en Genevois (Francia), Giulia Tonelli ha vissuto l’infanzia a Pisa dove ha frequentato le Scuole di danza di Joana Butnariu e Marina van Hoecke, sorella del ballerino e coreografo Micha van Hoecke. L’educazione professionale è cominciata con la Scuola del Balletto di Toscana ed è proseguita all’Accademia di Balletto della Wiener Staatsoper sotto la guida di Bella Račinskaja. Dopo il diploma accademico, ha ottenuto il suo primo ingaggio nel 2001, al “Balletto dell’Opera di Stato” di Vienna. L’anno seguente è stata assunta dal “Balletto Reale delle Fiandre” dove è promossa Demi-solista. Ad Anversa ha danzato in ruoli solisti in molte opere importanti fra cui “Apollon Musagète” di George Balanchine, “In the Middle Somewhat Elevated” di William Forsythe, “Sleeping Beauty” nella versione di Marcia Haydée, “Duo aus 27’ 52” di Kylián e il ruolo titolare in “Giselle” di Marius Petipa. Nel 2010 è entrata come solista al “Balletto di Zurigo” dove ha interpretato ruoli principali in nuove creazioni di Spoerli, Goecke, McGregor, Lee, Forsythe, Kylián e nel “Lago dei Cigni” di Alexei Ratmansky. Ha danzato i ruoli da protagonista di Giulietta e Lena nelle opere di Christian Spuck “Romeo und Julia” e “Leonce und Lena” e Betsy ...

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Intervista esclusiva a Davide Dato: primo ballerino a Vienna

  Davide Dato, nato a Biella, si è diplomato alla “Ballettakademie der Wiener Staatsoper”, perfezionandosi in seguito presso la “School of American Ballet” a New York City. Nel 2008 entra a far parte del “Wiener Staatsballett”, nel 2013 è nominato Solista e nel 2016 Primo ballerino dall’allora direttore della Compagnia Manuel Legris. Danza i principali ruoli del repertorio classico e contemporaneo alla Staatsoper di Vienna. Partecipa a undici edizioni del “Concerto di Capodanno” dei Wiener Philharmoniker trasmesso in mondovisione. Si esibisce in serate di gala in Europa, America e Asia. Danza come Primo ballerino ospite con il Balletto del Teatro dell’Opera di Roma, all’Arena di Verona, al Teatro Colón di Buenos Aires e al Teatro alla Scala di Milano. Appare in diverse produzioni televisive in Italia e all’estero ed è protagonista di numerose campagne pubblicitarie italiane e internazionali, nonché di un cortometraggio. Ha ottenuto vari premi e riconoscimenti, tra cui il “Premio ASI Italiani nel Mondo” nel 2021, il “Prix Ballet 2000” a Cannes nel 2016, il “Premio Positano Léonide Massine” come miglior danzatore dell’anno nel 2015, il “Premio Anita Bucchi” nel 2010, il GD Awards del Giornale della Danza (2023) e la Medaglia d’Oro al “Concorso Internazionale di Istanbul” ...

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