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Interviste

Cristina Bozzolini: Signora della Danza, Mecenate del nostro tempo

  La formazione classico-accademica, divisa tra la Scuola olandese e quella francese, ha condotto Cristina Bozzolini (classe 1943) a essere una delle prime ballerine stabili del Maggio Musicale Fiorentino, partner al fianco di prestigiosissime étoiles del balletto di fama mondiale, quali Nureyev e Baryshnikov – solo per citarne alcuni. Alla soglia dei quarant’anni, però, la sua carriera nella storia della danza italiana verte in funzione di un ruolo maggiormente organizzativo, direttivo e pedagogico: il Centro Studi Danza, il Collettivo Danza Contemporanea, il Balletto di Toscana, la Scuola ad esso connessa e la “compagnia-erede” Junior sono i frutti del suo talento, riversato anche oltre i confini territoriali della città natia, in una linea stilistica impeccabile tracciata tra il Balletto di Roma e l’Aterballetto di Reggio Emilia.   I suoi albori nello studio della danza si dividono tra l’impronta olandese di Diana Collin e quella francese degli Studi Wacher (Parigi) e della Scuola Internazionale di Cannes. Quale delle due sente che abbia temprato maggiormente il suo modo di danzare? Certamente l’insegnamento di Daria Collin, trasferitasi a Firenze dopo essere stata protagonista della Scuola di danza classico-accademica olandese, base dello Het Nationale Ballet, allora e ancora oggi una delle migliori del mondo. Importanti ...

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Cristiano Principato dalla Scala ad Amsterdam

Cristiano Principato è nato a Novara e si è brillantemente diplomato presso la Scuola di Ballo Accademia Teatro alla Scala di Milano nel giugno del 2014. Dopo un anno con la Junior Company dell’Het Nationale Ballet di Amsterdam, è oggi membro del Corpo di ballo della compagnia olandese “Het Nationale Ballet – Dutch National Ballet”.   Carissimo Cristiano, la tua famiglia ti ha sempre supportato nella scelta della “danza”? Tutti in famiglia si erano ormai abituati a vedermi ballare allegramente in soggiorno, e di conseguenza hanno subito approvato la mia scelta di iniziare un corso di danza, per dare sfogo al mio desiderio di muovermi con uno spazio più grande del salotto di casa. Più complicato è stato quando è arrivato il momento di intraprendere la mia avventura a Milano: chiaramente i miei genitori erano molto impauriti all’idea di vedermi lontano da casa all’età di soli undici anni, sapevano che avrebbero sentito la mia mancanza e che avrei dovuto fin da subito imparare ad affrontare tutto da solo, ma sebbene sia stata dura per loro lasciarmi andare, hanno voluto assecondare la mia scelta sapendo che mi avrebbe reso molto felice. Una situazione simile si è ripresentata quando è arrivato il ...

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Matteo Bittante: la danza rende liberi

Matteo Bittante, si perfeziona presso l’Hamburg Ballettschule diretto da J. Neumeier con una borsa di studio. Ha lavorato per: Ballet National de Marseille Roland Petit; Teatro alla Scala di Milano; come solista al Stadtheater Bremenhaven, Compagnie Aenaon Daniel Lommel, Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, Balletto dell’Esperia, eseguendo, tra gli altri, le coreografie di Neumeier, Petit, Duato, North, Dell’Ara, Nureyev, Bourmaister, Kemp, Berriel, Della Monica. Ha danzato accanto alle étoiles Myrna Kamara, Oriella Dorella, Carlotta Zamparo. Dal 2003 collabora con Susanna Beltrami come assistente coreografo in tutte le sue creazioni e come ballerino, della “Compagnia Susanna Beltrami”. Partner di Luciana Savignano negli spettacoli: “Tango di Luna”, “Il suo nome…Carmen”, “Ukijo-e”, “Le sacre”. Ballerino del Tour di Tiziano Ferro “Nessuno è solo”. Nel 2011 è cofondatore di Contart associazione artistica che si occupa di formazione del pubblico e promozione della danza contemporanea, dal 2014 fa parte del network DANCEHAUSpiù, sostenuto dal MIBACT. Nel 2012 da vita alla DanceHaus Company, giovane realtà milanese, nata in grembo all’Accademia Susanna Beltrami, con la quale partecipa al Festival Milanoltre 2012, collabora con il Teatro Coccia di Novara, il Festival Girovagando di Sassari e il Milano Pride Week 2013 con le produzioni; Paradise Loft, Carmen, RI, OUT, ...

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Uno sguardo “accademico” sulla danza: intervista a Elena Cervellati

Uno sguardo “accademico” sulla danza: intervista a Elena Cervellati

  Professore associato dell’Università di Bologna presso il Dipartimento delle Arti, Elena Cervellati è una delle maggiori studiose ed esperte in campo accademico della storia della danza, indagata a tutto tondo dal balletto ottocentesco sino alle più contemporanee creazioni performative. Partendo, infatti, da una tesi di dottorato incentrata su Théophile Gautier, il percorso accademico della prof.ssa Cervellati ha toccato tappe legate a nomi celebri come Marie Taglioni, Les Ballets Russes, Anne Teresa De Keersmaeker, Michele Abbondanza e Antonella Bertoni, nonché Kazuo e Yoshito Ōno. Nel Dipartimento delle Arti Elena Cervellati insegna “Storia della danza e delle arti del movimento” per il corso di laurea Dams e “Teorie e poetiche della danza” per il corso di laurea magistrale Discipline della Musica e del Teatro. È membro dell’associazione italiana AIRDanza e della society statunitense SDHS. Cura la sezione danza della stagione annuale del Centro La Soffitta a Bologna dal 2010, nonché l’Archivio Kazuo Ōno dal 2002. Partiamo dalla sua tesi di dottorato incentrata su Théophile Gautier e la “danse pour la danse”. Come mai ha scelto di fare ricerca su tale argomento? E come mai negli anni Duemila, quando ha svolto il suo dottorato di ricerca, ha sentito il bisogno di guardare ...

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Compagnia MK: suggestioni performative oltre il tempo e lo spazio

Compagnia MK: suggestioni performative oltre il tempo e lo spazio

  Fondatore della compagnia MK, Michele Di Stefano intraprende la sua carriera nel mondo della danza con un bagaglio culturale sulle spalle colmato dagli studi universitari e la scena musicale punk/new wave degli anni Ottanta. Il suo debutto in qualità di coreografo avviene nel 1999 con e-ink, lavoro riproposto lo scorso anno dal progetto RIC.CI (Reconstruction Italian Contemporary Choreography anni Ottanta-Novanta). Lunga la sequela di collaborazioni, tra le quali si annoverano il duo performativo Sigourney Weaver, nonché i coreografi Cristina Rizzo e Fabrizio Favale nell’ambito della creazione della Piattaforma della Danza Balinese al Festival di Santarcangelo. Tra i suoi ultimi progetti vi sono Robinson, Il giro del mondo in 80 giorni, Quattro danze coloniali viste da vicino e Grand Tour. La compagnia MK è una delle cinque formazioni internazionali inserite nel libro Corpo sottile. Uno sguardo sulla nuova coreografia europea (Ubulibri, 2003). Michele Di Stefano è stato vincitore nel 2014 del Leone d’argento per la Danza alla Biennale Danza di Venezia. Dalla sua biografia si deduce che lei, dopo gli studi universitari, sia approdato nella scena musicale punk/new wave per poi sfociare nel progetto/compagnia MK. Quali sono state le tappe di questa evoluzione del percorso? Gli studi sono venuti dopo ...

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Oriella Dorella, la luce e la bellezza della danza

Oriella Dorella nasce a Milano, dove inizia a frequentare la Scuola di Ballo del Teatro alla Scala. Diplomatasi nel 1969, entra a far parte del Corpo di Ballo dell’Ente Lirico Scaligero, divenendo dapprima Solista nel 1972, poi Prima Ballerina nel 1977 ed infine Étoile nel 1986. Tra gli altri, ha preso parte ad alcuni dei più celebri balletti: Giselle, Coppelia, Lo Schiaccianoci, Miss Julie di Birgit Cullberg, La bisbetica domata di John Cranko, La strada di Mario Pistoni, L’Histoire de Manon di Kenneth McMillan, Onegin, Afternoon of a Faun di Jerome Robbins, Adamo ed Eva ecc. Ha partecipato a produzioni di altri teatri italiani, tra le quali si ricordano: “Il diario di Anna Frank” coreografia di Roberto Fascilla a Verona e le “Tre sorelle” coreografie di Gheorghe Iancu a Bologna. Ha preso parte a numerosi varietà televisivi di successo, quali “Fantastico” e “Sotto le Stelle” acquistando grande popolarità. Lasciato il Teatro alla Scala nel 1994, torna in scena nel 1996 con “La Marchesa Von O.” di Vittorio Biagi, cui fa seguito “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare” di Luis Sepùlveda, presso il Piccolo Teatro di Milano con la regia di Walter Pagliaro e le ...

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Marco Pierin dal palcoscenico all’insegnamento con vocazione e dedizione

Marco Pierin nasce a Milano. Da giovanissimo viene ammesso alla Scuola di Ballo del Teatro alla Scala, dove si diploma nel 1977. Immediatamente dopo, entra a far parte del Corpo di ballo dello stesso teatro, che lo nomina solista nel 1980 e nel 1981 primo ballerino. Nel 1985, inizia il suo percorso come guest star internazionale, e in questo ruolo, danza nei maggiori Teatri del mondo, avendo come partner, molte tra le più prestigiose interpreti del balletto. Dopo un’importante, e lunga carriera, si dedica oggi, all’insegnamento di alto livello; è infatti, guest theacher in numerose compagnie internazionali, tra le quali, il Teatro alla Scala di Milano, il Teatro San Carlo di Napoli, il Teatro Municipal de Rio de Janeiro, il National Ballet of Canada a Toronto, il Royal Swedish Ballet a Stoccolma, Les Ballets de Montecarlo e molte altre. Si dedica inoltre con passione, al coaching e alla preparazione dei giovani talenti futuri della danza.   Carissimo Marco, hai sempre sognato, fin da piccolo, di diventare un danzatore?   All’età di 6 anni, vidi in televisione dai miei nonni materni, un “Lago dei Cigni” dal Bolshoi di Mosca, nel quale danzavano Maja Plisesckaja e Nikolai Fodeyechev, che mi folgorò. Da ...

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Viaggio con la Danza

Cristina Scimè: “il Tango è stata la mia salvezza”

Laureata in Business Communication, Cristina Scimè appende le scarpette di danzatrice classica per innamorarsi del tango. Da 10 anni vive e insegna a Milano ed è vicepresidente dell’associazione “Tangodoble Milano”, una delle prime realtà milanesi per l’insegnamento del Tango. Si è esibita in festival mondiali sia in Italia sia in Ungheria, in Germania, in Marocco, in Afghanistan e in Uzbekistan. Viaggia spesso per lunghi periodi alla volta di Buenos Aires dove si è perfezionata.   Come inizia questo tuo lungo percorso di ballerina? Già dall’età di 4 anni intrattenevo parenti e vicini con i miei assoli; ho iniziato con la danza classica più tardi, a 9 anni, e ho continuato per 10 anni. Sognavo di diventare étoile all’Opera e di viaggiare molto. Purtroppo la mia famiglia non ha mai preso troppo sul serio i miei sogni, probabilmente anche perché a scuola avevo ottimi voti. Dopo essere stata rifiutata alla Scala di Milano, ho letteralmente appeso le punte al chiodo e non ho voluto più saperne, come quando un grande amore finisce. Fino a che per caso, in un momento buio di molti anni dopo, non mi sono imbattuta nel tango. Cosa rappresenta per te il Tango? Il tango per me ...

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Massimiliano Volpini: “La danza, amore a prima vista”

Massimiliano Volpini entra nel Corpo di Ballo del Teatro alla Scala nel 1991 dove rimane fino al 2014, dedicandosi poi completamente alla coreografia. È stato uno dei quattro coreografi scelti per l’International Choreography Showcase 2000 in Virginia dove ha creato “Due”; sempre nel 2000 ha creato “Sinfonia in quattro colori” per la Scuola di Ballo della Scala. Nel 2001 ha iniziato la collaborazione con Roberto Bolle, per il quale ha creato un assolo per il “Premio Barocco 2001”; una coreografia per “Notte di duelli e di magia” (trasmissione Rai ideata da Vittoria Ottolenghi); una coreografia per Roberto Bolle e Greta Hodgkinson per Ferragamo e il balletto “Antonio e Cleopatra”. Ha realizzato le coreografie per “Traviata” al Todi Arte Festival. Ha creato svariate coreografie per i danzatori scaligeri, tra cui Lettera ritrovata, Bolero, File not found, Ludwig Dances, Darkness is about to pass, Aria. Dal 2007 al 2010, in qualità di coreografo residente, ha realizzato nove coreografie per la Scuola di Danza del Teatro dell’Opera di Roma. È stato invitato da Peter Martins a partecipare alla Fall Session 2007 e alla Summer Session 2008 del “New York Choreographic Insitute”. Per il “Tulsa Ballet”, in Oklahoma, realizza nel 2009 “Amadè”. Ha creato ...

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Viaggio con la Danza

La danza Sportiva secondo il maestro Maurizio Vescovo

Secondo posto ai campionati del mondo WDC Professional Latin del 2015, competizioni Internazionali quali Blackpool nel Regno Unito, Toronto Open Dance Championship, Korea Open Professional Latin e molti altri Maurizio Vescovo è tra i grandi nomi della Danza Sportiva in Italia. Che opinione ti sei fatto sul mondo delle competizioni? E’ difficile parlare di questa disciplina della danza cosiddetta sportiva. Molto dipende sempre dai fattori più disparati, dai risultati che si fanno, dalle varie componenti agonistiche in gioco. Ma una cosa che posso è dire che le gare di una volta erano migliori. Ricordo, ad esempio, i campionati italiani dove i più grandi campioni e insegnanti giudicavano le competizioni. E i risultati erano più coerenti. Ma non si può fare di tutta un’erba un fascio, ci sono ancora delle belle gare in giro per il mondo. Che novità ci sono dal mondo della danza di coppia? Le novità stanno solo nel migliorarsi e rendere più pura possibile la danza. Il contemporaneo delle gestualità e dei movimenti sono le chiavi dell’innovazione. Il ballo è più vero e realistico con il proprio partner se fondato su una bella relazione di coppia e con precisi movimenti armonici. I traguardi si manifestano sulle emozioni ...

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