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Interviste

Arturo Cannistrà, un nome, un coreografo, una carriera

      Il tuo percorso da allievo dell’Accademia Nazionale a danzatore del Teatro Comunale di Firenze fino ad arrivare all’Aterballetto, in qualità anche di coreografo. Le tappe che hanno segnato le fasi più importanti di questo cammino? Sono nato a Messina e mi sono avvicinato alla danza nel 1976 aReggio Calabria, provenendo da un campo totalmente diverso: lo sport e il mondo della moda. Al Sud era raro che un uomo studiasse danza e il mio incontro con quest’arte avvenne casualmente. Nel vedere in TV la Maratona di Danza condotta da Vittoria Ottolenghi, ed in particolare le puntata dedicate ai Ballets Russes e a Rudolf Nureyev, fui investito da un forte desiderio di esprimermi attraverso il corpo; così iniziai i miei studi con due maestri molto diversi tra loro: Antonio Piccolo, di grande vocazione teatrale, e Lino Vacca, primo ballerino del Teatro San Carlo, grande esempio della danza nobile. Nel 1980 superai l’esame d’ammissione all’Accademia Nazionale di Danza diretta da Giuliana Pensi e nel solo anno di permanenza ebbi la fortuna di studiare con maestri che mi hanno saputo far capire come la qualità di ogni artista si formi attraverso un percorso di studio e di esplorazione delle tecniche. ...

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Vladimir Vasiliev lo Zar della danza in Italia per il Gala Italia/Russia 2011al Teatro dell’Opera di Roma

Lunedì 31 ottobre al Teatro dell’Opera di Roma va in scena il Gala Italia Russia 2011 in occasione dei festeggiamneti dell’anno della cultura Russa in Italia. In anterpima per il giornaledelladanza.com abbiamo intervistato con grande onore il direttore artistico l’étoile internazionale Vladimir Vasiliev.  Lunedì 31 ottobre al Teatro dell’Opera di Roma ci sarà un grande evento il “Gala Italia – Russia” di cui lei è direttore artistico, ci racconta come nasce questa idea?  L’idea di questo evento è nata dalla direttrice della compagnia “Ensemble Productions”, con sede a Londra, la Signora Olga Balakleets nell’ambito dell’anno dello scambio di cultura Italia-Russia. In qualità di Presidente della Fondazione Galina Ulanova Foundation ho collaborato con questa compagnia e con la Signora Balakleets per l’evento speciale del Galà in onore della nostra leggendaria ballerina Ulanova al Teatro Coliseum di Londra a maggio scorso. Dopo il Galà, la Signora  Balakleets mi propose di assumere la Direzione Artistica di questo Galà a Roma. Tutti coloro che sono interessati alla mia carriera dovrebbero sapere del mio amore per l’Italia e per il pubblico italiano e sapere anche che Roma è la mia città preferita.  Così ho accettato di essere in questo evento.  È un evento molto atteso ...

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Petra Conti: “La danza è una vocazione”

  Prima di parlare della tua carriera, ci puoi raccontare il tuo primissimo ricordo legato alla danza? È stato amore a prima vista? A dir la verità, non ho un vero e proprio ricordo legato alla danza. Sono nata in una famiglia di danzatori ed è tutto nato molto naturalmente in me. Ricordo, però, di aver visto un video che mi impressionò positivamente…forse è quello il primo momento in cui ho pensato alla danza e al fatto di potermi avvicinare ad essa! La tua carriera di ballerina è iniziata all’accademia Nazionale di Danza: come hai vissuto gli anni che ti hanno poi portato al diploma? Sono stati anni molto impegnativi: ho lavorato duramente, seguivo molte lezioni di danza e al contempo dovevo anche andare a scuola. È stata un’esperienza che sicuramente mi ha fatto crescere: vivevo lontana dalla mia famiglia, non avevo una vita privata, fondamentalmente vivevo in accademia. Sono stati otto anni molto intensi, ho imparato molto e, anche grazie al mio Maestro Zarko Prebil, che mi ha seguita negli anni, ho avuto la possibilità di andare a San Pietroburgo. Sono tantissimi i giovani danzatori che, dopo un periodo di formazione all’estero, decidono di non rientrare più in Italia. ...

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Eriberto Verardi: “La danza è bellezza, stupore ed eleganza. Dobbiamo insegnare sempre il meglio ai nostri allievi!”

Professionalità, passione ma soprattutto una profonda conoscenza della danza e delle sue sfumature: tre parole per descrivere la personalità e soprattutto l’attività di Eriberto Verardi, Maitre de Ballet in numerose compagnie italiane e straniere. Insomma: un altro talento autoctono “dato in prestito” ad ensemble oltreconfine, ma pur sempre cosciente che l’Italia, nonostante le difficoltà, sa offrire sempre e comunque “eccezioni” nella danza, siano essi danzatori o insegnanti. Maestro Verardi, iniziamo subito parlando del percorso che l’ha portata a ricoprire un ruolo fondamentale, ma a molti ancora sconosciuto, ovvero il Maitre de ballet. In effetti l’attività che svolgo ora, il Maitre de ballet appunto, non è molto conosciuta, se non tra i principali addetti ai lavori. Non è facile spiegare ciò che si fa, soprattutto perché questo impegno non è affatto semplice: il Maitre non insegna soltanto a perfezionare la tecnica, bensì ad interiorizzarla, a cercare una sintonia particolare con la danza. Il danzatore deve esprimere, offrire, trasmettere tutte le emozioni possibili alla platea che assiste in sala: un ballerino vero fa questo, regala emozioni che, però, non si possono imparare studiando soltanto la tecnica a lezione. Il mio compito e principale obiettivo è tirare fuori l’anima di chi calcherà le ...

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Cosa ti manca per essere felice? Il libro di Simona Atzori che verrà presentato domenica 9 ottobre a Rieti

Simona Atzori ama l’arte nella sua totalità, danza, dipinge e adesso si prepara all’uscita del suo libro Cosa ti manca per essere felice? edito da Mondadori. Una vita piena di interessi ed una carriera notevole ottenuta con grande forza di volontà e soprattutto con grande amore per la vita. È stata ambasciatrice per la danza nel Grande Giubileo del 2000, ha donato il Premio Atzori ai grandi nomi della danza ed ha ballato con grandi nomi dell’arte tersicorea, uno fra tutti Roberto Bolle. Raccontaci un po’ di questo libro, la tua ultima fatica… Sono molto contenta di essere riuscita a realizzare questo progetto editoriale, Cosa ti manca per essere felice?, che uscirà nelle libreria l’11 ottobre e verrà presentato in anteprima giorno 9 ottobre a Rieti. È una cosa a cui lavoravo da tempo ma che non avevo in mente di realizzare subito, invece la Mondadori mi ha proposto di pubblicarlo e quindi eccoci qui.   A te cosa manca per essere felice? In realtà questa è una domanda che non pongo a me stessa ma ai lettori. Leggendo il libro si conoscerà il mio modo di vivere la vita e mi piacerebbe che questo portasse gli altri a porsi ...

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Attilio Cocco: “un grazie agli ambasciatori della danza nel mondo”

Attilio Cocco, maestro, direttore di una scuola di lunghissima tradizione e di una compagnia con alle spalle un passato da primo ballerino presso il Teatro San Carlo di Napoli, una vastissima esperienza con tanti momenti da raccontare. Un salto indietro nel tempo… come arriva la danza nella sua vita? Il mio incontro con la danza è stato quasi frutto del caso: fu mia madre a pensare che il mondo dell’arte avrebbe potuto giovare ad un bambino che si presentava piuttosto chiuso ed introverso. Convinta da un suo caro amico, il maestro Tony Ferrante, già primo ballerino dell’Ente, mi indirizzò al San Carlo. Non avrei certo immaginato che quella sarebbe stata la mia vita. Lei ha danzato al fianco delle più’ prestigiose étoiles mondiali come Carla Fracci, Elisabetta Terabust,Wilfride Piollet, Paolo Bortoluzzi, Bruce Mark, Burton Taylor, Nelsen Kellet ed altri, collaborando con coreografi internazionali come Beriozoff, Covacev, Dell’Ara, Pistoni, Prebil e Sparembleck, per citarne alcuni dei più famosi. Qual è il ricordo più vivo che conserva dei momenti condivisi in scena? Ognuno di loro ha lasciato in me un ricordo, un attimo particolare, una sensazione che porto con me. Ma forse, se dovessi proprio ricordare qualcuno, non posso che menzionare Ugo ...

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Tiziana Lauri: “Noi tutti dobbiamo imparare a corporizzare lo spirito e a spiritualizzare il corpo”

Un pomeriggio d’estate, il Teatro dell’Opera di Roma e le sue sale, ricche di profumi, ricordi e soprattutto di essenza della danza dei grandi, che anni fa studiavano, si allenavano proprio tra queste mura, per portare in scena la danza di qualità, quella che oggi non, purtroppo, non si vede né assapora qui. È qui che incontro Tiziana Lauri, ballerina dalle doti straordinarie, sul palco ma principalmente fuori dal palco: con la sua innata sensibilità e dolcezza, mi accoglie all’Opera, a casa “sua”, per parlarmi della sua vita, del suo desiderio immenso di ballare, inizialmente contrastato dai genitori ma soprattutto per farmi “vivere”, seppur per un pomeriggio, le magie nascoste di uno dei teatri più magici del nostro paese. Raccontaci la tua storia! Artisticamente parlando, potrei condividere con te tante di quelle esperienze! Diciamo pure che non mi sono proprio fatta mancare nulla, di bello e di meno bello (visto che nel mondo del teatro abbondano luci ed ombre) e ti assicuro che è grazie alla somma delle conoscenze conseguite che oggi sono quella roccia che sono. Ti potrei raccontare degli innumerevoli e vivacissimi spettacoli degli anni d’oro del Teatro dell’Opera o sull’immenso palcoscenico delle Terme di Caracalla di qualche ...

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Alberto Testa: “Daniele Cipriani non è mai stato un mio allievo, no e poi no, non è vero!!!”

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO Apprendo, senza volere fare opera denigratoria alcuna, che il sig. Daniele Cipriani continua ad insistere di essere stato mio allievo. Perché questo signore persiste in questa menzogna? No e poi no, non è vero!!! Non poteva esserlo poiché al tempo in cui frequentava l’Accademia Nazionale di Danza  io non c’ero più. Dunque, materialmente impossibile. È vero, invece, che egli  abbia partecipato in un breve ruolo mimato ad un mio ballettino “Il Tempo” consegnandomi varie maschere utili all’uopo.  Ma sul palcoscenico della Spiaggia Grande egli non ha mai danzato. Non basta una sporadica collaborazione per guadagnarsi il titolo di allievo. Per un tale riconoscimento occorrono anni e anni di studio… È vero anche  che durante l’edizione 2003 del Premio ricevetti la Targa d’argento del Presidente della Repubblica dalle mani della madrina Elisabetta Terabust.  Non altri possono fregiarsi  di aver ricevuto  tale Premio in quella occasione, non altri, lui compreso. Abbiamo bisogno di “manager”e faccia  con buona pace sua e nostra  il manager, continui a fornire danzatori  per i suoi Gala e non si cimenti in ciò che non gli è congeniale. Non  di “direttori artistici” necessitiamo ma di persone competenti che ci aiutino a trovare , se ancora ci sono, danzatori ...

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Cesare Nissirio risponde ad Alessio Buccafusca: “Sbagliare è umano, persistere sarebbe diabolico!”

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO Sento di  dover ringraziare molto, ma molto Alessio Buccafusca che mi carica erroneamente quanto  pesantemente della responsabilità di aver scritto lettere dai toni molto accesi al sindaco di Positano, dandomi così l’opportunità di chiarire alcune cosette una volte per tutte. Sia il sindaco che il direttore dell’Azienda di Soggiorno e Turismo di Positano si risentirono con me lo scorso anno poiché, mentre trattavo con loro l’ipotizzato passaggio di consegne della direzione artistica del Myth Festival al Maestro Testa,  proprio mentre ero a Positano in occasione della mia mostra L’Opéra de Paris et la Danse concepita nella speranza di non fare interrompere la tradizione del Premio, ebbene  proprio in quella occasione Alessio Buccafusca consigliò maldestramente il Maestro invitandolo a spedire la nota lettera di protesta al Il Mattino. La lettera partì da Torino dove il Maestro si trovava in vacanza. Io mi trovavo invece a Positano, ignaro. La trattativa si interruppe in malo modo, ed io incassai le furenti rimostranze dei miei interlocutori che non riuscirono a capire perché trattassi con loro in termini collaborativi, concilianti, facendo contemporaneamente apparire quella dura lettera su Il Mattino. Solo un folle avrebbe potuto comportarsi come me. Né il Buccafusca si è ...

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Lorca Massine: Signor Agostini cosa c’entro con Léonide Massine? È mio padre!

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO Non conosco Agostini  e probabilmente lui non conosce me.  Il grossolano assolutismo dell’affermazione: “Lorca Massine che francamente non c’entra nulla”  riportatami  non merita commenti.   Sono certo che coloro che leggeranno queste offensive parole e che  conoscono  la storia della Danza  sanno quale  intenso rapporto artistico mi lega a mio padre  che mi trasmise il suo linguaggio direttamente sin dalla mia più giovane età e mi scelse quale suo assistente e  interprete dei suoi più grandi ruoli. Da sempre ho curato la fedele riproposizione delle sue opere e il recupero di sue coreografie che nel tempo erano andate perdute; le ho  rappresentate nei più grandi Teatri del mondo, per citarne solo alcuni: Il Teatro alla  Scala, l’Opera di Roma, l’Operà di Parigi,l’American  Ballet  Theatre e il Teatro Bolschoi di Mosca ottenendo grandi riconoscimenti (mi piace condividere con il pubblico e i miei colleghi le parole di M. Baryshnikof e  A. Ratmansky  che allego) .  Infine, sull’argomento  basterebbe  chiedere testimonianze al Professor Alberto Testa, uno dei  più grandi storici della Danza con un’approfondita conoscenza  di Massine padre e figlio.  Il premio Positano e l’arte in generale dovrebbero fare a meno  della macchina del fango. Lorca Massine Regarding Lorca ...

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