Find the latest bookmaker offers available across all uk gambling sites www.bets.zone Read the reviews and compare sites to quickly discover the perfect account for you.
Home / News (page 11)

News

Ricordando Carla Fracci: il 20 agosto nasceva una leggenda

Il 20 agosto 1936 nasceva a Milano Carla Fracci, la ballerina che trasformò ogni palco in poesia. Figlia di un tranviere e cresciuta tra semplicità e disciplina, divenne il volto eterno del balletto italiano, portando Giselle, Romeo e Giulietta, La Sylphide nei teatri di tutto il mondo. Carla non danzava solo con il corpo, ma con l’anima. Con lei, la danza non era esibizione, ma trasfigurazione emotiva: ogni gesto diventava racconto, ogni silenzio, vertigine. È stata musa, maestra, direttrice, ambasciatrice dell’arte e dell’eleganza. Ha danzato accanto a Nureyev e Baryshnikov, ma anche tra la gente, nelle periferie, dove l’arte serve davvero. Sempre con umiltà, sempre con rigore. Nel giorno della sua nascita, la ricordiamo non solo per ciò che ha fatto, ma per come lo ha fatto: in punta di piedi, ma lasciando tracce profonde. Michele Olivieri www.giornaledelladanza.com ©️ Riproduzione riservata

Read More »

Il principal dancer Wim Vanlessen “allo specchio”

Il balletto classico preferito? Onegin. Il balletto contemporaneo prediletto? Full-length Artifact di William Forsythe. Il Teatro del cuore? L’Opéra di Parigi. Un romanzo da trasformare in balletto? Una biografia di una personalità interessante. Mentre un film da cui ricavare uno spettacolo di balletto? Call me by your name. Il costume di scena indossato che hai preferito? Onegin. Quale colore associ alla danza? Nero, Bianco, Nudo. Che profumo ha la danza? Per me ha un profumo fresco, di disciplina e sogni, di sforzo e grazia. La musica più bella scritta per balletto? Quella di Prokofiev per “Romeo e Giulietta”. Il film di danza irrinunciabile? Black Swan. Due miti della danza del passato, uomo e donna? Mikhail Baryshnikov e Gelsey Kirkland. Il tuo “passo di danza” preferito? Grand allegro. Chi ti sarebbe piaciuto essere nella vita tra i ruoli del grande repertorio classico? Basilio. Chi è stato il genio per eccellenza nell’arte coreografica? William Forsythe. Tornando indietro, se incontrassi Tersicore, cosa le diresti? Continua a condividere la tua passione per la danza. Tre parole per descrivere la disciplina della danza? Dedizione, passione, resilienza. Come ti vedi oggi allo specchio? In pace, ma spinto da uno scopo! Michele Olivieri Foto di Robin Joris ...

Read More »

Le eteree ballerine romantiche dell’800: Emma Livry

Nata Jeanne Emma Emarot o Emma Marie Emarot (Parigi, 24 settembre 1842 – Neuilly-sur-Seine, 26 luglio 1863) Emma Livry è stata una delle ultime ballerine del balletto romantico e allieva di Marie Taglioni. È passata tristemente alla Storia per la sua prematura scomparsa dovuta alle ustioni riportate quando il suo costume prese fuoco durante una prova di balletto in palcoscenico. Fu una delle stelle nascenti più brillanti dell’Opéra di Parigi votata ad una carriera di glorioso successo. Livry era la figlia illegittima della ballerina Célestine Emarot, e del barone Charles de Chassiron. Come riporta il libro The Ballet of the Second Empire: 1858-1870 di Ivor Guest pubblicato nel 1953, Célestine era nata in una famiglia originaria di Digione, sua madre lavorava nel commercio del lino, ma si trasferì a Parigi intorno al 1834 in cerca di una vita migliore. Circa due o tre anni dopo, grazie all’influenza di amici, Marguerite (questo il suo vero nome) fu ammessa alla Scuola di danza dell’Opéra, adottando il nome di Célestine. Divenne presto l’amante del barone Charles de Chassiron che trascorreva gran parte del suo tempo nel Foyer de la Danse. Nel 1842 diede alla luce una figlia, che fu battezzata più di un ...

Read More »

Rai5 propone “Danza Contemporanea de Cuba: The Sacral Dance“

Fondata nel 1959, la principale compagnia di danza contemporanea di Cuba ha avuto una profonda influenza sulla danza e sui ballerini cubani. Negli ultimi anni, lo spettacolo Danza Contemporánea de Cuba si è evoluto in un ibrido esotico di stili contemporanei, classici e caraibici. Un emozionante spettacolo di danza al ritmo del futuro. Coreografia di Christophe Béranger, Jonathan Pranlas-Descours, Jorge Cespédes e Julio Cesar Iglesias. “Compagnia Danza Contemporanea de Cuba”. Gran Teatro dell’Avana. Regia Patrick Lauzé. In onda mercoledì 20 agosto alle ore 07.45 su Rai5. Michele Olivieri www.giornaledelladanza.com ©️ Riproduzione riservata

Read More »

Marlene Dietrich e Greta Garbo: la danza nascosta di due divine

Marlene Dietrich e Greta Garbo non furono ballerine di professione, ma in loro la danza visse in forma nascosta, come linguaggio del corpo e dell’anima. Nessuna delle due calcò i palcoscenici del balletto né dedicò la vita all’accademia tersicorea. Eppure, guardando i loro film si coglie qualcosa di coreografico nel modo in cui si muovono. Non recitavano semplicemente: danzavano attraverso la cinepresa. In L’angelo azzurro (1930), il numero musicale Falling in Love Again è eseguito dalla Dietrich quasi senza muoversi, eppure ogni battuta musicale è riflessa in un movimento minimo del busto, delle spalle, delle mani. Anche la Garbi possedeva una grazia danzante. Nei suoi film muti, dove il corpo era tutto, il controllo del gesto era totale. Ogni camminata era una coreografia mentale. Ogni espressione del volto era una variazione. In Mata Hari (1931), indossò l’abito della danzatrice esotica non per ballare davvero, ma per trasmettere, con il semplice peso del suo corpo, un’idea di femminilità come rito. Ci sono documenti che attestano che entrambe, nei primi anni di carriera, studiarono danza. Garbo, durante gli anni dell’Accademia di Arte Drammatica a Stoccolma, ricevette formazione nella danza espressiva scandinava, allora in pieno sviluppo grazie all’influenza di Isadora Duncan. Dietrich, invece, negli ...

Read More »

“Bunheads, Act 2”: il nuovo libro di Misty Copeland

Con Bunheads, Act 2: The Dance of Courage Misty Copeland torna a raccontare il mondo del balletto attraverso gli occhi delle giovani ballerine protagoniste del suo primo successo illustrato. Il libro, in uscita per Nancy Paulsen Books (Penguin Random House), è il secondo capitolo della serie Bunheads, e promette di emozionare lettori e lettrici con una nuova storia di amicizia, passione e resilienza. Il balletto scelto questa volta è Don Chisciotte, una delle opere più energiche e brillanti del repertorio classico. Al centro della narrazione troviamo Cat, una delle bunheads del gruppo, che si prepara con entusiasmo a interpretare il ruolo di Kitri, la vivace e testarda protagonista della storia. Ma quando un infortunio improvviso costringe Cat a rinunciare al suo sogno, il palco diventa per lei il luogo dove imparare una lezione ben più profonda della tecnica: quella del coraggio. Copeland, étoile dell’American Ballet Theatre e prima ballerina afroamericana ad aver raggiunto un ruolo di rilievo nella compagnia, continua ad usare la narrativa illustrata come strumento per ispirare e responsabilizzare le nuove generazioni. In questo volume, non si limita a celebrare l’arte del balletto, ma esplora con delicatezza il tema della delusione e della resilienza: cosa significa non essere ...

Read More »

“Delay the Sadness” di Sharon Eyal al Teatro Carignano di Torino

In occasione dell’apertura del Torinodanza Festival 2025, Alessandro Bianchi, Presidente del Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, Filippo Fonsatti, Direttore del Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, e Anna Cremonini, Direttrice Artistica di Torinodanza Festival, sono lieti di annunciare l’anteprima mondiale di Delay the Sadness, il nuovo lavoro della coreografa israeliana Sharon Eyal. L’evento si terrà al Teatro Carignano di Torino il venerdì 5 settembre 2025 e rappresenta un momento cardine della programmazione del festival, con repliche il 6 e il 7 settembre 2025. Delay the Sadness è una produzione originale che segna una nuova tappa nella carriera di Sharon Eyal, una delle voci più autorevoli e innovative nel panorama della danza contemporanea internazionale. Il lavoro si inserisce nel filone di creazioni che esplorano la condizione umana attraverso la lente del movimento, della musica e dell’interazione tra corpo e spazio. In questa nuova opera, Eyal affronta il tema della tristezza e del ritardo come elementi sia fisici che emotivi, costruendo una coreografia in grado di sollecitare una riflessione profonda sul tempo e sulle sue distorsioni. La coreografia di Eyal, caratterizzata da un linguaggio inconfondibile, si distingue per l’uso di sequenze ipnotiche e un’interazione unica con la colonna sonora, ...

Read More »

Matthew Bourne’s Swan Lake torna a Londra

In occasione del trentennale dalla sua prima rappresentazione, Matthew Bourne’s Swan Lake ritorna nella capitale britannica per una serie limitata di repliche straordinarie al New Wimbledon Theatre, dal 30 settembre al 4 ottobre 2025. Prodotto da New Adventures, lo spettacolo è entrato nella storia della danza per aver radicalmente reinterpretato il classico di Čajkovskij, sostituendo l’iconico corpo di ballo femminile con una energica e poetica compagnia maschile. La produzione sfida le convenzioni del balletto tradizionale e continua ad emozionare il pubblico con il suo stile teatrale, intenso e profondamente umano. Questa nuova edizione sarà interpretata dal danzatore sudafricano Thabiso Lebitso nel ruolo del Cigno e da Luca Hunter come Principe. La scenografia originale di Lez Brotherston è stata restaurata e rinnovata per l’occasione, mantenendo l’estetica visionaria che ha reso celebre lo spettacolo nel mondo. La versione di Bourne, presentata per la prima volta nel 1995, ha fatto la storia per una scelta tanto potente quanto coraggiosa: i cigni, anziché essere interpretati da ballerine in tutù bianco, sono tutti uomini, forti e vulnerabili. Il Cigno non è più solo un simbolo di grazia e purezza, ma anche di desiderio, rabbia e libertà. Il classico racconto del principe tormentato si carica di ...

Read More »

La Principessa Sissi e la Danza: un’eleganza oltre il Trono

Elisabetta di Baviera, meglio conosciuta come la Principessa Sissi, è passata alla storia non solo per la sua bellezza e il ruolo come imperatrice d’Austria e regina d’Ungheria, ma anche per la sua profonda passione per le arti, tra cui spiccava una speciale inclinazione per la danza. Sebbene non sia l’aspetto più noto della sua biografia, la danza ebbe un significato importante nella sua vita, sia come forma di espressione personale che come disciplina fisica e spirituale. La danza, in quel contesto, non era solo un passatempo, ma un modo per esprimere la propria vitalità e individualità. Ma soprattutto era una forma intima di libertà. La vita di corte a Vienna imponeva a Sissi rigide convenzioni, ma lei continuò a coltivare una personale disciplina del corpo. Accanto alla sua passione per la ginnastica e l’equitazione, la danza trovava spazio come mezzo per mantenere la forma fisica e sfuggire, anche solo per un momento, al peso delle responsabilità imperiali. Sissi era nota per la sua eleganza nei balli di corte, dove ogni gesto era studiato e misurato. Le danze imperiali – come il valzer – erano rituali sociali e linguaggi politici nei quali le alleanze si stringevano, i ruoli venivano ribaditi ...

Read More »

Il Maestro Piero Martelletta “allo specchio”

Il balletto classico preferito? Il corsaro. Il balletto contemporaneo prediletto? Le Parc. Il Teatro del cuore? Teatro dell’Opera di Roma. Un romanzo da trasformare in balletto? Piccole donne. Mentre un film da cui ricavare uno spettacolo di balletto? Billy Elliot. Il costume di scena indossato che hai preferito? Petrouchka. Quale colore associ alla danza? Bianco. Che profumo ha la danza? Gelsomino. La musica più bella scritta per balletto? Lo Schiaccianoci. Il film di danza irrinunciabile? Due vite e una svolta. Due miti della danza del passato, uomo e donna? Carla Fracci e Rudolf Nureyev. Il tuo “passo di danza” preferito? Brisè volè. Chi ti sarebbe piaciuto essere nella vita tra i ruoli del grande repertorio di balletto classico? Spartacus. Chi è stato il genio per eccellenza nell’arte coreografica? Marius Petipa. Tornando indietro, se incontrassi Tersicore, cosa le diresti? Grazie di aver accompagnato e ispirato tutta la mia vita. Tre parole per descrivere la disciplina della danza? Forza, resistenza, espressività… sommata a geometria e matematica. Come ti vedi oggi allo specchio? Come le rovine dell’impero romano… Michele Olivieri www.giornaledelladanza.com © Riproduzione riservata

Read More »

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. E maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi