Luciano Cannito ha iniziato da alcuni giorni la creazione di uno spettacolo di balletto per la Compagnia statunitense Tulsa Ballet in Oklahoma. E’ la prima volta che accade nella storia della danza italiana e forse nel mondo, che a distanza di 7 mila km un coreografo crei una nuova produzione collegato in streaming con un complesso sistema di connessone collegato con un maxischermo sia in Italia che negli Stati Uniti. E’ un esperimento nuovissimo fino ad alcuni mesi fa considerato impensabile se non fantascientifico. La gravissima crisi che sta attraversando il mondo del teatro a livello planetario sta invece stimolando nuove possibilità operative e produttive, per quanto complessa sia la creazione coreografica di un balletto che viene da sempre realizzata direttamente con i danzatori, con le loro emozioni e feedback immediati del loro movimento. Da remoto risulta difficilissima soprattutto la composizione dei disegni coreografici di gruppi di danzatori nello spazio, considerando anche il fatto che ogni passo e movimento creato dal coreografo viene visto in diretta, ma “a specchio” dagli artisti dall’altro lato dell’oceano e che dunque devono ritradurlo in tempo reale nella giusta direzione. Anche la musica, a motivo del ritardo insito alla connessione web, va ascoltata dal coreografo ...
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