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Al via FIND 36, XXXVI Festival Internazionale della Nuova Danza a Cagliari

Il futuro della danza, da oltre trent’anni, attraversa la città di Cagliari grazie alla consolidata presenza di FIND – Festival Internazionale Nuova Danza, giunto quest’anno alla sua XXXVI Edizione, che si terrà dall’8 ottobre al 5 novembre 2018 sul territorio di Cagliari e provincia. Danza contemporanea, performance e incursioni artistiche in spazi urbani accompagneranno il pubblico in diversi luoghi della città e del suo hinterland. Venti titoli, tra prime assolute e grandi nomi della coreografia europea e progetti in collaborazione con network nazionali. Il programma dell’edizione 2018 è diviso in tre sezioni: cartellone principale a Cagliari (dall’8 ottobre al 5 novembre), FIND Ragazzi – Cagliari (dal 15 al 25 novembre) e cartellone Serrenti (cittadina a 30 km da Cagliari, dal 19 al 27 settembre e dal 21 ottobre all’11 novembre). Fitto programma anche di eventi collaterali, tra masterclass condotte dagli artisti ospiti (18 – 31 ottobre), la rassegna di videodanza del International Dance Film Festival BREAKING8 (14 – 25 ottobre) con una selezione di opere video provenienti da tutto il mondo, incontri con artisti e studiosi, dj set serali, momenti conviviali tra pubblico e operatori con aperitivi e il sinergico infiltrarsi da parte della danza nel tessuto urbano e cittadino con ...

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In prima nazionale a Romaeuropa Festival l’intenso e coraggioso “My Paradoxical Knives” di Ali Moini

Il 13 e 14 ottobre 2018, all’interno di Romaeuropa Festival 2018, Accademia di Francia a Roma/Villa Medici di Roma ospita la prima nazionale di My Paradoxical Knives, concept, coreografia e interpretazione di Ali Moini, con il supporto di Forum Dança. Dotato di una straordinaria versatilità, il coreografo iraniano studia e integra la sua danza con le musiche tradizionali iraniane e partecipa a originali performance al fianco di artisti come Meg Stuart, Lisa Nelson e Deborah Hay. Opera apprezzatissima in Europa e nel mondo, My Paradoxical Knives attinge dalla tradizione culturale persiana e fonde le poesie del poeta Gialal al-Din Rumi con i movimenti della danza roteante dei Dervisci. Il tradizionale abito Sufi, simbolo di sicurezza e uguaglianza, qui assume tutt’altro significato e diventa una fonte di pericolo. Le cinghie dell’abito del danzatore collegano coltelli al suo corpo, esprimendo l’attuale percezione di minaccia di fronte a una cultura diversa, a rappresentazione della diffusa e fuorviante inquietudine nei confronti di ciò che è diverso da noi. ORARI & INFO 13 ottobre, ore 18.00 e 20.30 14 ottobre, ore 16.00 e 18.30 Accademia di Francia a Roma/Villa Medici Viale della Trinità dei Monti, 1 Roma Telefono: +39 06 67611 Stefania Napoli Fotografia: Christian ...

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Spoleto Stage 2018: tutte le novità della settima edizione

Giunto alla sua settima edizione si terrà a Spoleto, nel meraviglioso Teatro Nuovo “Giancarlo Menotti” lo SpoletoStage2018. Come ogni anno, tantissimi illustri personaggi del mondo della danza come Benjamin Pech, già étoile all’Opera di Parigi, Claudia Zaccari già prima ballerina al Teatro dell’Opera di Roma, Piero Martelletta anche lui Primo Ballerino al teatro dell’opera di Roma, i quali saranno i docenti di tecnica classica di questa edizione insieme ai giovani Nicola Cisternino, Nicolò Noto e Afshin Varjavandi (tutti vincitore di edizioni passate dell’International Dance Competition Spoleto) che saranno invece i docenti di tecnica contemporanea, modern e urban Dance. Tre giorni di full immersion per tutti quei ragazzi che hanno la voglia e il piacere di studiare seriamente la danza, e cercare di realizzare il loro sogno, trascorrendo anche tre giorni nella splendida Spoleto, uno delle città medievali più belle al mondo. Dal 9 al 13 aprile 2019 inoltre andrà in scena anche il prestigioso Concorso Internazionale di Danza, sempre presso il Teatro Nuovo “Giancarlo Menotti” di Spoleto. Info: www.idcspoleto.com

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L’eccellenza europea della danza contemporanea in Italia: il nuovo progetto di Milano Contemporary Ballet

Milano Contemporary Ballet, compagnia di giovani talenti diretta da Roberto Altamura, si conferma come una delle realtà più interessanti d’Italia. Dopo l’intensa collaborazione triennale con Studio Wayne McGregor, di cui la compagnia ha rimontato gli spettacoli Entity, FAR e Polar Sequences, la direzione artistica si avvia verso un nuovo, entusiasmante percorso, che offre ai danzatori la possibilità di lavorare  con compagnie provenienti da tutta Europa. Alla formazione giornaliera, il progetto aggiunge infatti incontri mensili con danzatori e coreografi che saranno occasione  di perfezionamento tecnico e artistico. A partire da ottobre 2018, Milano Contemporary Ballet ospiterà: Rina Werthem Koren (Vertigo Dance Company), Guillaume Gabriel e Houssni Mijem (Hervé Koubi), Raza Hammadi, Roser Lopez Espinosa, Damiano Artale (Aterballetto), Luca Cesa (Ballet Preljocaj), Carolina Mancuso (NDT), Matthew Sandiford (Ballet Boyz, UK). Tutti i dettagli nella sezione masterclass del sito web: http://www.milanocontemporaryballet.com/masterclass   Le masterclass, programmate nel weekend, saranno aperte a 5 danzatori esterni, su selezione. Per candidarsi sarà necessario compilare il form online al link: http://www.milanocontemporaryballet.com/lavora-con-noi Oltre alle masterclass, attraverso le audizioni 2018/2019 Milano Contemporary Ballet offre nuove opportunità, selezionando giovani danzatori tra i 18 e i 21 anni. Il progetto è un percorso formativo destinato a chi possiede una buona tecnica di danza classica e contemporanea, ...

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Zappalà Danza a MilanOltre Festival – “Corpo a Corpo”: una meditazione sul tema della violenza

Continuano gli appuntamenti di MilanoOltre Festival, giunto quest’anno alla sua trentaduesima edizione. Il 10 ottobre 2018 la COMPAGNIA ZAPPALÀ DANZA presenterà CORPO A CORPO: (prima meditazione su Caino e Abele), da un’idea di Nello Calabrò e Roberto Zappalà, coreografia, regia e costumi di Roberto Zappalà, su musiche Nick Cave e Johannes Brahms. Interpreti: Gaetano Montecasino e Fernando Roldan Ferrer. Lo spettacolo, dal progetto Liederduett (due episodi su Caino e Abele), una co-produzione Scenario Pubblico/Compagnia Zappalà Danza-Centro di Produzione della Danza e Bolzano Danza/Tanz Bozen, in collaborazione con KORZO (Den Haag, NL) e MilanOltre Festival, con il sostegno del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e della Regione Sicilia, Assessorato Turismo, Sport e Spettacolo Corpo a Corpo (prima meditazione su Caino e Abele) è lo spettacolo che ha dato l’avvio al nuovo progetto e al percorso di riflessione di Roberto Zappalà ispirato alla vicenda di Caino e Abele, che si compone di 3 spettacoli. I primi due, Corpo a Corpo e Come le ali (seconda meditazione su Caino e Abele) sono due step di “meditazione”, due parti al contempo autonome e complementari che confluiscono poi in Liederduett (due episodi su Caino e Abele), creazione per 4 danzatori, pianoforte e ...

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Marinella Santini: “Da sempre ho avuto voglia di ballare, vi racconto il mio metodo GiocoDanza”

Come nasce la passione della Danza? Sarò retorica, ma la risposta è molto semplice: è nata con me. Da sempre ho avuto voglia di ballare e, da sempre, ho amato la danza. Ci parla della sua formazione? Ho iniziato a quattro anni nella mia città, Grosseto. La scuola, l’unica all’epoca, era molto cara ed i miei genitori non potevano pagare un mensile così alto, così, vista la mia grande passione, fu il mio zio preferito a farmi questo regalo. Ma durò solo pochissimi mesi, perché lui si fidanzò e, avendo in programma di sposarsi, doveva risparmiare… Mi fu detto che la scuola chiudeva e… dopo poco tempo chiuse veramente! Era davvero cara e solo pochissime persone potevano permettersela. Solo quando frequentavo la terza media aprì finalmente una scuola di danza, così ho iniziato a studiare a tredici anni. Ero già grande, ma lo era anche la mia passione che non mi aveva mai abbandonata, avevo sempre cullato il sogno di studiare danza. Ho frequentato la scuola nella mia città per circa quattro anni “innamorandomi” della mia Maestra, Mirdza Kalnins Capanna, ex danzatrice russa,  che veniva a Grosseto quattro volte alla settimana. Con lei è nato un rapporto bellissimo e profondo, ...

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Al via la terza settimana di MilanOltre con Perego, Zappalà, Tortelli, Buttà

Inizia oggi la terza settimana di MilanOltre Festival, rigorosamente all’insegna della danza italiana, in tutte le sue declinazioni. Questa sera va in scena la riflessione sulla precarietà dell’umano esistere di Manfredi Perego con Labile Pangea. La Compagnia Zappalà Danza (AIA) ci regala il domani sera La Nona, pièce creata sulla trascrizione di Liszt da Beethoven per due pianoforti e soprano dal vivo. Una danza energica e rigorosa che prende forma anche in Corpo a Corpo, 1° meditazione su Caino e Abele (in scena il 10 ottobre), nella quale il pugilato diventa metafora del primo fratricidio tra lotta, abbracci, distacchi e piogge purificatrici. La collaborazione con Susanna Beltrami/ DanceHauspiù (AIA) punta quest’anno sul neonato trio femminile Dueditre con Protogonos (sul palco l’11 ottobre), in prima nazionale per Vetrina Italia Domani/Under35 in scena. Il 12 ottobre, MilanOltre insieme a Fondazione Nazionale della Danza, Sepama e con il Teatro Ponchielli di Cremona e NEXT presenta la nuova creazione di Diego Tortelli (AIA) Lorca sono Tutti, profonda immersione nella vita del grande artista. Il focus dedicato a Simona Bertozzi (AIA) prosegue il 13 ottobre, And it Burns Burns Burns, tappa finale del progetto dedicato al mito di Prometeo nel quale la danza diventa il territorio in cui far deflagrare le improvvise rivelazioni. Il 14 ottobre la coreografia è anche interprete di Anatomia, incontro tra un corpo biologico e uno sonoro e coreografia in cui le leggi gravitazionali sono disattese. La chiusura del festival ...

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Di nuovo disponibile il piccolo grande epistolario della Danza “Lettere ad un giovane danzatore”

Di nuovo disponibile il piccolo grande epistolario della Danza “Lettere a un giovane danzatore”

“La lezione quotidiana di danza, di qualunque stile, di qualunque tecnica essa sia, non deve avere per obiettivo l’acquisizione di un nuovo virtuosismo né l’insistenza su quello già conseguito. Non è una ginnastica, è una presa di coscienza”. Maurice Béjart   Lettere a un giovane danzatore è il piccolo grande epistolario della Danza di nuovo disponibile nelle librerie grazie alla recente edizione curata da Lindau. Nato dall’idea di uno dei più grandi danzatori e coreografi del xx secolo, Maurice Béjart, Lettere a un giovane danzatore è diventato un classico immancabile nelle librerie degli amanti della Danza e non solo. Scritto in occasione del Natale dell’anno 2000, Béjart parla ad un giovane allievo di che cosa sia la Danza, sua passione da sempre e, soprattutto, di come raggiungere una formazione completa, quasi mistica, dove la tecnica viene assimilata ed interiorizzata al punto da riuscire a mettere in scena non la Danza che tutti conoscono ma, solo ed unicamente, la propria Danza, quella che tutti gli spettatori riconoscono in quel danzatore che non è un semplice esecutore ma un vero interprete. Maurice Béjart (1 gennaio 1927 – 22 novembre 2007), attraverso la sua esperienza consacrata nel mondo della Danza, offre preziosi consigli ai giovani ballerini. L’artista, ormai ...

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Viaggio nella vita e nella mente con l’intenso “Dokk” dei fuse*

Il 6 e 7 ottobre 2018, nell’ambito di Romaeuropa Festival 2018, il complesso architettonico Macro al mattatoio ospita la compagnia modenese fuse* con il premiato Dokk, coreografia e performance Elena Annovi. Nata nel 2007 da un’idea di Luca Camellini e Mattia Carretti, fuse* è costituita da un ensemble di ricercatori e artisti impegnati nella creazione di opere ed esperienze multimediali basate sul concatenamento di elementi virtuali, artistici e architettonici, con lo scopo di esplorare le sconfinate facoltà espressive delle tecnologie digitali emergenti, amplificando l’impatto emotivo della narrazione sullo spettatore. Vincitori di numerosi premi quali Digital Design Award, 20th Japan Media Arts Festival, Celeste Prize 2010 e 2011, e Digital Graffiti 2010, i fuse* presentano a Roma Dokk, in islandese buio, un viaggio nell’inconscio, in cui mondi e universi nascono e si dissolvono, nell’incessante ricerca di un equilibrio tra luce e buio. Il palcoscenico racconta un passaggio tra diverse fasi della vita, un luogo della mente in cui spazio, tempo, movimento e musica si confondono e si perdono, in cui la realtà viene ricreata secondo la propria immaginazione. Tale intimo percorso è accompagnato dal pulsare delle stelle ricreate in scena, associato alla misurazione del battito cardiaco dell’interprete, e da sonorità nate ...

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