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La prima ballerina Anbeta Toromani “allo specchio”

Balletto classico preferito? Mi piacciono più balletti per motivi diversi. Balletto contemporaneo preferito? Petite Mort di Jiří Kylián. Teatro del tuo cuore? Teatro dell’Opera di Tirana. Un romanzo da trasformare in balletto? Le pagine della nostra vita di Nicholas Sparks. Mentre un film da cui ricavare uno spettacolo di balletto? Colazione da Tiffany di Blake Edwards. Il costume di scena indossato che hai preferito? Tutù del cigno. A quale colore associ la danza? Una tela bianca. Che odore ha la danza? Profumo di malinconica. La musica più bella mai scritta per il balletto? Romeo e Giulietta di Sergej Prokof’ev. Un film di danza indimenticabile? Dirty Dancing diretto da Emile Ardolino. Due miti della danza del passato: uomo e donna? Michail Baryšnikov e Natalia Makarova. Il tuo passo di danza preferito? Fondu. Chi ti sarebbe piaciuto essere nella vita reale tra i personaggi del grande repertorio di balletto classico? Nessuno. Chi è stato il genio per eccellenza nell’arte coreografica? George Balanchine. Tornando indietro, se incontrassi Tersicore, cosa le diresti? Grazie per averci ispirati verso quest’arte meravigliosa. Tre parole per descrivere la disciplina della danza? Impegno, curiosità, dedizione. Come ti vedi allo specchio oggi? Soddisfatta. Michele Olivieri www.giornaledelladanza.com © Riproduzione riservata

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“Murmuration Level 2”: la geometria ipnotica di Sadeck Berrabah al Théâtre Marigny

Dal 21 dicembre 2025 al 4 gennaio 2026, il Théâtre Marigny di Parigi ospiterà Murmuration Level 2 del coreografo francese Sadeck Berrabah. Lo spettacolo è un’indagine sulla complessità del movimento collettivo, sfruttando la precisione esecutiva di oltre 30 danzatori per dare vita a complesse strutture visuali che richiamano l’omonimo fenomeno ornitologico: il volo sincronizzato e coreografato di uno stormo di uccelli che si muovono come un’unica entità. Il lavoro si concentra sull’astrazione del gesto e sulla sua riproposizione in schemi geometrici in continua evoluzione, creando un’esperienza visiva ipnotica e non narrativa che sfida la percezione spaziale del pubblico. Questa metodologia posiziona Berrabah all’intersezione tra street dance, da cui mutua la forza e la tecnica del breaking, e la formalizzazione tipica della danza postmoderna, in una sintesi che eleva il virtuosismo tecnico a strumento di ricerca formale. L’architettura del gesto è una sfida ottica in cui ogni movimento è calcolato per contribuire a un disegno d’insieme, e il corpo del singolo performer si annulla a favore dell’insieme, trasformando il virtuosismo tecnico in uno strumento di ricerca formale. L’uso metodico degli arti superiori per generare pattern visivi su larga scala rappresenta il cuore della ricerca del coreografo sulla geometria del movimento. La coreografia si ...

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Celebrando Kenneth MacMillan: il coreografo che cambiò la danza

L’11 dicembre ricorre l’anniversario della nascita di Sir Kenneth MacMillan, uno dei coreografi più influenti e visionari del XX secolo. Nato a Dunfermline, in Scozia, nel 1929, MacMillan avrebbe trasformato il linguaggio del balletto narrativo con una profondità psicologica e un realismo emotivo che ancora oggi continuano a definire gli standard della danza teatrale. Trasferitosi a Londra da giovane, MacMillan entrò alla Sadler’s Wells School (oggi Royal Ballet School), dove il suo talento come danzatore venne presto affiancato da un forte interesse per la creazione coreografica. Le sue prime opere rivelavano già una sensibilità drammatica fuori dal comune, capace di sondare i territori più complessi dell’animo umano. MacMillan non si accontentò mai dell’estetica tradizionale. Le sue potenti coreografie esploravano temi come l’alienazione, la fragilità psicologica, la violenza sociale e le contraddizioni dell’amore. Opere come: “Romeo and Juliet” (1965), che lo consacrò internazionalmente. “Anastasia”, con la sua narrazione sospesa tra identità e follia. “Mayerling”, uno dei suoi capolavori più controversi e intensi. “Manon”, tragedia sensuale e disperata che rimane un punto fermo del repertorio mondiale. Queste coreografie dimostrano la sua capacità di unire virtuosismo tecnico, drammaturgia complessa e una rara attenzione alla verità emotiva dei personaggi. MacMillan fu direttore artistico del ...

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Al via a Napoli la XXVIII edizione di Second Hand

Second Hand torna a Napoli per la sua ventottesima edizione, dall’11 al 14 dicembre 2025 presso la Sala Assoli. Diretta da Gabriella Stazio e parte del progetto Dance Ecosystem – Supporting Artists Under 35 2025–2027, la rassegna conferma la sua vocazione: giovane coreografia d’autore, dialogo tra artisti nazionali e internazionali, scambio intergenerazionale tra artisti junior e senior, sperimentazione sui temi della contemporaneità. Un laboratorio che prende il titolo provocatorio scelto da Merce Cunningham nel 1970, dove frammenti già esistenti venivano ricombinati in creazioni originali. La serata inaugurale dell’11 dicembre alle 20:30 propone tre lavori distinti per poetiche e linguaggi: Oscure Luminiscenze di Lucas Monteiro Delfino, Flavia Dule, Angela Valeria Russo esplora gli angoli più remoti dell’interiorità umana, con drammaturgia e regia di Senio Giovanni Barbaro Dattena, interpretata da Flavia Dule e Manolo Perazzi, prodotta da Asmed – Balletto di Sardegna e co-prodotta da Danzeventi. Segue Dilatazione di un Attimo (Noemi De Rosa e Pierfrancesco Vicinanza), vincitore del Bando MUD C.Re.A.Re. Campania, un’indagine sul tempo e sull’ecosistema che unisce gesto, spazio e quarta dimensione, interpretato da Noemi De Rosa, con luci di Classico Light e produzione Compagnia Borderlinedanza 2024. Chiude la serata Desdemona (Monica Casadei), un duetto ispirato a Shakespeare e Verdi, con Alfonso Donnarumma e Christian Pellino, elaborazioni musicali di Luca Vianini e Fabio Fiandrini, prodotto da Compagnia Artemis Danza. Il ...

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Lo Schiaccianoci in Arizona per il Santo Natale 2025

Il Natale in Arizona si accende come ogni anno con una serie di versioni dello Schiaccianoci, ma il protagonista assoluto resta il grande allestimento di Ballet Arizona, un appuntamento che trasforma Phoenix in una piccola capitale del balletto durante il mese di dicembre. Ballet Arizona – Symphony Hall, Phoenix. Dal 12 al 27 dicembre 2025, la compagnia presenterà la sua produzione più amata: uno Schiaccianoci sontuoso, impreziosito dall’orchestra dal vivo della Phoenix Symphony. Le repliche sono numerose, con spettacoli pomeridiani e serali che permettono a famiglie, appassionati e curiosi di assistere all’incanto del classico natalizio in qualunque momento delle festività. Atmosfere fiabesche, scenografie ricche e una cura maniacale per i dettagli rendono questo allestimento uno dei più prestigiosi del Sud-Ovest degli Stati Uniti. Altri Schiaccianoci in Arizona – 2025. Per chi vuole scoprire diverse interpretazioni del balletto, lo Stato offre anche altre produzioni: Phoenix Ballet porta in scena una versione energica e brillante dell’opera all’Arizona Financial Theatre, dal 12 al 14 dicembre 2025. Convergence Ballet & Ballet Theatre of Phoenix presentano uno Schiaccianoci elegante e raffinato al Herberger Theater Center, sempre nel weekend del 12-14 dicembre 2025. A Sedona, la Sedona Dance Academy propone una lettura contemporanea e creativa del ...

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Disciplina e danza: fondamento di crescita e responsabilità

Se la passione rappresenta il motore interiore del danzatore, la disciplina gli fornisce la struttura necessaria per evolvere, sia nell’arte che nella vita. La danza, infatti, impone un percorso fatto di rigore, costanza e attenzione ai dettagli, elementi che forgiano il carattere. Il rispetto degli orari, la cura del corpo, la capacità di accettare le correzioni e di imparare dagli errori sono pratiche quotidiane che, con il tempo, diventano parte integrante dell’indole e del modo di pensare e di agire. La disciplina non si esprime solo in gesti tecnici precisi o esecuzioni impeccabili sul palco, ma plasma individui capaci di affrontare le sfide con determinazione, consapevolezza e adattabilità. Il danzatore impara che ogni progresso richiede pazienza e che la crescita avviene nei momenti di difficoltà, quando la tentazione di mollare si fa più forte. La danza quindi insegna ad assumersi responsabilità, a gestire la pressione e a mantenere gli impegni, qualità sempre più rare e importanti che si riflettono in ogni ambito della vita quotidiana. Lontano da ogni retorica, la disciplina richiesta dalla danza non si limita a creare buoni artisti, ma contribuisce a formare persone capaci di ascoltare, collaborare e rispettare gli altri e se stessi. In un mondo ...

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Il direttore artistico e coreografo Stephen Delattre “allo specchio”

Il balletto classico preferito? Non ne ho uno preferito in particolare, perché credo che ogni balletto narrativo abbia qualcosa di unico. Ma per citarne uno, direi Il lago dei cigni. La profondità emotiva e la purezza senza tempo del movimento continuano ad ispirarmi come coreografo che unisce il linguaggio classico a quello contemporaneo. Il balletto contemporaneo prediletto? Anche in questo caso, molte opere coreografiche sono bellissime, ma in questo momento mi viene in mente Artifact Suite di William Forsythe. La sua reinvenzione della tecnica classica con un’architettura contemporanea del movimento risuona fortemente con la mia ricerca di un vocabolario coreografico dinamico ed espressivo. Il Teatro del cuore? Negli ultimi anni ho avuto la possibilità di esibirmi in molti luoghi e di condividere i miei lavori in molti teatri, tra cui il leggendario Bolshoi o l’Opéra di Parigi. Ma per me, il Teatro Statale di Magonza ha un posto speciale, poiché è lì che la Delattre Dance Company ha celebrato il suo decimo anniversario. È il luogo in cui molte delle mie creazioni hanno trovato il loro respiro e dove il pubblico ha seguito il mio percorso artistico per oltre quattordici anni. Un romanzo da trasformare in balletto? Ad esempio, Il ...

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L’incanto degli atti bianchi nel balletto accademico

Nel mondo della danza classica, pochi momenti riescono a evocare un senso di incanto e mistero quanto gli atti bianchi. Queste sezioni del balletto, in cui i danzatori si vestono di bianco e si muovono in un’atmosfera rarefatta, rappresentano un’esperienza unica di sospensione e trasfigurazione, capace di incantare chiunque si trovi a osservarle. L’atto bianco è caratterizzato da un’estetica dominata dal colore bianco, che si traduce in costumi leggeri e vaporosi, spesso tutù lunghi, capaci di trasformare i danzatori in creature quasi evanescenti. Questo momento coreografico viene solitamente collocato nel cuore del balletto, spesso nel secondo atto, e si distingue per la sua atmosfera fiabesca e quasi irreale. Questa scelta stilistica non è casuale: il bianco, simbolo di purezza e spiritualità, suggerisce un passaggio dal mondo tangibile ad uno spazio onirico, popolato da spiriti, fate o presenze ultraterrene. L’atto bianco nasce con il Romanticismo, un’epoca in cui la danza si fa veicolo di emozioni profonde e di mondi fantastici. Il balletto Giselle è l’esempio più celebre: nel suo secondo atto, le Wilis – fantasmi di giovani donne tradite – appaiono vestite di bianco, creando un’atmosfera di mistero e malinconia. Da allora, questo momento si è trasformato in una tradizione iconica: ...

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Coreografie aeree al Circo di Stato dell’Ucraina a Milano

Dal 14 novembre all’8 dicembre 2025, Milano accoglierà uno degli spettacoli circensi più attesi dell’anno: il Circo di Stato dell’Ucraina, una compagnia che porta in scena non solo numeri acrobatici spettacolari, ma anche la forza e la speranza di un popolo che continua a creare arte nonostante le difficoltà del proprio tempo. Allestito nello spazio tendone dell’Idroscalo, lo show si preannuncia come un viaggio emozionante tra musica dal vivo, coreografie aeree e momenti poetici, dove la tradizione circense incontra l’energia e la sensibilità dell’Europa dell’Est. L’evento è organizzato da Italy Grandi Eventi, che ha scelto Milano come tappa principale di questo tour italiano, offrendo al pubblico l’occasione di vivere un’esperienza unica, pensata per famiglie, bambini e appassionati di spettacolo dal vivo. Più che un semplice spettacolo, il Circo di Stato dell’Ucraina a Milano sarà un messaggio di coraggio, bellezza e rinascita, un ponte artistico tra culture che parlano la stessa lingua: quella dell’emozione. Michele Olivieri www.giornaledelladanza.com ©️ Riproduzione riservata

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Ballando con le Stelle puntata di sabato 8 novembre: la classifica

Paolo Belli trionfa nella settima puntata di Ballando con le Stelle, lasciando al secondo posto Francesca Fialdini. Eliminata, in apertura di serata, la Signora Coriandoli. Questa la classifica della settima puntata di Ballando con le Stelle, ottenuta sommando i voti della giuria e quelli del pubblico a casa: Paolo Belli  Francesca Fialdini Fabio Fognini Barbara D’Urso Martina Colombari Nancy Brilli  Filippo Magnini Rosa Chemical Marcella Bella Il tesoretto è stato così ripartito: 25 punti a Paolo Belli, 25 punti a Francesca Fialdini. Redazione  www.giornaledelladanza.com @ Riproduzione riservata 

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