Se Dante potesse assistere a La Divina Commedia Reloaded, probabilmente ne sarebbe sorpreso — non tanto per riconoscersi, quanto per scoprire che, sette secoli dopo, la sua opera può ancora volare. Letteralmente! Lo spettacolo ideato da Emiliano Pellisari per NoGravity Theatre è un’esperienza che trasforma la parola in carne, la danza in disegno, il palcoscenico in sogno. Non c’è narrazione lineare, ma un’esplosione di immagini viventi che si muovono oltre ogni legge fisica: i corpi sfidano la gravità, fluttuano come anime, si intrecciano in geometrie viventi che evocano tormento e salvezza. Ogni scena delle dieci proposte è una tavola mistica: i dannati si contorcono in architetture umane fatte di dolore e bellezza, i corpi si aprono ad un respiro sospeso per poi dissolversi in luce. Non c’è bisogno di parole: bastano le forme, le ombre, il battito visivo di ogni figura umana trasformata in segno. La danza non è decorazione ma scrittura. Scrittura scenica, visiva, emotiva. Una lingua nuova che riesce a parlare del viaggio dell’anima senza didascalie, senza recitazione, senza orpelli. Non si tratta di adattare il poema: qui Dante viene ricreato. La sua discesa e la sua ascesa diventano metafore fisiche. Gli effetti — levitazione, luci taglienti, specchi, ...
Read More »Attualità
Paesaggi del Corpo 2025: torna la danza contemporanea
Trascorsi gli eventi di settembre, Paesaggi del Corpo – Festival Internazionale Danza Contemporanea rinnova la sua presenza nei Castelli Romani anche in ottobre, con un calendario pensato per adulti e famiglie che intreccia ricerca artistica, innovazione tecnologica e richiami alla memoria culturale. Un mese in cui il corpo diventa medium di trasformazioni simboliche e spazio di incontro con l’altro: dal bosco del futuro immaginato da AiEP Ariella Vidach alle visioni sull’amore della DaCru Dance Company – Naturalis Labor, fino al rito iniziatico di Megakles Ballet Petranuradanza; dal dialogo tra danza e nuove tecnologie di Larumbe Danza alle riletture mitiche di Borderline Danza; dalle riflessioni sulla società della stanchezza di Compagnia Atacama all’esperienza partecipativa della sala da ballo reinventata da Chiara Frigo prodotta da Zebra Cultural Zoo. Il primo appuntamento è sabato 11 ottobre al Teatro Artemisio Gian Maria Volontè di Velletri: alle ore 17:00 AiEP Ariella Vidach presenta Nel bosco del futuro, un racconto musicale multimediale che trasporta lo spettatore in una fiaba contemporanea, microclima della diversità dove uomini, piante e animali convivono in un linguaggio nuovo e condiviso. Ideata da Claudio Prati e Ariella Vidach, con coreografia della stessa Vidach e le interpretazioni di Rafael Candela e Sofia Casprini, ...
Read More »Danza 25/26 in primo piano al Teatro Municipale di Piacenza
Il Teatro Municipale di Piacenza presenta una stagione 25-26 tra classico, emozione e nuove visioni. Da dicembre 2025 ad aprile 2026, cinque appuntamenti disegneranno un percorso scenico capace di unire il grande repertorio classico con nuove riletture coreografiche e contaminazioni contemporanee. Un invito al pubblico a farsi trasportare dalla potenza evocativa del corpo in movimento, tra eleganza, narrazione e sperimentazione. Ad aprire il sipario, il 28 dicembre, sarà La Bella Addormentata, portata in scena dal celebre Balletto dell’Opera di Tbilisi. Con una compagnia storica e una lettura filologica della coreografia di Marius Petipa, lo spettacolo promette una sontuosità visiva che richiama il fasto dei grandi teatri imperiali. Il primo appuntamento del nuovo anno, il 1° febbraio, sarà affidato alla compagnia Tam Ballet, che proporrà una Cenerentola dal respiro poetico e incantevole. Una produzione che coniuga grazia e modernità, pensata per dialogare con il pubblico giovane e adulto attraverso un linguaggio immediato. Il 15 febbraio, in pieno clima carnevalesco, andrà in scena Le Maschere – Gran Galà di Carnevale, produzione del Balletto del Sud: un’esplosione di colori, travestimenti e virtuosismi, in una serata che celebra la festa come esperienza teatrale collettiva, con tanto di invito al pubblico a presentarsi in maschera. ...
Read More »Il Direttore Artistico Krzysztof Pastor “allo specchio”
Balletto classico preferito? La Bella Addormentata. Balletto contemporaneo preferito? Ce ne sono molti. Il Teatro del cuore? Het Musiktheater di Amsterdam e Teatr Wielki di Varsavia Un romanzo da trasformare in un balletto? Ce ne sono pochi. Un film da cui trarre uno spettacolo di balletto? Miracolo a Milano di Vittorio de Sica. Il costume di scena che hai indossato e che hai preferito? Four Last Songs di Rudi van Dantzig. Quale colore associ alla danza? Il blu come in Serenade di Balanchine. Che odore ha la danza? Come i partner con cui ho ballato. La musica più bella scritta per il balletto? La Bella Addormentata, Il Lago dei Cigni, Lo Schiaccianoci, Sheherazade, L’Uccello di Fuoco, Il Boléro di Ravel. Il film di danza imperdibile? Billy Elliot, Scarpette Rosse, Cantando sotto la pioggia, Un americano a Parigi, e molti film con Fred Astaire. Due miti della danza del passato, maschile e femminile? Matil’da Kšesinskaja e Václav Nižinski. Il tuo “passo di danza” preferito? Gargouillade, ma in una versione libera. Chi avresti voluto essere nella vita reale tra i personaggi del grande repertorio del balletto classico? Romeo. Chi era il genio per eccellenza dell’arte coreografica? Marius Petipa. Ripensandoci, se incontrassi Tersicore, ...
Read More »Stagione 25/26 al Comunale Luca Ronconi di Gubbio
Il commento del Direttore del TSU Nino Marino: “In una città come Gubbio, che porta con sé un’eredità storica e culturale straordinaria, il teatro rappresenta non solo un luogo di spettacolo, ma un presidio di comunità. In un tempo sempre più veloce e digitale, il valore dell’arte dal vivo diventa essenziale: ci ricorda la forza dell’incontro, della presenza e dello sguardo condiviso. La nuova Stagione porta a Gubbio grandi maestri della scena, nuove voci della drammaturgia contemporanea, momenti di riflessione civile e il linguaggio della danza: un percorso pensato per offrire alla città e al suo pubblico la bellezza e la necessità del teatro, oggi più che mai.” Il Sindaco del Comune di Gubbio Vittorio Fiorucci: “La nuova Stagione del nostro Teatro Comunale Luca Ronconi rappresenta un appuntamento fondamentale per la vita culturale della città. Il cartellone 2025/26 è ricco di proposte di altissimo livello che intrecciano i grandi classici, la contemporaneità e nuovi linguaggi scenici. Il teatro è luogo di incontro, di crescita e di riflessione: come Amministrazione siamo orgogliosi di sostenere una programmazione capace di offrire emozioni e strumenti di comprensione del presente, valorizzando al tempo stesso il patrimonio culturale di Gubbio.” L’Assessore alla Cultura Paola Salciarini: “Questa ...
Read More »La disciplina classica è la madre di tutte le danze
La danza classica è la radice da cui si sono sviluppati molti stili coreutici moderni. Nata nelle corti europee del Rinascimento e codificata alla corte di Luigi XIV, ha dato origine a un linguaggio tecnico preciso e universale. Le sue cinque posizioni, la postura eretta e l’en dehors costituiscono ancora oggi la base della formazione di ogni ballerino. Al contrario, rappresenta un fondamento solido che permette a chi la padroneggia di affrontare con facilità anche gli stili più moderni: dal contemporaneo al jazz, dalla danza urbana al teatro-danza. La danza classica è una disciplina altamente tecnica. Richiede anni di studio, rigore costante e una dedizione quasi ascetica. Ogni passo, ogni linea del corpo, ogni port de bras è studiato con precisione matematica. Questa codificazione rigida ha permesso alla danza classica di diventare il “vocabolario” su cui si sono sviluppati moltissimi stili. Un ballerino classico può adattarsi con maggiore facilità a nuovi stili proprio perché possiede una base tecnica solida. Nei teatri e nelle scuole, il balletto continua ad essere un punto di riferimento, non solo per preservare la tradizione, ma per nutrire l’evoluzione della danza. Definire la danza classica come la madre di tutte le danze non è un’esagerazione, ma ...
Read More »Il Principal dancer Martin ten Kortenaar “allo specchio”
Balletto classico preferito? Onegin. Balletto contemporaneo preferito? Di recente ho avuto modo di ballare Gods and Dogs di Jiří Kylián, che è stato incredibile. Il teatro del cuore? Il Muziektheater di Amsterdam. Non è un teatro classico europeo, ma è lì che ho trascorso una parte importante della mia carriera. Un romanzo da trasformare in un balletto? Mi piacerebbe vedere un libro di Haruki Murakami trasformarsi in un balletto, come Killing Commendatore. Un film da cui trarre uno spettacolo di balletto? Sarebbe terribile, ma penso che il balletto tratto da Star Wars possa essere davvero divertente. Il costume di scena che hai indossato e che hai preferito? Yugen di Wayne McGregor. Costumi semplici che si abbinavano magnificamente alla coreografia. Quale colore associ alla danza? Blu scuro. Che odore ha la danza? Sudore. La musica più bella scritta per il balletto? Romeo e Giulietta. Si capisce ogni scena semplicemente ascoltando la partitura musicale. Il film di danza imperdibile? Non so se conta, ma Cantando sotto la pioggia è sempre fantastico. Due miti della danza del passato, uno maschile e uno femminile? Erik Bruhn è stato straordinario, così come Evelyn Hart. Il tuo “passo di danza” preferito? Non direi di avere un ...
Read More »La danza classica è una vera scuola di vita
C’è un momento, poco prima che il sipario si apra, in cui il tempo sembra trattenere il fiato. Il pubblico siede in attesa, le luci si abbassano, e tutto tace. Poi, arriva il primo movimento: una figura emerge dal buio, il corpo si fa musica, la musica diventa racconto. È in quel preciso istante che il balletto classico compie il suo incantesimo — antico, eppure sorprendentemente attuale. Questa non è solo danza. È una forma di pensiero. Un modo di raccontare il mondo sulle punte, senza bisogno di parole. Nel cuore del balletto classico c’è un paradosso: appare etereo, ma nasce dal rigore. I danzatori, dietro quella leggerezza quasi soprannaturale, portano sulle spalle anni di fatica, disciplina, errori corretti migliaia di volte. Il corpo si plasma, si adatta, si ribella e infine si arrende alla forma, diventando canale per qualcosa di più grande: il significato. Il balletto resta fedele al tempo lento. Ripete, affina, ascolta. È una cultura della pazienza, una bellezza conquistata centimetro per centimetro. E questa lentezza — così lontana dalla fretta del nostro quotidiano — è forse la sua forma più potente di resistenza. Il balletto è una lingua antica e mutevole, scolpita nei corpi e nei ...
Read More »Festival Aperto: Begüm Erciyas in una performance al buio
Il Festival Aperto 2025 presenta – cinque repliche domenica 5 ottobre 2025 (alle ore: 11.00, 12.15, 16.00, 17.15, 18.30), nella Sala Verdi del Teatro Ariosto di Reggio Emilia – “Hands Made”, una performance immersiva della coreografa Begüm Erciyas. Uno spettacolo al buio, dove lo spettatore indosserà un paio di cuffie wireless e, ascoltando una colonna sonora sarà invitato a osservare le sue mani e quelle dei suoi vicini, le uniche cose visibili. Le nostre mani ci permettono di entrare in contatto con il mondo e con la realtà che ci circonda, creando relazioni di vicinanza e intimità. Tuttavia, il nostro tocco è sempre più influenzato e mediato dalla tecnologia, che cambia il modo in cui viviamo e ci relazioniamo con gli altri. Nella performance partecipativa Hands Made le mani diventano protagoniste assolute in una performance sorprendente, dove lo spettatore (o meglio le sue mani), diventano protagoniste. L’artista turca Begüm Erciyas indaga così le trasformazioni del nostro rapporto con il tocco nel corso della storia, dal lavoro manuale al digitale, dal passato fino al futuro. Begüm Erciyas ha preso parte a diversi progetti di danza in Turchia, mentre studiava biologia molecolare e genetica ad Ankara. In seguito, ha studiato coreografia e ...
Read More »La danseuse étoile Clairemarie Osta “allo specchio”
Balletto classico preferito? La Dame aux camélias di John Neumeier. Balletto contemporaneo preferito? La Sagra della Primavera di Pina Bausch. Il teatro del cuore? Palais Garnier. Un romanzo da trasformare in un balletto? Il piccolo principe (Le Petit Prince) di Antoine de Saint-Exupéry (in uscita con la Scuola di Ballo dell’Opéra di Parigi nell’aprile 2026). Un film da cui trarre uno spettacolo di balletto? Alcuni diretti da Tim Burton. Il costume di scena che hai indossato e che hai preferito? L’abito bianco de La Dame aux camélias. Quale colore associ alla danza? Velluto rosso. Che odore ha la danza? Legno. La musica più bella scritta per il balletto? Il pomeriggio di un fauno di Debussy e Il lago dei cigni di Čajkovskij. Il film di danza imperdibile? Billy Elliot di Stephen Daldry e Les jours heureux di Chloé Robichaud. Due miti della danza del passato, maschile e femminile? Violette Verdy e Nicolas Le Riche. Il tuo “passo di danza” preferito? Ballotté. Chi avresti voluto essere nella vita reale tra i personaggi del grande repertorio del balletto classico? Nessuno! Tutti! È il bello di essere tutti e nessuno nella stessa vita! Chi è stato il genio per eccellenza dell’arte coreografica? William Forsythe ...
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Giornale della Danza La prima testata giornalistica online in Italia di settore