Coreografa e direttrice artistica della compagnia JC Movement Production, Jill Crovisier è una figura di riferimento nel panorama internazionale della danza contemporanea. Fondata nel 2013 e con base in Lussemburgo, la sua compagnia si distingue per un approccio multidisciplinare che unisce danza, teatro, arti visive e pratiche di comunità, offrendo una piattaforma inclusiva che valorizza la diversità di esperienze e linguaggi artistici. Con un’estetica che fonde rigore coreografico e suggestioni cinematografiche, Crovisier sviluppa opere che esplorano temi attuali con profondità e delicatezza, indagando le dinamiche individuali e collettive attraverso un dialogo intenso tra corpo, musica e spazio. La sua ricerca si traduce in produzioni che viaggiano in tutto il mondo, ricevendo riconoscimenti prestigiosi e coinvolgendo un ampio ventaglio di collaboratori, professionisti e non. In questa intervista, ci addentriamo nel cuore creativo di Jill Crovisier, esplorando le radici della sua poetica e la visione che anima la sua compagnia, a partire dalla recente produzione I(CE)(S)CREAM Boléro Femme, presentata nell’ambito del Festival Nutida 2025, un’opera che intreccia femminismo, ritmo e simbolismo in un intenso dialogo con il capolavoro di Ravel. Come descriverebbe il Suo linguaggio coreografico a qualcuno che non ha mai visto il Suo lavoro? Probabilmente c’è qualcosa in almeno uno ...
Read More »Attualità
La danza è lampante testimonianza della nostra straordinaria complessità biologica
Quando osserviamo un ballerino sul palco, vediamo grazia, leggerezza, precisione e controllo, ma dietro quei movimenti c’è un complesso sistema biologico in azione: il cervello e il sistema nervoso, due pilastri che orchestrano ogni passo, rendendo possibile l’arte della danza. Il cervello, prodigioso organo che pesa poco più di un chilo, è il centro di comando di ogni movimento. Quando un ballerino apprende una coreografia, entrano in gioco diverse aree cerebrali. L’area motoria primaria, situata nel lobo frontale, è responsabile della pianificazione e dell’esecuzione dei movimenti. Il cervelletto coordina il senso dell’equilibrio e la precisione, è grazie a esso che è possibile mantenere stabile una pirouette o eseguire un plié. La corteccia motoria supplementare e la corteccia premotoria ordinano la sequenza dei movimenti e trasformano una serie di passi in una coreografia fluida. L’ippocampo contribuisce alla memorizzazione e permette al danzatore di interpretare l’intero pezzo senza esitazioni. Se il cervello è il direttore d’orchestra della danza, il sistema nervoso rappresenta le rotaie su cui viaggiano gli impulsi elettrici che trasmettono i comandi ai muscoli, in un continuo scambio di informazioni. I nervi motori dicono ai muscoli quando contrarsi o rilassarsi. I nervi sensoriali rimandano al cervello dati relativi alla posizione ...
Read More »Le eteree ballerine romantiche dell’800: Carlotta Grisi
Nata in Istria (Visinada, 1819 – St. Jean, Ginevra, 1899) da una famiglia di cantanti, Carlotta Grisi (nome completo Caronne Adele Josephine Marie Grisi) decise di dedicarsi allo studio della coreutica. Entrò alla Scuola di ballo del Teatro alla Scala di Milano a sette anni e già a dieci anni danzava nel Corpo di ballo scaligero. Carlo Blasis fu il suo autorevole maestro. Durante una tournée con la Scala a Napoli incontrò Jules Perrot il quale divenne suo Maestro e amante. Debuttò a Londra nel 1836 e si esibì con Jules Perrot. Apparve poi a Parigi al Théâtre de la Renaissance (1840 dove cantò e ballò nella produzione intitolata Le Zingaro) e un anno dopo, andò in tournée con Perrot in altre parti d’Europa. Grazie ai contatti di Perrot, la coppia lavorò a Parigi, Londra, Vienna, Monaco e Milano, dove lei cantò e ballò, anche se divenne celebre e celebrata per l’arte del balletto. Danzando le coreografie di Perrot ottenne forte visibilità e ammirazione sia dal pubblico che dalla critica. Nel 1841 debuttò ne La favorita di Gaetano Donizetti, coreografata da Perrot all’Opéra di Parigi. Il suo ruolo più importante è senza dubbio quello di Giselle nel più grande balletto ...
Read More »Premio Monferrato DanzArte 2025 a Claudia D’Antonio e Salvatore Manzo
Colline in Movimento e Monferrato DanzArte si preparano a dare vita a un evento che unisce tradizione e innovazione, partendo da Fubine, porta del Monferrato, per culminare, il 12 luglio 2025, a Casale Monferrato, nella suggestiva cornice del Teatro Municipale. Questo gioiello architettonico accoglierà quest’anno un programma d’eccezione, con la presenza di Claudia D’Antonio e Salvatore Manzo, étoiles del prestigioso Teatro San Carlo di Napoli, che saranno insigniti del Premio Monferrato DanzArte II edizione. Artisti di fama internazionale, i due danzatori rappresentano l’eccellenza della tradizione classica, e il loro riconoscimento sottolinea l’importanza di celebrare e preservare le radici della danza, una forma d’arte che è parte integrante della storia e della cultura del nostro Paese. Patrizia Campassi, ideatrice e direttore artistico di “Fubine Porta di Cultura”, un format che ha riscosso grande successo nell’edizione 2024, è una figura centrale nella promozione della danza. Con la sua vasta esperienza di danzatrice, docente e direttore artistico, Campassi ha sempre posto l’accento sull’importanza di coltivare e diffondere la cultura della danza, affinché non si perda il legame con il passato, ma al tempo stesso si favorisca l’innovazione. Proprio in quest’ottica, la serata di Casale Monferrato ospiterà anche la MM Contemporary Dance Company, diretta ...
Read More »“Le stelle di domani” all’Orsolina 28 Art Foundation
La quinta edizione di “Le stelle di domani” – il progetto internazionale creato dalla storica compagnia Balletto di Venezia – ha preso il via il 5 luglio 2025 e si concluderà il 30 luglio. Il 19 luglio 2025, alle 19:30, presso l’Open Air Stage di Orsolina28 Art Foundation a Moncalvo, si terrà uno spettacolo esclusivo che vedrà protagonisti i giovani talenti emergenti provenienti da alcune delle accademie e compagnie di danza più prestigiose a livello mondiale. L’evento culminerà un’intensa residenza artistica diretta dal coreografo Simone Valastro, diplomato alla Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala e già primo ballerino all’Opéra di Parigi fino al 2020. Con una carriera che lo ha visto collaborare con istituzioni di fama internazionale come il Bol’šoj, l’Opera di Roma e il Teatro alla Scala, Valastro ha creato produzioni per compagnie di grande tradizione e ora porta la sua esperienza al servizio dei talenti di domani. I partecipanti, giovani danzatori tra i 17 e i 19 anni, provengono da rinomate scuole di formazione, tra cui l’Académie Princesse Grace di Montecarlo, l’Accademia Teatro alla Scala di Milano, l’American Ballet Theater J.K.O. School e l’American Ballet Theater Studio Company di New York, l’École de Danse de l’Opéra National de ...
Read More »Addio a Carla Maxwell direttore della José Limón Dance Company
Carla Maxwell, ballerina e coreografa che ha guidato la José Limón Dance Company per quasi 40, con grande successo e determinazione dopo la morte del grande Maestro e Fondatore è morta domenica a Manhattan. Aveva 79 anni. Carla Maxwell divenne direttrice artistica della compagnia Limón nel 1977, pochi si aspettavano che lei durasse molto a lungo. Il signor Limón era morto cinque anni prima, e nessun’altra grande compagnia di danza moderna era sopravvissuta dopo la morte del suo fondatore. Redazione www.giornaledelladanza.com ©️ Riproduzione riservata
Read More »La prima ballerina Marianna Suriano “allo specchio”
Il balletto classico preferito? “Il lago dei cigni”. Il balletto contemporaneo prediletto? Mi piace il lavoro di David Dawson. Il Teatro del cuore? Il Bolshoi di Mosca. Un romanzo da trasformare in balletto? “L’amore ai tempi del colera”. Mentre un film da cui ricavare uno spettacolo di balletto? “Anastasia”. Il costume di scena indossato che hai preferito? I tutù di Aurora. Quale colore associ alla danza? Rosa cipria. Che profumo ha la danza? Della pece, del dietro le quinte che ha una fragranza tutta sua che non si può spiegare a parole. La musica più bella scritta per balletto? “Il lago dei cigni” e “Lo Schiaccianoci”. Il film di danza irrinunciabile? “Il ritmo del successo”. Due miti della danza del passato, uomo e donna? Sylvie Guillem e Mikhail Baryshnikov. Il tuo “passo di danza” preferito? Mi piacciono molto gli “adagi”. Chi ti sarebbe piaciuto essere nella vita tra i ruoli del grande repertorio di balletto classico? La principessa Aurora… perché ha un lieto fine! Chi è stato il genio per eccellenza nell’arte coreografica? Balanchine, Forsythe hanno fatto delle coreografie che reputo molto interessanti. Ma ognuno a modo suo ha dato un grande contributo alla danza e alla sperimentazione di essa. ...
Read More »Il coreografo Giuliano Peparini “allo specchio”
Il balletto classico preferito? “Les Sylphides”. Il balletto contemporaneo prediletto? “Le Jeune homme et la mort”. Il Teatro del cuore? Mariinsky di San Pietroburgo. Un romanzo da trasformare in balletto? “Il conte di Montecristo”. Mentre un film da cui ricavare uno spettacolo di balletto? “The Parfume” (che è anche un romanzo). Il costume di scena indossato che hai preferito? La salopette del “Jeune Homme” nel balletto di Roland Petit “Le Jeune Homme et la mort”. Quale colore associ alla danza? L’azzurro cielo. Che profumo ha la danza? Il profumo della primavera a Kyoto. La musica più bella scritta per balletto? “Romeo e Giulietta” di Prokofiev. Il film di danza irrinunciabile? “Due vite una svolta”. Due miti della danza del passato, uomo e donna? Serge Lifar e Margot Fonteyn. Il tuo “passo di danza” preferito? Doppio saut de basque. Chi ti sarebbe piaciuto essere nella vita tra i ruoli del grande repertorio di balletto classico? Sono quasi tutte tragedie e spesso i ruoli maschili non sono personaggi che mi corrispondono nella vita reale. Chi è stato il genio per eccellenza nell’arte coreografica? Roland Petit e Mats Ek. Tornando indietro, se incontrassi Tersicore, cosa le diresti? Grazie. Tre parole per descrivere la ...
Read More »Alessia Gatta: “La danza è una forma di ascolto, di espressione e di resistenza”
Alessia Gatta si afferma nel panorama della danza contemporanea per una ricerca coreografica rigorosa ed evocativa, capace di indagare in profondità le dinamiche emotive e fisiche dell’essere umano attraverso il movimento. La sua pratica artistica si distingue per l’esplorazione sensibile e stratificata delle dimensioni più intime dell’esistenza, mettendo in relazione corpo e mente, vulnerabilità e forza, in un linguaggio coreutico ricco, articolato e intensamente espressivo. La sua recente creazione, Balance, presentata all’interno del progetto “The Gate – Get The Floor” al Festival Nutida 2025, rappresenta un esempio emblematico della sua capacità di tradurre in gesto e movimento tematiche complesse come la dualità, la resilienza e la trasformazione interiore. L’opera si configura come un viaggio fisico ed emotivo, condotto con sensibilità e rigore, che restituisce attraverso il corpo in azione le molteplici sfaccettature dell’esperienza umana. La danza di Alessia Gatta si rivela così un potente strumento di comunicazione e metamorfosi: un linguaggio universale e coinvolgente in grado di svelare con intensità le profondità dell’animo umano. Può raccontarci quali sono stati i momenti chiave e le scelte più decisive nel suo percorso artistico? Nel 2005 ho ricevuto il premio alla composizione coreografica alla Settimana Internazionale di Spoleto, un riconoscimento che ha rappresentato ...
Read More »Orsolina 28: Medhi Walerski | Ermanno Sbezzo | Ingrid Silva
Sabato 5 luglio 2025 alle ore 19:30, la Orsolina28 Art Foundation ospiterà, sul suggestivo palcoscenico open air, una serata che sintetizza con rigore e visione il dialogo tra formazione, creazione e ricerca coreutica, confermandosi come una delle realtà di riferimento nel panorama internazionale della danza contemporanea. Il programma si articola in tre momenti distinti ma coerenti, in un tracciato curatoriale che valorizza il passaggio di conoscenza tra generazioni, la molteplicità delle voci artistiche e il potenziale trasformativo del linguaggio del corpo. Ad aprire la serata è la presentazione finale del Medhi Walerski Intensive Program, un percorso intensivo di alta formazione che ha coinvolto un gruppo selezionato di giovani danzatori e danzatrici provenienti da contesti formativi e geografici diversi. Durante la settimana di residenza, i partecipanti sono stati guidati dallo stesso Walerski in un’immersione profonda nel suo repertorio e nella sua metodologia compositiva, attraverso un approccio integrato che combina la tecnica classica con quella contemporanea, lo studio del repertorio con pratiche di improvvisazione e di esplorazione del movimento. Lo sharing conclusivo non è concepito come semplice esibizione, ma come parte integrante del processo, un momento di verifica pubblica del lavoro svolto, in cui emerge la qualità del percorso formativo e la ...
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