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Attualità

Les Ballets Trockadero de Monte Carlo online con: La Sylphide

Les Ballets Trockadero de Monte Carlo Ammettiamolo, potremmo tutti usare una risata proprio ora. Per fortuna, Les Ballets Trockadero de Monte Carlo pubblicherà le registrazioni delle esibizioni passate sul suo canale Vimeo ogni due settimane come parte dell’iniziativa #trocksathome . A partire da venerdì 10 luglio , sintonizzati qui per guardare ChopEniana , l’esilarante interpretazione dei Trocks del classico La Sylphide . Per altre risate, puoi ancora accedere all’isterico Go for Barocco. Redazione www.giornaledelladanza.com

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Danza e web tra falsi miti e realtà: non sempre aiutano il danzatore

Prendersi cura del proprio corpo e della propria salute psichica è la chiave per vivere bene e danzare al meglio. Tuttavia, ci sono variegate e discutibili informazioni sulla salute provenienti dal web, che potrebbero ritorcersi contro i ballerini anziché aiutarli nel miglioramento delle performance. Partiamo dai fitness tracker, app alla moda che monitorano le calorie e l’esercizio fisico, e che potrebbero portare a una relazione malsana con il proprio corpo. Monika Saigal, ex danzatrice professionista e ora dietista specializzata nella nutrizione dei danzatori e nella prevenzione e gestione dei disturbi alimentari, afferma che i suddetti strumenti possono sottovalutare gli effettivi fabbisogni energetici e indurre a ignorare importanti segnali. E’ molto più importante imparare ad ascoltare il corpo e, ove necessario, consultare un esperto che può aiutare ad apprendere strategie alimentari efficaci, specialmente nei periodi di allenamento particolarmente intenso. Tutti i danzatori, almeno una volta nella loro vita, hanno sentito la seguente affermazione: ‘tenete le spalle basse’. Eppure, secondo Paul Ochoa, fisioterapista e proprietario della F Squared Physical Therapy di New York, tirare le scapole indietro e verso il basso potrebbe causare problemi alle spalle. L’articolazione scapolo-omerale deve avere, infatti, la possibilità di muoversi senza restare inchiodata e sovraccaricare il trapezio, ...

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Michail Baryšnikov, indimenticabile ballerino del Novecento

Michail Nikolaevič Baryšnikov, soprannominato “Misha“, è uno dei più grandi ed indimenticabili danzatori del Novecento. Infatti viene spesso citato vicino al nome di Rudolf Nureyev. Nella sua carriera, oltre ad essere un talentuoso ballerino, ha intrapreso anche le vesti di coreografo e attore. Ha fondato la compagnia White Oak Dance Project e il Baryshnikov Arts Center, un centro creativo nel cuore di Manhattan pensato per artisti emergenti. Nato nel 1948 a Riga, in Lettonia, Michail Baryšnikov, inizia a studiare danza a soli 11 anni. Suo padre era un colonnello sovietico e i due non andavano d’accordo. Come il ballerino spiegò al New York Times , il genitore “non era un uomo molto piacevole”. Tuttavia, Baryshnikov in seguito trae ispirazione da suo padre. “I suoi manierismi, le sue abitudini militari, li ho messi nella mia interpretazione”, afferma il ballerino. A sedici la vita di Michail Baryšnikov è segnata da un dolore profondo: perde la madre per suicidio. Inizia a studiare danza classica nello stesso periodo, nel 1963, e si allena con il famoso coreografo Alexander Pushkin presso l’Istituto coreografico di Vaganova, la prestigiosa Accademia di Ballo Vaganova. Nel 1967 entra nella compagnia del “balletto Kirov” con un ruolo in “Giselle”. I coreografi ...

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Confermata da XVII edizione di “Hangarfest”

Dopo un periodo di incertezze causate dall’emergenza covid-19, la XVII edizione di Hangartfest, festival di danza contemporanea sostenuto dal MIBACT Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo, dalla Regione Marche e dal Comune di Pesaro, è stata confermata e si svolgerà regolarmente dal 1° settembre al 4 ottobre 2020. Cinque settimane all’insegna della danza di qualità che ritorna puntuale come ogni anno alla Chiesa della Maddalena, spazio teatrale dove la danza contemporanea trova la sua naturale collocazione e dimensione. Oltre ad ospitare gli spettacoli la Maddalena è sempre più luogo di ispirazione creativa che accoglie in residenza artisti sostenuti da Hangartfest. È il caso della giovane coreografa marchigiana Ottavia Catenacci, attiva da alcuni anni a Copenaghen, che sarà in residenza fino al 20 luglio per poi debuttare a settembre. La coreografa è sostenuta proprio da Hangartfest nell’ambito del progetto Futura Scena selezionato dal CMS Consorzio Marche Spettacolo per il bando REFRESH! Giovani creativi della scena indipendente animeranno il Festival affiancandosi a coreografi affermati provenienti dal panorama internazionale tra i quali Ted Stoffer, Michal Mualem, Giannalberto De Filippis, Andrea Costanzo Martini, Natalia Iwaniec, Talia Paz, Alice Carrino, Elisa Spina, Jorge Jakas, Jessica D’Angelo, Melissa Ugolini, Luca Campanella, ...

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Audizione Marcel Leemann Physical Dance Theater – Svizzera

Audizione Marcel Leemann Physical Dance Theater   Dal 25 . 06 . 2020 al 18 . 07 . 2020 BERNA (SVIZZERA) – BRÜCKENPFEILER BERN, DALMAZIQUAI 69 Per la produzione High Risk Body, Marcel Leemann Physical Dance Theater cerca danzatori diplomati da scuole rinomate o con formazione completata e/o Masters e/o Bachelor nei campi della performance nell’anno 2019/20. L’audizione si terrà il 18 luglio 2020 dalle 10:00 alle 17:00 a Berna, in Svizzera, presso il Brückenpfeiler Bern, Dalmaziquai 69. Inviare le candidature a marcelleemann@gmail.com. Periodo lavorativo: dal 31 agosto al 24 settembre 2020. Debutto: 25-27 settembre presso la Grosse Hale Reitschule a Berna. Co-produzione tra Marcel Leemann Physical Dance Theater e Grosse Halle Reitschule Bern Redazione www.giornaledelladanza.com    

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Dancing at Dusk: 38 danzatori di 14 Paesi africani danzano Pina Baush [VIDEO]

La sagra della Primavera (Le Sacre du printemps) è probabilmente il lavoro più noto della danzatrice e coreografa tedesca Pina Bausch (1940 – 2009). La sua versione dell’opera omonima di Igor Stravinsky debuttò nel 1975 facendo grande scalpore nel mondo della danza: trenta ballerini su un palcoscenico coperto di terra, a torso nudo o con abiti leggeri, misero in scena una coreografia essenziale e potente, in un evento che fece storia. Una nuova versione dello spettacolo avrebbe dovuto girare per i teatri del mondo nella primavera del 2020, grazie a una co-produzione di Sadler’s Wells (UK), Pina Bausch Foundation (Germania) ed École des Sables (Senegal). Conosciuta come la “madre della danza contemporanea africana”, la ballerina e coreografa franco-senegalese Germaine Acogny ha visto per la prima volta il Rito della primavera di Pina Bausch interpretato da ballerini del balletto dell’Opéra di Parigi. Presentata con la storia del sacrificio umano e delle relazioni di genere, non poteva fare a meno di tracciare parallelismi tra la coreografia ritualistica e le tradizioni della sua terra d’origine africana. VIDEO “In Africa, così come nelle culture europee come l’antica Grecia, era abbastanza normale sacrificare giovani vergini femminili per ottenere qualcosa dagli dei”, dice Acogny, tradotto da suo marito Helmut Vogt da casa loro un’ora ...

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Il perfezionismo del danzatore e la trappola del disturbo alimentare

Non è certo un mistero che spesso tra le ballerine si sviluppino casi di anoressia dovuti a problemi interiori della persona, che vengono purtroppo esacerbati da un determinato e fortunatamente sorpassato modo di percepire la danzatrice come un essere etereo che necessita di un corpo esile. La Dottoressa Piera D’Elia, specialista in Patologia Clinica e biologa nutrizionista presso il Policlinico Umberto I di Roma, dichiara che il rischio di sviluppare un disturbo alimentare tra i danzatori aumenta addirittura  di 3-6 volte rispetto alla popolazione generale. Il ballerino talvolta insegue un ideale di perfezione totalmente illusorio, che origina dal canone richiesto dalla danza per sfociare in problematiche che nulla hanno a che vedere con questa splendida disciplina, di cui l’anoressia è in realtà un’acerrima nemica. La danza, infatti, è un’attività che richiede un grande impegno fisico sia durante il lavoro in sala sia in occasione di saggi, spettacoli, tournée e provini. Seppur non sia prettamente uno sport, essa richiede continui allenamenti e grande preparazione atletica, perciò l’alimentazione deve essere equilibrata e calibrata sulle caratteristiche e sugli obiettivi del danzatore, sul tipo di danza praticata, e sulla durata e sull’intensità dell’allenamento. Un peso eccessivo dovuto a un’alimentazione errata e all’assunzione di troppe ...

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Maggio Danza, Alexander Pereira: “Risolverò il problema della compagnia di ballo”

“Conosco la situazione, e cercherò di risolvere il problema del balletto” Undici mesi di programmazione ininterrotta, da fine agosto 2020 a fine luglio 2021. 10 titoli d’opera in stagione e 6 durante il Festival e di questi sono ben 12 i nuovi allestimenti, più di 40 concerti sinfonici (tra stagione e Festival) e poi cinque opere per ragazzi (con 32 recite a loro dedicate) che portano a ventuno gli allestimenti operistici del Maggio, numerosi recital concertistici e di canto, un balletto e le tournée in Italia e all’estero per un totale di oltre 160 giornate di spettacolo. Non manca la danza e quindi il 30 dicembre (altre recite: 4, 8, 9 e 14 gennaio 2021) è in cartellone un balletto al Teatro Goldoni: un nuovo allestimento con coreografie di Massimiliano Volpini e i danzatori del Nuovo BallettO di ToscanA (diretto da Cristina Bozzolini), con una formazione cameristica dei professori d’Orchestra del Maggio e musiche da camera di Franz Schubert e Anton von Webern. Suonare musica da camera interessa molto ai Professori d’orchestra del Maggio in quanto rappresenta un motivo di studio e valorizzazione della loro professione e un tipo di musica alla quale non possono dedicarsi spesso. L’idea nuova di creare dei balletti su musiche da camera favorisce quindi sia i piccoli Ensemble orchestrali dell’Orchestra del Maggio e permette di creare nuove ...

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DNA Dance Company: “The Transmission of Life”, Call 2020 – perAspera Festival

DNA Dance Company

  DNA Dance Company, nell’ambito di perAspera Festival, in collaborazione con Casa della Cultura Italo Calvino di Calderara di Reno (BO), organizza una call pubblica per partecipare al progetto “The Transmission of Life”. Si cercano persone aperte a scoprire l’espressività del proprio corpo, indipendentemente dall’esperienza, dall’età o dalla fisicità, per partecipare a un laboratorio coreografico sull’amore che attraversa le generazioni. Il laboratorio è finalizzato alla realizzazione di un video danza ed è concepito nell’ottica di mettere in dialogo la comunità cittadina di Calderara con le comunità circostanti, vicine e lontane. Il progetto sarà guidato dalla coreografa Elisa Pagani, direttrice di DNA Dance Company. Il primo incontro presso la Casa della Cultura, in via Roma, 29 a Calderara di Reno, il 29 luglio 2020 alle ore 18:30. A seguire vi saranno poi due laboratori individuali online con Elisa Pagani da definire con i singoli partecipanti durante il mese di agosto. Le riprese avranno luogo alla Casa della Cultura il 5 o il 7 settembre 2020 e saranno concordate in base alla disponibilità individuale. La videoinstallazione sarà inaugurata il 24 settembre 2020 all’interno della programmazione di perAspera. La partecipazione è gratuita e le adesioni saranno raccolte fino al raggiungimento del numero dei ...

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“Figure a Sea”: Deborah Hay inaugura la nuova stagione del Mercat de les Flors

Figure a Sea - Deborah Hay - Cullberg Ballet

Deborah Hay, coreografa statunitense considerata un punto di riferimento della danza postmoderna e una figura rivoluzionaria nella danza contemporanea, inaugurerà la nuova stagione del Mercat de les Flors a Barcellona con i magnifici danzatori del Cullberg Ballet in Figure a sea, il cui debutto in Spagna è previsto per il 1 ottobre 2020. L’opera, su musiche di Laurie Anderson, fa parte di una serie di creazioni coreografiche sviluppate dalla coreografa per la compagnia svedese: The match (2004), The man who grew common in wisdom (1989/2019) e Horse (2020). In scena 21 danzatori, che daranno vita a quello che la stessa coreografa ha definito: “un paesaggio in cui movimento e suono si fondono per creare un grande silenzio emotivo nel teatro” in un’atmosfera meditativa e ipnotica di grande impatto. L’estetica minimalista di Deborah Hay insiste su un concetto di poesia basato su movimenti essenziali, creando un dialogo interiore per ogni interprete e offrendo al pubblico una finestra sull’universo costituito dalla mente e dal corpo di ogni danzatore, immerso come in un mare nelle scenografie di Minna Tiikkainen che giocano con i livelli e con la geometria dei colori. I danzatori si muovono ciascuno con movimenti indipendenti, investigando lo spazio in ogni ...

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