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Storia e Cultura

Danzare rende più intelligenti e più a lungo, un dato scientifico

Partiamo dalla definizione scientifica di intelligenza: capacità di affrontare e risolvere con successo situazioni e problemi nuovi o sconosciuti, e complesso delle facoltà cognitivo- emotive che concorrono a tale abilità. L’intelligenza quindi è strettamente connessa alla nostra capacità cognitiva ed è molto indagata dalla comunità scientifica. Numerosi studi hanno dimostrato i benefici per la salute della danza sul nostro stato psicofisico, grazie alla riduzione dello stress e all’aumento del livello di serotonina. Di recente, però, è emerso un altro fondamentale vantaggio: se praticata frequentemente, la danza aumenta la capacità cognitiva a tutte le età. L’Albert Einstein College of Medicine di New York ha condotto uno studio su ventuno anziani dai 75 anni in su e ha analizzato l’effetto sul cervello di attività quali lettura, scrittura, l’uso si strumenti musicali, giocare a tennis, a golf, nuotare, ballare, e via dicendo. Una delle sorprese emerse da tale lavoro è stata che, pur apportando rilevanti benefici cardiovascolari, quasi nessuna delle attività fisiche offriva protezione contro la demenza senile e l’Alzheimer, a eccezione del ballo che, effettuato con regolarità, comporta la più rilevante riduzione del rischio di degenerazione cognitiva e fisica. Il neurologo Robert Katzman di UC San Diego School of Medicine ha dimostrato ...

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I molteplici benefici sociali della danza

Siamo ormai tutti consapevoli dei benefici personali apportati dalla danza in termini di creatività, pensiero critico, disciplina, salute mentale e del corpo, tuttavia è altrettanto importante conoscere i modi in cui la danza influisce sulla comunità, trasformandola in una società felice e sana. Come le altre forme d’arte, anche la danza è portatrice di un messaggio di grande ispirazione, essa dimostra come sia possibile affrontare un dolore e affrontare una malattia senza scoraggiarsi. Danzatori disabili hanno dimostrato di poter superare i limiti legati alle disabilità fisiche, provando che niente può fermare un essere umano determinato che si spinge oltre le sue difficoltà. Questi messaggi positivi incoraggiano e rafforzano non solo il singolo, ma l’intera comunità cui appartiene, la elevano e la rendono migliore. Per moltissimi di noi, la sala di danza è un posto in cui possiamo sfuggire ai problemi quotidiani legati al lavoro, alla scuola o a questioni familiari. Per tutta la durata della lezione, infatti, distogliamo la mente dagli eventi stressanti e ci ricarichiamo di energia fisica e mentale. Inevitabilmente trasmettiamo tale effetto positivo a tutti coloro che ci circondano, contribuendo, spesso inconsapevolmente, a migliorare anche la loro salute emotiva e psichica, creando un effetto positivo a cascata ...

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Cinque modi in cui la danza può arginare la depressione e riportare vitalità

La depressione è uno dei disturbi psichici più comuni e invalidanti che colpisce oltre 350 milioni di persone in tutto il mondo. Può essere attivato da un evento specifico della vita o può arrivare senza preavviso, privando di entusiasmo e allegria e lasciando un senso di vuoto e di apatia. Le donne hanno una probabilità 2-3 volte superiore di svilupparla rispetto agli uomini per la maggiore sensibilità che contraddistingue il genere femminile e la sua sintomatologia è varia e diffusa: perdita di energie, senso di affaticamento, difficoltà di concentrazione e memoria, agitazione e nervosismo, disturbi del sonno, difficoltà nel prendere decisioni e nel risolvere i problemi, autosvalutazione e pessimismo. Tali meccanismi mentali producono ripercussioni sociali, in quando generano isolamento, comportamenti passivi e addirittura tentativi di suicidio. Per alcune persone che ne sono affette la psicoterapia o la prescrizione di farmaci può aiutare ad alleviare i sintomi, tuttavia numerosi studi dimostrano che anche seguire una lezione di danza può fornire un valido supporto nella lotta alla depressione, in quanto distoglie la mente dai problemi e dalle ansie generati dalla malattia. Ecco i cinque modi in cui partecipare a una lezione di danza in maniera regolare può aiutare ad arginare la depressione ...

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Le 10 ballerine italiane più famose della danza

Il Giornale della Danza ha voluto realizzare una top ten delle ballerine italiane più famose della storia della danza, con un criterio e gusto estremamente personale, di seguito il nostro elenco. CARLA FRACCI E’ universalmente considerata come una delle più grandi ballerine del ‘900. Nel 1981 il New York Times la definì prima ballerina assoluta. E’ la Giselle perfetta per tutto il mondo. ALESSANDRA FERRI Nata a Milano, ha iniziato gli studi alla Scuola di Ballo del Teatro alla Scala e successivamente ha studiato alla Royal Ballet School di Londra. E’ stata nominata dal Teatro alla Scala prima ballerina assoluta. ELISABETTA TERABUST Frequenta la Scuola di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma diretta dalla scaligera Attilia Radice e, conseguito il diploma, entra a far parte del corpo di ballo del Teatro, di cui diviene prima ballerina nel 1966 ed étoile nel 1972. LILIANA COSI Allieva della scuola di ballo del teatro La Scala, si diploma nella sua città nel 1958 e grazie ad una borsa di studio si trasferisce in Russia dove perfezionerà la sua arte. Debutterà con Il lago dei cigni ottenendo ottime recensioni. Ha interpretato i ruoli più impegnativi della letteratura della danza classica. ELEONORA ABBAGNATO A 12 anni si trasferisce a Montecarlo, dove studia nella scuola di Marika Bezobrazova. Nel 1996, appena maggiorenne, si diploma ...

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Danza e rendimento scolastico, un circolo virtuoso da portare a scuola!

Danza, arte e teatro sono spesso considerati materie di ‘serie B’ negli istituti scolastici, quando invece dovrebbe vedere riconosciuto lo stesso status di discipline come scienze, matematica e lingua straniera, in quanto contribuiscono all’educazione del bambino nella sua interezza, fisica ed emozionale, per le ragioni che vediamo nel seguito. Come sappiamo, danzare è un atto umano originario insito in ogni cultura e incarna aspetti sociali di estrema rilevanza, quali il ricreativo, la celebrazione del sacro e le relazioni collettive. La bassa considerazione della danza nelle scuole deriva da una tradizione accademica convenzionale che associa l’intelligenza al ragionamento verbale e matematico, tralasciando il potere trasformativo del movimento nelle persone di ogni età e provenienza. La danza, infatti, aiuta a riportare serenità e stabilità nei momenti difficili e ad alleviare le tensioni giovanili che sempre più spesso sfociano in episodi di violenza e bullismo. Negli altri Paesi, sono numerose le compagnie di danza professionali che offrono programmi dedicati alle scuole. Uno di questi è Dancing Classrooms, organizzazione no profit con sede a New York, fondata nel 1994 dal ballerino palestinese e campione mondiale di ballo da sala Pierre Dulaine. Dancing Classrooms introduce il ballo nelle scuole elementari e medie di alcuni dei ...

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I 5 film di danza da vedere durante il lockdown

La danza e il cinema è sempre stato un binomio vincente. Sul grande schermo si mettono in scena i sentimenti dei personaggi altrimenti inesprimibili solo con le parole. La danza nel cinema ha una lunga storia che risale al teatro e ai numeri delle riviste e degli spettacoli di varietà, fino ad arrivare ai musical che vanno dagli anni ’30 agli anni ’50. La danza classica è sempre stata considerata come un tipo di espressione molto misteriosa, affascinante e coinvolgente da trasporre sul grande schermo. Vi proponiamo 5 film più belli per gli appassionati da danza da vedere durante questo periodo di lockdown. Blly Elliot di Lee Hall Billy Elliot è uno dei film cult della danza, scritto nel 2000 da Lee Hall e diretto da Stephen Daldry, ispirato alla vera storia del ballerino Philip Mosley. La pellicola fa riflettere e commuove. Non si può restare inermi dinanzi alla storia di Billy, interpretato da Jamie Bell. Il ragazzo ha soli undici anni, ma vuole diventare a tutti i costi un ballerino di danza classica. Ambientato nel 1984, la storia di Billy Elliot era destinata a diventare uno dei film del cuore per milioni di cinefili e non. C’è stata anche la versione ...

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Alessandra Ferri la danza fatta persona, musa ispiratrice tra sogno ed eleganza

E’ oggi considerata Internazionalmente una delle più importanti ballerine del mondo e orgoglio della nostra nazione. I primi passi di danza li fece alla Scuola del Teatro alla Scala di Milano, ma, dai 15 anni in poi studiò presso la Royal Ballet School. A soli 19 anni era già Principal Dancer del Royal. Domanda di rito, come è nata per Alessandra Ferri la passione per la danza? È nata con me, credo. Mi ricordo che sin da piccola, avevo tre anni, in casa inventavo delle coreografie con la musica. Era tutto talmente naturale e spontaneo, sono sicura che la danza sia una passione innata dentro di me. Poi mi fece scattare la scintilla il primo balletto che vidi a Monza, dove i miei genitori si erano trasferiti, alla visione rimasi folgorata e chiesi alla mia famiglia di essere iscritta ad una scuola di ballo. photo by Lucas Chilczuk for DanceMedia LLC Fu infatti prescelta da Sir Kenneth MacMillan come protagonista dei suoi balletti Romeo e Giulietta, Manon, Mayerling. La Ferri si rivelò subito un’interprete eccezionale. In lei tutto parla, ogni gesto, ogni sguardo, ogni movimento; tutto è messo la servizio del ruolo che deve interpretare, non si risparmia in nulla, ...

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Di cosa ha bisogno il corpo di un danzatore per potersi esprimere al meglio?

Il corpo di un ballerino necessita dell’appropriato carburante per prevenire infortuni e per mantenere e incrementare il livello di energia necessaria per allenamenti, spettacoli e audizioni. Per questo motivo per un danzatore professionista o amatoriale è fondamentale mantenere uno stile di vita sano che si ottiene anche attraverso un modello alimentare equilibrato, composto da liquidi, carboidrati, grassi, proteine ​​e molte vitamine e minerali. Vediamo nel dettaglio di cosa ha bisogno il corpo di un danzatore per potersi esprimere al meglio. Una corretta idratazione è essenziale per tutti noi, a maggior ragione per i ballerini che sono particolarmente inclini a problemi connessi alla mancanza della giusta assunzione di liquidi eliminati dal corpo attraverso il sudore, il nostro naturale meccanismo di raffreddamento. L’acqua serve non soltanto per controllare la sete, stimolo fisiologico importantissimo per mantenere in equilibrio la quantità di acqua presente nell’organismo, ma anche per preservare i livelli di sali minerali ed elettroliti indispensabili per supportare una corretta circolazione. È assai probabile che la disidratazione si manifesti ben prima della sensazione di sete, pertanto, i ballerini devono ricordare di idratarsi continuamente assumendo piccole quantità di acqua, prima, durante e dopo gli allenamenti. I carboidrati o glucidi rappresentano la fonte energetica principale ...

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I sorprendenti benefici psicologici della danza sul nostro corpo

Per migliaia di anni e nelle differenti culture, la danza si è dimostrata una forza comunitaria di aggregazione che accompagna i momenti più importanti dell’esistenza, dalla celebrazione della festa, del raccolto e dell’abbondanza, alla propiziazione di eventi favorevoli, fino alla guarigione delle malattie. Partendo da questi presupposti, nel 1942 la ballerina e coreografa americana Marian Chace codifica il potere curativo della danza in una terapia nota come Danza/Terapia del movimento (DMT), volta alla ricerca del benessere, della salute psico-corporea e della consapevolezza di sé, grazie al processo creativo e artistico che permette di entrare in contatto con le proprie emozioni, sia positive che negative. Nana Koch, Presidente del Dipartimento di salute, educazione fisica e scienze del movimento presso Long Island University e terapeuta di danza / movimento e arti creative, afferma a chiare lettere che il corpo non mente. La prima forma di comunicazione della nostra vita è, infatti, legata al movimento, essenza di relazione con gli altri primaria e sincera. La danza quindi genera svariati effetti benefici anche sul nostro cervello, aiuta a liberare i traumi subiti e impressi nella mente e, di conseguenza, nel sistema nervoso e nel corpo, in quanto il trauma si traduce in schemi di ...

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Il Bon Ton nei Balli dell’Ottocento

Nella seconda metà dell’Ottocento, durante le grandi feste da ballo di società, il comportamento degli uomini nei confronti delle donne seguiva un’etichetta ben definita, un insieme di regole di bon ton che portava a essere eleganti nei movimenti ed educati negli atteggiamenti. Con il passare degli anni i saloni da ballo si aprirono però alla borghesia, che quasi gareggiava con l’aristocrazia anche a passo di danza. Mentre però l’aristocrazia aveva nel dna le regole di etichetta e di bon ton, la borghesia non sempre era abituata alle buone maniere. Il Maestro di Cerimonia Si fece largo quindi la figura del Maestro di Cerimonia, arbitro e giudice perfetto di eleganza e di buone maniere. Questa singolare figura vigilava e presiedeva la sala da ballo. Il debutto al ballo avveniva con riti definiti: baciamani, inchini, sorrisi compiaciuti, tutto all’insegna del bon ton e della moderazione. Fino all’età vittoriana e al Novecento con il progressivo prevalere delle danze di coppia (valzer, polka, mazurca) su quelle corali (quadriglie e contraddanze) e dei saloni pubblici e dei teatri che sostituirono i palazzi aristocratici. La Danza: l’arte di stare in Società Già, perché la danza non era solo corretta educazione del fisico, acquisizione di un’ eleganza ...

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