Cosa rende un essere umano alla stregua di un mito? Sicuramente una vita straordinaria che, se unita ad una fine tragica, non fa che accrescere l’oblio al di là della morte. Ed Isadora Duncan può essere considerata una figura davvero leggendaria. E’ l’artefice di una radicale rottura nei confronti della danza accademica e tra le prime interpreti della danza moderna. Abolisce nei propri spettacoli le scarpette da punta, che considera innaturali, danzando a piedi nudi, e gli artificiosi costumi indossati dalle ballerine del XIX secolo, come il tutù, preferendo indossare abiti semplici e leggeri, che ricordano il peplo dell’antica Grecia. Scelte davvero di rottura per l’epoca, che si coniugano con l’esigenza di favorire la libertà e l’espressività dei movimenti. Isadora Duncan: una vita sempre al limite Angela Isadora Duncan nasce a San Francisco il 27 maggio del 1877. Il padre abbandona la famiglia quando ha soltanto tre anni. La Dunkan trascorre gli anni dell’infanzia tra le note dei brani di musica classica, suonati dalla madre, insegnante di pianoforte. E’ educata fin da piccola allo spirito di libertà e d’indipendenza. Isadora Duncan ha un’esistenza movimentata, trascorsa in gran parte in Europa, alternando i successi artistici a delusioni personali ed eventi luttuosi, tra ...
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