Si è svolto lunedì 1 marzo “Chiamata alle Arti” il convegno organizzato dal P.A. P – Patto per le Arti Performative formato da organizzazioni di coordinamento di teatro, musica, danza e arti performative. Il Convegno, che si è svolto on line per ovvi motivi, ha registrato una grandissima partecipazione di relatori qualificati e di pubblico appassionato e attento.
Il convegno, aperto dai saluti della Senatrice Lucia Borgonzoni e moderato dal Prof. Fabio Dell’Aversana ha avuto il prologo del dott. Vincenzo Santoro dell’ Anci, del dott. Antonio Bellastella e del dott. Carmelo Grassi del Consiglio Superiore dello Spettacolo, per poi vedere intervenire i parlamentari delle Commissioni Cultura Camera e Senato tra cui l’On. Matteo Orfini, l’On. Alessandra Carbonaro, l’On. Chiara Gribaudo, l’On. Flavia Piccoli Nardelli, l’On. Federico Mollicone, il Sen. Roberto Rampi, il Sen. Andrea Cangini, il Sen. Francesco Verducci, la Sen.ce Michela Montevecchi, il Sen. Riccardo Nencini intervenuti con passione, partecipazione, competenza, idee, proposte e visioni future fornendo una grande e ampia disponibilità al settore. Di grande interesse anche gli interventi della Prof.ssa Marta Silvia Cenini. Particolare interesse per il settore è stato mostrato dalle conclusioni del Direttore Generale dello Spettacolo dal Vivo il dott Antonio Parente che a nome del ministro Dario Franceschini ha chiuso l’intervento.
Il P.A.P. è un coordinamento di federazioni, associazioni e formazioni indipendenti di Teatro, Musica e Danza, Circo e Spettacolo Urbano e nonché lavoratori dello spettacolo formato con l’intento costruttivo di creare un percorso comune e collaborare alla realizzazione di una nuova politica culturale del Paese.
La pandemia non ha fatto altro che acuire problemi sistemici, sul tavolo del MiBAC e dei decisori politici da molto tempo. Problemi che non possono più essere rinviati o peggio ignorati. Le emergenze più urgenti che il P.A.P. ha evidenziato all’interno del convegno grazie agli interventi dei relatori, oltre a una visione sugli interventi per il Recovery Next, investono tre ambiti fondamentali:
1) Gestione dell’Emergenza: Lo sforzo di programmazione richiesto dal D.M. 31/12/2020 (FUS 2020-2021) risulta insostenibile per le varie categorie dei soggetti FUS e, in particolar modo, per le nuove istanze. Arrivati a fine febbraio ci viene comunicata la data di riapertura del 27 Marzo senza aver prima immagino azioni che potessero riportare il pubblico a frequentare i nostri spazi. Questa condizione rende impossibile il raggiungimento dei requisiti minimi richiesti.
2) Redistribuzione delle risorse verso i territori: pur sostenendo l’efficacia di una politica nazionale in ambito culturale, riteniamo che una distribuzione dei contributi pubblici su base territoriale sia necessaria, se non si vuole assistere alla definitiva estinzione della cultura di prossimità. Il rilancio di tutta la rete culturale degli operatori artistici, con il coinvolgimento di Regioni e Comuni, è quindi per noi prioritaria.
3)Riforma della legge sullo Spettacolo dal Vivo: è assolutamente necessaria una ridefinizione dei princìpi e delle relative norme che regolano l’intervento economico delle Istituzioni a favore dello Spettacolo dal Vivo, abbandonando l’attuale FUS, per creare un nuovo Fondo Unico per le Arti Performative, in accordo con le Regioni e Comuni italiani.
Il convegno è stato seguito costantemente da oltre 250 persone on line ed è stato visualizzato da oltre 5.000 utenti e ha raggiunto oltre 15.000 contatti
Tra i prossimi impegni del Patto per le Arti Performative la nota per il Decreto Sostegno e la richiesta di un incontro urgente al MiBAC sul D.M. 31/12 che scade il 25 marzo e sulla riapertura ipotizzata il 27 Marzo che va concordata con tutte le realtà del settore.
Il Patto per le Arti Performative:
ANAP (Associazione Nazionale Arti Performative), APS (Libera Associazione Professionisti dello Spettacolo); CeNDIC (Centro Nazionale di Drammaturgia Italiana Contemporanea); Condas (Comitato Nazionale Danza Arte Spettacolo). Esibirsi (