Il cartellone del Festival Torinodanza 2016 propone per la data del 13 settembre prossimo l’ultima creazione del CollettivO CineticO, vale a dire Sylphidarium – Maria Taglioni on the ground. Lo spettacolo, presentato in prima italiana al Teatro Carignano di Torino alle ore 21, è prodotto dalla compagnia, in co-produzione con Théatre de Liège, Torinodanza festival, MITO SettembreMusica, CANGO – Cantieri Goldonetta Firenze, e in collaborazione con Emilia Romagna Teatro Fondazione, Fondazione Teatro Comunale di Ferrara, “L’Arboreto – Teatro Dimora di Mondaino”, nonché con il contributo di ResiDance XL – luoghi e progetti di residenza per creazioni coreografiche e Azione della Rete Anticorpi XL – Network Giovane Danza D’Autore coordinata da L’Arboreto – Teatro Dimora di Mondaino.
Fulcro della rappresentazione è il dualismo danza/entomologia che abbraccia il termine “silfide” e “silfidi”: da un lato, infatti, vi è un chiaro riferimento a due capolavori della storia del balletto romantico, La Sylphide di Filippo Taglioni (1832) e Les Sylphides di Michail Fokine (1909); dall’altro viene messa in atto una vera e propria indagine scientifica sulla specie omonima di coleotteri. Il risultato di questo incontro/scontro è la scoperta di un’anatomia del corpo del balletto, dotata di un senso legato tanto alla sfera terrena e naturale quanto ad un’altra più eterea e soprannaturale.
Sylphidarium eredita i classici per riflettere sul rapporto tra narrazione e astrazione, sintetizza i principi della storia, traspone eventi in funzioni e ne distilla la simbologia. Lo sguardo si fa corpo nella tradizione e abita le sue carcasse proprio come i silfidi depongono le uova nei cadaveri. Ne nasce un’autopsia del balletto, eseguita con la stessa curiosità degli scienziati che risalgono all’ora del decesso dallo stadio larvale di questi insetti. La condizione della Silfide è aerea, gassosa. La tensione verso il fantastico, l’impalpabile e lo spirituale del balletto è qui variazione dello stato di aggregazione del corpo: non vola, evapora. Solido, liquido, aeriforme sono qualità del movimento e modalità di organizzazione dello spazio e dei legami tra i corpi. (Comunicato stampa Torinodanza 2016).
A dare vita al progetto nell’ambito del concept, della regia e della coreografia è Francesca Pennini, accompagnata dal compositore Francesco Antonioni – curatore di tutte le musiche dello spettacolo – e da Angelo Pedroni per la drammaturgia.
A dare corpo sul palcoscenico alla messinscena, oltre ai già citati Pennini e Pedroni, vi sono Simone Arganini, Margherita Elliot, Carolina Fanti, Carmine Parise, Stefano Sardi e Vilma Trevisan; mentre, ad accompagnare il maestro Antonioni vi è il violino di Marlène Prodigo e le percussioni di Flavio Tanzi. Il tutto contornato dal disegno luci e tecnica di Fabio Sajiz.
L’approccio tematico è pari a quello di un entomologo, lo studioso degli insetti, ovvero si viene a creare un parallelismo sulla silfide tra l’insetto e la ballerina, animato dai corpi dei danzatori deformanti dallo stato animale a quello coreutico. Il messaggio è quello di esortare lo spettatore a non dare nulla per scontato nella visione del balletto, ponendovi addosso un occhio più scientifico, distaccato e attento. A tutto questo si aggiunge un’analisi sul genere della silfide, prendendo spunto dall’opera letteraria d’origine, e, balzando enormemente a uno step evolutivo autoreferenziale, un proseguimento della mia “tradizione” ballettistica, nata con lo spettacolo 10 miniballetti. (F. Pennini). (LEGGI ANCHE: FRANCESCA PENNINI: LA DANZA OLTRE I CONFINI DELLA PERFORMANCE).
ORARI & INFO
13 settembre ore 21
Teatro Carignano
Piazza Carignano, 6 – Torino
Tel: +39 011 5169411 (Teatro Stabile di Torino – Info Torinodanza Festival)
www.torinodanzafestival.it
Marco Argentina
www.giornaledelladanza.com
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