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Danza e isolamento sociale. Come la creatività può far emergere la versione migliore di noi stessi

 

Stiamo vivendo un momento storico epocale. Ci sentiamo abbattuti e ansiosi, avvertiamo prepotente la mancanza di una semplice serata in pizzeria o a teatro con gli amici, delle lezioni di danza, della confortevole routine quotidiana. Le nuove misure che prendono lo spaventoso nome di ‘distanziamento sociale’ ci accompagneranno per un bel po’, ormai è chiaro. Dobbiamo quindi sostenere e tutelare la nostra salute mentale, fisica ed emotiva per superare le sfide attuali.

Partiamo da un sano regime alimentare. Forse non tutti sanno che oltre il 90% della produzione di serotonina, l’ormone del buonumore, si verifica nel nostro intestino. Se non ci alimentiamo correttamente, perdiamo gli effetti benefici generati da questo essenziale neurotrasmettitore. Un modo semplice per mantenere l’intestino in salute consiste nell’includere più cibi integrali nella dieta, e concedersi una bella tavoletta di cioccolato fondente che contiene e favorisce la produzione di serotonina, grazie alla ricchezza di sostanze psicoattive.

Un’altra abitudine da coltivare assolutamente è il movimento, appena si può e come si può. L’aumento del flusso sanguigno comporta l’incremento del trasporto di ossigeno e di sostanze nutritive all’intero organismo, e attiva il sistema linfatico, considerato il baluardo di difesa del nostro organismo. Tale sistema, infatti, contiene i globuli bianchi che aiutano a combattere le infezioni e a rimuovere tossine e batteri. I linfonodi presenti lungo le vie linfatiche producono i cosiddetti linfociti, una serie speciale di globuli bianchi deputata all’eliminazione dei microrganismi ostili.

Mantenersi attivi fisicamente, quindi è indispensabile. Possiamo seguire lezioni di danza online con i nostri insegnanti che calibreranno l’allenamento anche sulla base delle condizioni non proprio favorevoli allo studio della danza, come il poco spazio e il pavimento di cui disponiamo a casa.

Possiamo organizzare incontri virtuali con i compagni di danza, in modo da non perdere i contatti e continuare a fare assieme ciò che si ama, condividendo un momento di rigenerazione. La connessione con gli altri, infatti, è essenziale per il nostro benessere psico-fisico, i forti legami con la famiglia e gli amici danno felicità, sostegno e sicurezza.

Possiamo anche trasformare il tempo libero extra che ci è stato imposto di recente in un’opportunità di esplorare nuovi interessi per i quali non avevamo tempo o curiosità. Alcuni tra i migliori musei e gallerie del mondo, come la National Gallery of Victoria, Metropolitan Museum of Art di New York e il Louvre di Parigi, hanno implementato interessanti tour virtuali. Insomma, meno allarmanti social media e più cultura e bellezza!

Infine, molto importante, accettiamo e viviamo le emozioni negative che stiamo provando. Certo, non è gradevole, e a volte è persino doloroso perché il nostro cervello tende a cercare il piacere ed evitare il dolore. Eppure reprimere emozioni come la paura, la tristezza o la rabbia comporta conseguenze negative a livello fisico e mentale, che si accumulano dentro di noi e generano maggiore sofferenza.

Quindi ascoltiamo le emozioni e incanaliamole nella danza, troviamo una musica che le esprima e improvvisiamoci coreografi. Il pensiero creativo porta benessere mentale e fisico, aiuta a escludere i pensieri stressanti, permette di utilizzare appieno le numerose capacità cerebrali e di scoprire nuove strade per trasformare ostacoli in opportunità di crescita.

La spontaneità creativa della danza, infatti, ci regala la libertà, attualmente negata, di esprimerci con tutto il nostro essere e ci indica la strada per uscire da questo momento critico nella migliore versione di noi stessi.

Stefania Napoli
Fotografia: Padurariu Alexandru
www.giornaledelladanza.com

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