Sabato 23 luglio l’immortale eroina raccontata da William Shakespeare rivive al Nervi Music Festival 2022. Appuntamento ai Parchi di Nervi – Villa Grimaldi Fassio con Giulietta, lo spettacolo a cura di Daniele Cipriani e interpretato, tra gli altri da Eleonora Abbagnato, direttrice della Compagnia di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma e già étoile dell’Opéra di Parigi.
Musica, danza e poesia si uniscono per dipingere un ritratto nuovo e inusuale della più celebre veronese di tutti i tempi. Protagoniste non saranno le celeberrime note del balletto Romeo e Giulietta di Sergei Prokofiev, né i dialoghi tratti dalla tragedia shakespeariana, ma lo spettacolo sarà costruito intorno ad altre musiche ad essa ispirate, tra cui quelle di Pëtr Il’ič Čajkovskij e Hector Berlioz. Di queste musiche verranno eseguite le trascrizioni, piuttosto inusuali, per due pianoforti, eseguite da due brillanti pianisti, i virtuosi Marcos Madrigal e Alessandro Stella, che diventano a loro volta protagonisti dell’azione, interagendo con i ballerini o la voce recitante, coinvolti a tutti gli effetti nella coreografia e nella regia.
Apre lo spettacolo, in prima assoluta, una creazione di Sasha Riva e Simone Repele, sulle note di Čajkovskij, in cui una bionda bimba è assorta in sogni romantici ad occhi aperti: una piccola Giulietta dei nostri giorni che specchiandosi vede riflessa la sua immagine di giovane donna con accanto il suo Romeo. La giovane donna è Eleonora Abbagnato, la bambina è Julia Balzaretti (di 10 anni, figlia della étoile).
Il brano centrale della serata è invece vede Eleonora Abbagnato nei panni di una romanticissima Giulietta, in un passo a due che il geniale coreografo Uwe Scholz compose nel 1988 per il suo balletto capolavoro Il Rosso e il nero, sulle musiche, appunto, del Roméo e Juliette di Berlioz, rimontato per l’occasione da Giovanni Di Palma.
Di Shakespeare verranno proposti alcuni dei più bei sonetti da Romeo and Juliet e alcune liriche d’altre raccolte, dedicati alla persona di cui lo scrittore era invaghito: una figura enigmatica, misteriosa quanto il Bardo stesso, di cui non conosceremo mai l’identità e che chiameremo, semplicemente, “Giulietta”.
Redazione