Find the latest bookmaker offers available across all uk gambling sites www.bets.zone Read the reviews and compare sites to quickly discover the perfect account for you.

Il coreografo e direttore Hervé Koubi “allo specchio”

Balletto classico preferito? Coppélia. Balletto contemporaneo preferito? Ce ne sono così tanti che preferisco non menzionarne nessuno. Il Teatro del cuore? Non ne ho uno. La mia compagnia si esibisce in teatri prestigiosi (Bolshoi, Joyce Theatre, New York City Center, Biennale di Venezia), ma accettiamo anche di esibirci in teatri molto piccoli in località remote. Tutti, secondo me, sono importanti quanto gli altri. Un romanzo da trasformare in un balletto? Quel che il giorno deve alla notte di Yasmina Khaled e Breve soggiorno tra i vivi di Marie Darrieusecq. Un film da cui trarre uno spettacolo di balletto? Nessuno, anche se il cinema può aiutare a nutrire l’ispirazione. Nella nostra ultima creazione Take Back the Night il film di riferimento è Kill Bill di Quentin Tarantino. Il costume di scena che hai indossato e che hai preferito? Nessun costume preferito, ma ho un debole per le gonne per i ballerini che provengono inizialmente da pratiche urbane. È persino una firma nel mio lavoro. Quale colore associ alla danza? Un colore che non esiste. Che profumo ha la danza? Un odore che non esiste. La musica più bella scritta per il balletto? Non esiste una musica più bella di un’altra. Il ...

Read More »

Il canto delle mani: la memoria del gesto tra rito e contemporaneità

Il 1 e 2 novembre 2025, il Piccolo Bellini di Napoli accoglie Il canto delle mani, la nuova creazione di Gabriella Stazio per Movimento Danza, realizzata con il sostegno del Ministero della Cultura e della Regione Campania. Un progetto che affonda le sue radici nella tradizione popolare campana, per trasformarla in un linguaggio coreografico contemporaneo, mantenendo viva la memoria dei gesti, dei suoni e dei simboli che abitano l’immaginario del Sud. Liberamente ispirato a La Gatta Cenerentola, capolavoro di Roberto De Simone, Il canto delle mani si muove tra mito e realtà quotidiana, tra fiaba e rito collettivo. La coreografia di Gabriella Stazio non cerca di ricostruire la tradizione, ma di ascoltarne l’eco: i movimenti diventano tracce di un sapere antico, mentre la scena diventa uno spazio fluido dove il passato dialoga con il presente. Le musiche originali di Luigi Stazio, unite alle sonorità de ’E Zezi Gruppo Operaio di Pomigliano d’Arco e della tradizione campana, generano una partitura sonora che attraversa il popolare e il colto, l’urgenza del canto di protesta e la dolcezza della ninna nanna, il ritmo della tammurriata e l’intimità del silenzio. Nel lavoro di Stazio, il corpo diventa uno strumento di narrazione e di memoria. ...

Read More »

Il Prix de Lausanne assegna il Premio alla Carriera a Sylvie Guillem

Il Prix de Lausanne è orgoglioso di annunciare che Sylvie Guillem riceverà il Premio alla Carriera 2026, in riconoscimento del suo straordinario contributo all’arte della danza e della sua duratura influenza su generazioni di artisti in tutto il mondo. Il premio verrà consegnato durante l’Interludio delle Finali, sabato 7 febbraio 2026, al Théâtre de Beaulieu di Losanna. L’intera cerimonia sarà trasmessa in diretta sulle piattaforme ufficiali del Prix de Lausanne. Icona internazionale della danza, Sylvie Guillem ha lasciato un segno indelebile nella storia del balletto grazie al suo virtuosismo tecnico e al suo spirito indipendente. Formatasi alla Scuola di Ballo dell’Opéra di Parigi, entrò a far parte del Balletto dell’Opéra di Parigi a 16 anni e fu promossa a Étoile a 19 da Rudolf Nureyev, diventando la più giovane stella nella storia della compagnia. Si affermò come una pioniera del balletto classico, coniugando maestria tecnica con libertà interpretativa e un audace approccio al repertorio contemporaneo. La sua carriera internazionale, che include collaborazioni con coreografi di spicco come Maurice Béjart, William Forsythe, Mats Ek e Akram Khan, ha avuto un profondo impatto sul panorama della danza mondiale. La sua interpretazione del Boléro di Béjart rimane uno dei momenti salienti del suo ...

Read More »

Rai5 dedica una puntata di Save the Date a Torinodanza 2025

Save the Date, il magazine di Rai5 che racconta gli appuntamenti più importanti della scena culturale italiana, dedica anche nel 2025 una puntata monografica a Torinodanza, festival diretto da Anna Cremonini e realizzato dal Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, che andrà in onda domenica 2 novembre alle ore 12 su Rai5 e in replica giovedì 6 novembre su Rai3 in terza serata. La puntata sarà poi visibile su RaiPlay. In questo speciale su Torinodanza, vengono raccontate e documentate le performance di alcune delle compagnie italiane e straniere presenti nel cartellone del festival, anche attraverso le interviste ai coreografi Michele Merola, Adriano Bolognino, Enrico Morelli per MM Contemporary Dance, Ioannis Mandafounis per DFDC – Dresden Frankfurt Dance Company, Daniele Ninarello per CodedUomo, Saïdo Lehlouh per Collectif Fair-e, Michela Lucenti per Balletto Civile, il danzatore Alessio Corallo per Rambert, Francesca Pennini per CollettivO CineticO, Gabriela Carrizo per Peeping Tom. Viene così tracciato un percorso, accompagnato dalle parole dalla direttrice artistica Anna Cremonini, attraverso la pluralità di generi e forme che caratterizza la programmazione di Torinodanza festival. domenica 2 novembre 2025 – ore 12 RAI 5 – SAVE THE DATE Torinodanza 2025 un programma di Christian Angeli, Chiara Biffi, Linda Ovena, ...

Read More »

I doni della danza

La danza offre un’infinità di benefici che coinvolgono la persona nella sua interezza. Permette di canalizzare sensazioni e vissuti, favorendo una maggiore consapevolezza delle emozioni. È uno spazio in cui si impara a gestire l’intensità emotiva e a tradurla in movimento. Fisicamente, la danza è disciplina, allenamento e cura del corpo. Migliora postura e coordinazione e contribuisce in modo concreto al benessere generale. Resistenza, forza e flessibilità si sviluppano gradualmente, senza inseguire canoni di perfezione, ma puntando all’efficacia, all’espressività e all’importanza del gesto. Dal punto di vista mentale, danzare significa esercitare la memoria, l’attenzione e la capacità di adattamento. Le coreografie richiedono concentrazione, rapidità decisionale e apertura alla novità. Questo stimola la mente a uscire dagli automatismi, a reinventarsi e a imparare dagli errori. La danza è inoltre occasione di incontro e confronto, è un luogo di scambio, dove si costruiscono relazioni basate sul rispetto e sulla fiducia. Collaborare, ascoltare e condividere lo spazio sviluppano competenze sociali che vanno ben oltre il contesto artistico e si riflettono nella vita quotidiana. Infine, la danza spinge a superare i limiti e ad accogliere il cambiamento. Danzare implica accettare la sfida di evolvere. È un percorso che non promette risultati immediati, ma che ...

Read More »

Il nuovo spettacolo di Zappalà al Comunale di Modena

Si apre venerdì 31 ottobre 2025 alle 20.30 la stagione di Danza al Teatro Comunale di Modena con la prima assoluta di Brother to Brother: dall’Etna al Fuji, nuovo spettacolo ideato da Roberto Zappalà e coprodotto dal Teatro per la Compagnia Zappalà Danza. Coreografo tra i più significativi del nostro panorama, direttore del Centro di Rilevante Interesse Nazionale Scenario Pubblico di Catania e della compagnia di danza che porta il suo nome, Roberto Zappalà ha infuso di Sicilia la sua arte. Dalla cultura della sua bella e misteriosa terra hanno preso spunto molti spettacoli di successo dal fascino innegabile, in cui ad esempio il suono del marranzano o le processioni per la patrona Sant’Agata permeavano con il loro immaginario la scena e i corpi dei danzatori restituendo allo spettatore atmosfere e credenze. Mancava nel corpus di opere del coreografo catanese un lavoro che partisse da ‘la muntagna’, l’Etna come lo chiamano gli abitanti della città. Ispirato dagli studi dell’antropologo Fosco Maraini, che associa il vulcano siciliano al Fuji giapponese, Zappalà delinea uno spettacolo ponte tra Occidente e Oriente. Brother to Brother: dall’Etna al Fuji si presenta con un viaggio tra leggerezza e densità, tra delicatezza e irruenza. “Il lavoro – ...

Read More »

In arrivo la docuserie dedicata al Paris Opéra Junior Ballet

Parigi, città di luci e cultura, apre le porte a un progetto che promette di ridefinire il mondo della danza contemporanea: Junior Ballet – Rêver, Danser, Ensemble, una docuserie diretta da Anne-Solen Douguet, che racconta con delicatezza e profondità il percorso dei giovani talenti scelti per far parte del prestigioso Junior Ballet dell’Opéra national de Paris. La serie segue diciotto danzatori provenienti da tutto il mondo, selezionati per la loro tecnica, il loro talento e la loro capacità di esprimere emozioni attraverso il corpo. Ogni episodio svela non solo la rigorosa preparazione artistica, ma anche le sfide personali, le amicizie nascenti e le piccole vittorie quotidiane che accompagnano un percorso d’eccellenza. Rêver, Danser, Ensemble si struttura in quattro episodi, ciascuno dedicato a un momento chiave della formazione dei giovani ballerini. Dal loro arrivo a Parigi, alle prime prove, fino alla preparazione per la tournée prevista per maggio, la docuserie cattura il loro viaggio con uno sguardo attento e sensibile. Balanchine, Béjart, Lopez Ochoa, Martinez e Soulier: il repertorio affrontato dai danzatori diventa sfida e ispirazione, mettendo alla prova tecnica, disciplina e capacità di collaborazione. La regista Anne-Solen Douguet, già nota per il documentario Behind the Scenes of Mayerling, riesce a ...

Read More »

La solista Beatrice Libonati “allo specchio”

Il balletto classico preferito? Le Spectre de la rose. Il balletto contemporaneo prediletto? Barbablù di Pina Bausch. Il Teatro del cuore? Il Théâtre de la Ville di Parigi. Il costume di scena indossato che hai preferito? Quello di Giuditta nel Barbablù. Quale colore associ alla danza? Color lavanda. Che profumo ha la danza? Profumo di scarpette. Due miti della danza del passato, uomo e donna? Gene Kelly e Carla Fracci. Il tuo “passo di danza” preferito? Grand Jeté. Chi ti sarebbe piaciuto essere nella vita tra i ruoli del grande repertorio di balletto classico? Giselle. Chi è stato il genio per eccellenza nell’arte coreografica? Pina Bausch. Come ti vedi oggi allo specchio? Allo specchio vedo la pelle che scende e i baffi che crescono. Michele Olivieri Foto di Jan Minarik www.giornaledelladanza.com © Riproduzione riservata

Read More »

I ballerini del Teatro Massimo di Palermo invitati in Lituania

I ballerini del Corpo di ballo della Fondazione Teatro Massimo di Palermo Martina Pasinotti e Alessandro Casà, insieme al direttore del Corpo di ballo Jean-Sébastien Colau, sono stati invitati a partecipare il 30 ottobre 2025 al prestigioso Gala Internazionale delle Stelle che si terrà al Teatro Musicale Statale della città lituana di Klaipeda. L’invito rivolto alla coppia di tersicorei è un importante riconoscimento per l’intero Corpo di ballo della Fondazione Teatro Massimo e per il talento dei suoi componenti. Martina Pasinotti e Alessandro Casà si sono distinti per qualità tecniche e attoriali e sono stati notati lo scorso giugno nel corso delle repliche di Giselle, il balletto ottocentesco di Coralli e Perrot nella rilettura originale di Jean-Sébastien Colau per il Corpo di ballo del Teatro Massimo. Il Teatro Musicale Statale di Klaipeda è la più grande istituzione culturale della Lituania occidentale e con questa speciale serata di gala celebra i 100 anni di storia del suo balletto, riunendo artisti di fama provenienti da compagnie internazionali. Durante la serata, Martina Pasinotti e Alessandro Casà si esibiranno con un repertorio che spazia dal classico al contemporaneo eseguendo il celebre pas de deux classico dal terzo atto del Corsaire, nella versione curata da ...

Read More »

Roberto Bolle: il discorso della laurea honoris causa

Roberto Bolle, con la compostezza che lo contraddistingue, ha ricevuto la laurea magistrale honoris causa in Pratiche, linguaggi e culture della comunicazione dall’Università di Firenze. Il suo discorso dí ringraziamento si è trasformato in una dichiarazione d’amore: alla danza, alla cultura, alla dedizione e alla famiglia. Bolle racconta il suo percorso come un viaggio di responsabilità e di passione. «Ricevere questa laurea è un’emozione profonda — dice — perché la mia missione è sempre stata quella di portare la danza a tutti, di farla uscire dai palcoscenici d’élite per renderla un linguaggio universale». Ricorda gli inizi, la solitudine, le prove estenuanti, la paura prima di salire sul palco. «Prima di ogni esibizione c’erano momenti di panico, ma dentro di me una voce diceva: dai il massimo. È quella voce che mi ha accompagnato sempre». Poi il pensiero corre ai genitori: «L’etica del lavoro, la serietà, la dedizione… sono lezioni che ho imparato da loro. Hanno lavorato instancabilmente per me e i miei fratelli. Quella loro generosità silenziosa è impressa nel mio cuore». Bolle parla della Fondazione che porta il suo nome e del progetto con le scuole, dove la danza diventa strumento educativo e sociale. «La danza insegna disciplina, consapevolezza, ...

Read More »

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. E maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi