Il coreografo bielorusso Arkadi Zaides presenta oggi, online e per la prima volta al pubblico italiano, la versione filmica del suo spettacolo Necropolis. La presentazione avviene a conclusione della quarta edizione di Atlas of Transitions Biennale, dal titolo We The People.
Necropolis, termine che rimanda al luogo sacro della sepoltura dei corpi, è frutto di un lungo lavoro che Arkadi Zaides, sempre attento a tematiche politiche e sociali, porta avanti da circa tre anni con un team di ricercatori. L’obiettivo è, attraverso la coreografia, dare un nome alle vittime delle migrazioni del Mediterraneo.
Arkadi Zaides e il suo team si addentrano nella pratica dell’investigazione scientifica e forense, per dare una risposta alla mancata identificazione delle vittime. Giornali, fonti orali, database ufficiali, archivi urbani, autorità cimiteriali e ospedali sono le fonti per ricostruire la storia dei defunti, localizzare le salme e riconsegnare ai corpi il nome proprio.
Le storie delle vite spezzate riemergono e con esse un universo di miti, geografie, movimenti e anatomie raccolte in una Città dei Morti, un corpo dei corpi, che Zaides vuole riportare in vita.
Zaides conduce lo spettatore attraverso le storie degli “invisibili”, attraverso una pratica ibrida che riesce a coniugare l’approccio documentaristico e investigativo alla pratica coreografica. Gli oggetti creati dal performer e visual artist Moran Senderovich rappresentano la fragilità. Con il supporto della tecnologia avatar, il video-artista Jean Hubert permette a questi oggetti di emergere nello spazio virtuale.
Un atto d’accusa e di compianto, Necropolis è un rito laico che invita lo spettatore a non volgere lo sguardo altrove.
ORARI & INFO
7 dicembre ore 21.00
in onda sulle pagine Facebook e YouTube di Atlas of Transitions – Italia e sulla pagina Facebook di ERT Fondazione
www.giornaledelladanza.com
Foto di Joeri Thiry