Il balletto classico preferito?
Violin concerto di George Balanchine.
Il balletto contemporaneo prediletto?
Bella figura di Jiří Kylián.
Il Teatro del cuore?
Teatro San Carlo di Napoli.
Un romanzo da trasformare in balletto?
Mi piacciono i balletti astratti.
Mentre un film da cui ricavare uno spettacolo di balletto?
Idem come sopra, mi piacciono i balletti astratti.
Il costume di scena indossato che hai preferito?
Symphonic Variations di Frederick Ashton.
Quale colore associ alla danza?
Blue.
Che profumo ha la danza?
Sudore.
La musica più bella scritta per balletto?
Quella di Pëtr Il’ič Čajkovskij per “Il lago dei cigni”.
Il film di danza irrinunciabile?
Fame.
Due miti della danza del passato, uomo e donna?
Rudolf Nurejev e Margot Fonteyn.
Il tuo “passo di danza” preferito?
Pas de bourrée.
Chi ti sarebbe piaciuto essere nella vita tra i ruoli del grande repertorio classico?
Match in “La Sylphide”.
Chi è stato il genio per eccellenza nell’arte coreografica?
Jiří Kylián.
Tornando indietro, se incontrassi Tersicore, cosa le diresti?
Grazie per la tua dedizione.
Tre parole per descrivere la disciplina della danza?
Duro lavoro, motivazione, curiosità.
Come ti vedi oggi allo specchio?
Felice!
Michele Olivieri
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