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Irina Kashkova: “La danza da noi funziona perché è il nostro stile di vita. Dedichiamo anima e corpo alla formazione dei danzatori”

Irina Tima

Ballerina professionista di danza classica e di carattere si diploma presso l’Accademia Nazionale di danza di Minsk in Bielorussia. Inizia la sua professione da insegnante in Italia nel 1991 e vanta tra i suoi primi allievi una giovanissima Eleonora Abbagnato. In seguito insegna per vari anni presso l’Accademia Princess Grace di Monaco. Ha curato la messa in opera di vari spettacoli di danza e gala in Italia con la partecipazione degli allievi della Accademia del Teatro Bolshoi e dell’Accademia Statale del Balletto di Mosca diretta dal Prof. Vladimir Zackarov. Specializzata in danza di carattere, è autrice nel 1998 di Basic Exercices Dance Caracterè. Nel 2007 riceve il premio “Teacher’s Dedication Award” dalla Vancliffen Arts Foundation of Canada per la creazione della scuola professionale Russian Ballet College in Italy della quale è direttrice dal 2005. Attualmente si sta laureando in pedagogia del balletto presso Accademia Statale della cultura slava di Mosca. Al Giornale della Danza, Irina Kashkova racconta la straordinaria avventura di Timofeis Andrijasenko, suo allievo che, lo scorso giugno, ha vinto la medaglia d’oro al Concorso del Bolshoi.

 

Sta ricevendo grandissime soddisfazioni dai suoi allievi del Russian Ballet College di Genova. Uno di questi, Timofeis Andrijasenko, ha partecipato alla dodicesima edizione del Moscow International Ballet Competition, meglio conosciuto come il Concorso del Bolshoi, vincendo la medaglia d’oro. Ci può raccontare di questa esperienza?

È il concorso più importante del mondo e il fatto di averlo vinto ci rende felicissimi. Come ballerino junior – il ragazzo è ancora molto giovane, ha 18 anni – ha portato tutte le variazioni richieste ed ottenuto il miglior risultato. Quando abbiamo visto gli altri concorrenti, abbiamo avuto un presentimento positivo: sapevamo avrebbe vinto qualcosa, ma non avremmo mai immaginato potesse conquistare la medaglia d’oro. Siamo rimasti tutti sorpresi. È un concorso molto difficile: bisogna, infatti, presentare sette variazioni, di cui cinque classiche, una di danza contemporanea e una di carattere. Il pezzo di danza contemporanea è stata creato appositamente per Tima da Francesca Frasinelli: la coreografia è piaciuta molto ed ha impressionato positivamente la giuria. Il concorso si è svolto a Mosca dal 10 al 20 giugno. Siamo partiti una settimana prima per prepararci. Tima ha avuto la possibilità di lavorare una settimana con la compagnia del Teatro Bolshoi per tenersi in forma: ha fatto lezioni e prove. Già facendo soltanto le prove, abbiamo notato subito un grande interesse da parte della Compagnia…aveva qualcosa di speciale!

Dopo questo magnifico premio, Tima rimarrà in Russia?

Abbiamo avuto moltissime proposte dopo la medaglia d’oro, sia da parte della compagnia del Teatro sia da tantissime altre ensemble russe. Il nostro disegno, però, non è restare in Russia ma iniziare a lavorare in Italia. Il ragazzo è di origine lettone ma ha studiato e vissuto in Italia. Noi ci siamo presentati come Italia. Ecco perché hanno parlato tantissimo di noi in Russia: questo concorso è molto seguito, quasi tutti i giorni al telegiornale ne parlavano, facendo vedere immagini del backstage e interviste ai protagonisti. Lui come cittadino era lettone, ma il presidente del Concorso ha riconosciuto che, nonostante il nome russo e la cittadinanza lettone appunto, il ragazzo vive e studia in Italia. L’hanno specificato perché tutti chiedevano da quale scuola provenisse. Nessuno in Russia conosceva la nostra giovane scuola. Una sorpresa anche per i russi!

Per una volta, quindi, siete andati in controtendenza: italiani che vanno in Russia, e non il contrario!

Dicevano proprio questo: ci sono tantissime, ottime scuole in Russia e la medaglia d’oro viene vinta da un ragazzo che studia in Italia. È vero che la scuola è russa, ma siamo in Italia. Noi siamo il Russian Ballet College, io sono cittadina italiana e rappresento l’Italia anche se insegno il metodo russo. Sorpresa e incredulità, ma è stato riconosciuto il fatto che la danza sta andando avanti anche qui. Tutti conoscono Roberto Bolle in Russia…è giunto il momento di far conoscere altri danzatori fuori dal nostro paese! L’unica particolarità di Tima è che ha un nome russo ma per tutto il resto è veramente italiano. Pensa che al termine del concorso non vedeva l’ora di tornare a casa, in Italia, da quanto si sente parte della penisola. Venti giorni a Mosca sono stati molto stancanti, anche se super preparati…l’organizzazione ha curato tutti i particolari e aiutato tantissimo i partecipanti, però è pur sempre stato un periodo faticoso e difficile. Tutto è andato alla perfezione e siamo felicissimi per i risultati ottenuti!

Lei dirige il Russian Ballet College, una struttura giovane ma molto promettente. Ci può descrivere come è strutturata?

Come college è effettivamente una struttura molto giovane visto che esistiamo da cinque anni. Accettiamo i ragazzi soltanto se ne vale la pena e se vogliamo investire su di essi. Lavoriamo tantissimo: tutti, insegnanti compresi, viviamo nello stesso edificio. Questo ci aiuta molto perché non si perde troppo tempo per andare alle lezioni: un semplice cambio d’aula e si inizia un altro programma. Questo rende l’insegnamento e l’apprendimento molto più semplice da un punto di vista organizzativo. Non si studia soltanto il programma dettato dal Ministero della Pubblica Istruzione Russo ma molto di più. Il nostro disegno non è avere un ballerino bravo, ma tutti ballerini ottimi. Un progetto molto importante. Anch’io vivo nella struttura. Gli allievi sono molto preparati perché li seguiamo da vicino. Tima è cresciuto da noi grazie alle borse di studio ma ha sempre vinto qualcosa ai concorsi a cui ha partecipato. I ragazzi hanno meno spazio per le distrazioni: vanno a scuola media o al liceo, a pranzo poi rientrano nella nostra struttura, studiano, studiano, studiano.

Lei ha un passato da danzatrice: cosa ricorda del periodo in cui ha iniziato a praticare quest’arte?

È stato il momento più bello della mia vita: vivere in un college, studiare tantissimo, essere seguiti da vicino…meraviglioso! Proprio per questo ho cercato di fare qualcosa di simile, ma migliore, in Italia. Io lascio i ragazzi un po’ più liberi rispetto al periodo in cui ho studiato: 30 anni fa eravamo troppo disciplinati. Ora dobbiamo renderci conto che i tempi sono cambiati, le esigenze sono diverse, i ragazzi sono più indipendenti.  Cerco sempre di insegnare loro l’educazione, la storia della danza classica, l’eleganza che ha quest’arte, per chi era. Devono essere persone eleganti, non devono essere dei maleducati. Tutti mi fanno i complimenti per la loro educazione e questo mi rende orgogliosa.

In quanto tempo avete preparato le variazioni di Tima?

Tima aveva già preparato qualcosa l’anno scorso ma, tutto sommato, ha dovuto poi sistemare tutte le variazioni in un mese e mezzo. Inizialmente avrebbe dovuto partecipare al concorso con una sua compagna di classe che, però, non stava molto bene fisicamente. Abbiamo quindi deciso di mandare solo lui a metà aprile. Ho chiesto a Mosca, che mi ha dato l’approvazione. Non è stato facile preparare anche il pezzo di danza contemporanea ma fortunatamente Tima durante l’anno aveva seguito le lezioni. Il ragazzo ha ballato anche due variazioni con l’orchestra del Teatro Bolshoi, ha superato tutte le selezioni e, passo dopo passo, abbiamo visto che ce l’avrebbe fatta.

Abbiamo avuto proposte di lavoro per compagnie, gala…la vita di Tima è cambiata in meglio! Lui è entrato nella storia: questo concorso ha luogo ogni quattro anni, è organizzato direttamente dal governo russo, dal Ministero della cultura e dal Teatro Bolshoi. Pensa che Baryshnikov vinse la medaglia d’oro! Per i prossimi anni e le decisioni che dovrà prendere, sarà seguito da me, proprio per non perderci e far il possibile affinché affronti la sua carriera nel miglior modo possibile.

Dopo tanto studio, variazioni così diverse e difficile…Tima ce l’ha fatta e noi gli staremo accanto in ogni momento.

Valentina Clemente

Nelle foto: Irina Kashkova e Timofeis Andrijasenko

In calceun video del Concorso vinto da Timofeis

http://www.youtube.com/watch?v=6bMKSpYHL6A&feature=youtu.be

 

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