La danza è una forma d’arte che esprime e rappresenta la quintessenza dell’esperienza umana, dell’evoluzione, e della scoperta e comprensione di sé. Riflette la complessità, i conflitti, le sconfitte e i successi che sono parte della nostra esistenza fin da bambini.
La danza esprime l’adattabilità del corpo umano, permette di esplorare ritmi, passi, posizioni e dinamiche e simboleggia la crescita e la trasformazione.
Il danzatore infatti si spinge oltre i limiti, accetta e affronta gli ostacoli, cresce e migliora. La danza quindi diventa uno specchio della capacità umana di progredire e di sfruttare al meglio le proprie capacità, i talenti e le passioni.
Il potenziale espressivo della danza è strettamente interconnesso alle componenti emotive. I danzatori sul palcoscenico danno forma fisica alle emozioni. I gesti e l’espressività generano un effetto ‘cassa di risonanza’ negli spettatori che vivono le medesime esperienze emotive.
La danza dunque è un linguaggio mondiale che travalica frontiere e differenze, attraversa i confini linguistici e culturali e rappresenta le sfumature dell’Umanità, per cui trascende l’espressione individuale.
La sua forza trasformativa investe i danzatori e il pubblico e permette di esplorare le complessità fisiche e psicologiche dell’essere umano, e di affrontare e debellare ansie e paure.
La danza quindi è un comportamento universale complesso, un insieme di movimenti che incidono sulle funzioni cognitive dell’individuo che la pratica, la insegna e la guarda.
Stefania Napoli
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