L’arte unisce corpo e spirito, intelletto ed emotività, ed esalta la soggettività. Ci permette di esplorare noi stessi e la nostra posizione all’interno della società. E’ un mezzo per comunicare ciò che sentiamo, pensiamo e percepiamo, quindi un modo per aprire il dialogo interno all’individuo e tra le persone e le comunità a cui appartengono.
In quanto arte, la danza è una forma naturale di auto-espressione, fornisce strumenti fisici ed emozionali che permettono la comunicazione e l’esternazione delle esperienze interiori. Il movimento fisico e la tecnica servono a sentire, comprendere e comunicare idee, sentimenti ed esperienze.
Siamo tutti esseri di libero arbitrio, indipendentemente dalla nostra storia, dal nostro passato e dalla nostra situazione personale. Attraverso la danza, il nostro corpo ha la possibilità di esprimere la nostra libertà, evidenziando e superando le restrizioni che la nostra mente condizionata dalla società spesso gli impone.
Ballare è sempre stato uno dei mezzi espressivi più potenti dell’essere umano. Gli eventi importanti per un gruppo sociale erano raccontati e festeggiati attraverso danze collettive, familiari e individuali.
Sarebbe quindi legittimo, anzi auspicabile, utilizzare la danza quale strumento educativo, perché ballare sviluppa le capacità comunicative, stimola le tecniche di risoluzione dei problemi e le abilità cinestetiche e di pensiero creativo e critico.
L’obiettivo dell’educazione alla danza dunque è quello di coinvolgere gli allievi in esperienze artistiche attraverso i processi di creazione, performance e risposta. La danza dovrebbe essere utilizzata come strumento nell’educazione scolastica, per apprendere concetti e comprendere argomenti, collegando le attività motorie a temi accademici che permettono di attingere alla profonda intelligenza corporeo-cinestetica dei giovani.
Inoltre, l’educazione alla danza offre un veicolo per un insegnamento olistico che coltiva le caratteristiche umane necessarie alla società, integrando gli aspetti psico-fisici e presentando un forte impatto sulla qualità di vita.
Per tutti questi motivi, l’insegnamento della danza deve essere considerato una professione seria e importante. Un’esperienza passata come ballerino, per quanto di successo, non è garanzia di buone capacità di insegnamento. Il ‘come’ viene trasmesso un concetto infatti merita tanta attenzione quanto il ‘cosa’ viene insegnato.
La nostra società è sopraffatta dai media, un mondo di libero accesso alle informazioni e ai tutorial su ogni argomento, ma la conoscenza e l’esperienza nell’educazione alla danza richiedono competenza.
Ecco perché la danza deve essere insegnata nelle scuole, insieme alle altre forme d’arte e agli sport. Lo sviluppo continuo della creatività nei bambini, nei giovani e negli adulti, è essenziale in ogni momento della vita.
E’ quindi arrivato il momento di riconnetterci con i nostri corpi e tornare alla danza quale parte integrante della nostra persona e della nostra quotidianità.
Stefania Napoli
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