La stagione di danza torna al Teatro del Giglio dopo due anni di assenza causa pandemia, e lo fa offrendo al proprio pubblico di appassionati un cartellone che prende il via il 10 dicembre e va dalla danza contemporanea al più classico dei balletti, Il lago dei cigni.
Il secondo appuntamento in cartellone è con la nuova creazione di Roberto Castello di Aldes, “Inferno”, spettacolo che debutterà al Roma Europa Festival il 13 e 14 novembre. Al teatro del Giglio è atteso per l’8 gennaio (alle 21). Il titolo dello spettacolo, inquietante ed evocativo, viene così spiegato dalla compagnia: «L’inferno, nella cultura occidentale, è il luogo dell’immaginario che più ha offerto spunti a predicatori, illustratori, pittori, scultori, narratori, registi, musicisti. È il luogo dell’espiazione delle colpe morali e materiali in cui i malvagi vengono puniti e il bene trionfa sul male. È il luogo del sovvertimento e del caos nella cui rappresentazione tutto può coesistere. L’Inferno è qui, e assomiglia molto al Paradiso. È ciò che spinge a fare ogni sforzo per apparire più bravi, più giusti, più belli, più forti, più attraenti, più responsabili, più umili, più intelligenti, che spinge a competere per avere gratificazioni morali, sociali, economiche, affettive. Di qui l’idea di Inferno, tragedia in forma di commedia sull’invadenza dell’ego».
Il 9 febbraio (alle 21) sarà la volta di “Blu infinito” di Evolution Dance Theater, la cui coreografia è firmata da Anthony Heinl, che prosegue nel suo percorso artistico creando una performance in cui la commistione di discipline diverse dà vita a uno spettacolo dall’indimenticabile impatto visivo. L’uso della tecnologia e il suo costante dialogo con i poliedrici artisti del gruppo (danzatori, ginnasti, illusionisti, contorsionisti, atleti), uno degli elementi distintivi della compagnia, si unisce a giochi di laser e specchi, riflessi, rifrazioni, schermi chimici che reagiscono e catturano la luce creando mondi in cui le ombre dei danzatori si muovono e comunicano tra loro.
Ultimo titolo in cartellone è il più amato tra i balletti classici, “Il lago dei cigni” (29 marzo, ore 21): con le coreografie di Marius Petipa e Lev Ivanov e le celeberrime musiche di Pëtr Il’ič Čajkovskij, lo spettacolo è presentato al Giglio dal Balletto Yacobson di San Pietroburgo, fondato nel 1969 da uno dei più famosi coreografi del XX secolo, Leonid Yacobson. Fino ad oggi, la compagnia si è esibita in moltissimi paesi del mondo, e ha ricevuto, in Russia, importanti riconoscimenti. L’attuale direttore della Compagnia, Andrian Fadeev, vanta una carriera da primo ballerino del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo.
Redazione