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Laurencia (balletto): storia, personaggi, curiosità e trama

Laurencia, balletto originariamente coreografato da Vakhtang Chabukiani, debuttò nel 1939 al Teatro Kirov di Leningrado. La storia di una rivoluzione contadina era un soggetto ideale per il balletto sovietico di quell’epoca. La coreografia era un’innovativa miscela di danza classica e popolare, caratterizzata dalla danza maschile virile ed eroica incarnata da Chabukiani.

Alla première, i ruoli principali furono interpretati dalla prima ballerina Natalia Dudinskaya (Laurencia), Vakhtang Chabukiani (Frondoso), Elena Chikvaidze (Jacinta) e Tatiana Vecheslova (Pascuala).

Nel 1956, il balletto andò in scena al Teatro Bolshoi, con Chabukiani in coppia con Maya Plisetskaya. Da rammentare inoltre Vladimir Vassiliev interprete maschile di questo titolo capace di assoluta espressività drammatica oltre alle ben note ed eccelse doti tecniche. Laurencia riscosse grande successo ovunque fu portato in scena, soprattutto nell’ex Unione Sovietica.

Il pedagogo di balletto russo Michael Messerer rimontò Laurencia per il “Balletto Mikhailovsky” di San Pietroburgo nel 2010. La sua versione non si basava sulla produzione di Chabukiani al Kirov, la cui ultima messa in scena risaliva al 1972 (sebbene una versione venne mantenuta nella capitale georgiana Tbilisi dove apparve per la prima volta nel 1948 all’Opera con il Balletto di Stato e la prima ballerina Vera Tsignadze), ma sull’allestimento successivo del Bolshoi. Essendo figlio di una delle più famose dinastie di balletto moscovite (sua madre, Sulamith, era prima ballerina al Bolshoi e sua cugina era Maya Plisetskaya), Messerer utilizzò i suoi ricordi con l’aiuto di un vecchio filmato della coreografia di Chabukiani per ricostruire un allestimento il più vicino a quello autentico.

La creazione di Vakhtang Chabukiani nasce sulle musiche di Alexander Kerin, in un momento in cui il coreodramma era considerato in Unione Sovietica l’unica forma accettabile di balletto contemporaneo. Alla base del soggetto la commedia spagnola in tre atti Fuente Ovejuna di Lope de Vega.

Nel 1979 Vakhtang Chabukiani rivide nuovamente il balletto per il balletto di Stato di Tbilisi con scene e costumi di I. Askurava, interpretato da Irina Jandieri, Marina Alexidze, Natalia Papinashvili, Rusudan Abashidze, Svetlana Gochiashvili, Valeri Abuladze, Zakharia Amonashvili, Vladimer Julukhadze, Nukri Magalashvili, Nugzar Makhateli e Sergei Tereschenko.

Laurencia la ritroviamo anche in uno spettacolo dedicato alla memoria di Vakhtang Chabukiani in una nuova versione coreografica di Nugzar Magalashvili nel 2009.

Nel 2016 durante la serata dei Solisti del “Wiener Staatsballett” con protagonisti i ballerini dell’Opera di Vienna diretti allora da Manuel Legris, in un programma costruito appositamente per “ModenaDanza” al Teatro Comunale Pavarotti-Freni si sono visti una carrellata di brani di repertorio, tra cui Laurentia pas de six su coreografia di Rudolf Nureyev da Vakhtang Tschabukiani, per esaltare la capacita tecnica degli interpreti (Nureyev lo riadattò nel 1964 per il “Royal Ballet” di Londra).

La trama si svolge a Fuente Ovejuna, un villaggio in Spagna, dove una folla in festa si è radunata nella piazza principale. Gli abitanti del luogo ballano in attesa del ritorno del loro Comandante dalla battaglia. I giovani prendono in giro Laurencia e Frondoso, che è innamorato di lei. Laurencia prende in giro a sua volta Frondoso. Entra Mengo, il violinista, e l’amica di Laurencia, Pascuala, gli chiede di suonare il violino. I giovani ballano di nuovo. Da lontano si sente la musica militare. Entra il Comandante e gli abitanti del villaggio lo salutano obbedienti, ma lui non risponde ai loro saluti. Laffascinante Laurencia ha catturato la sua attenzione. Il Comandante corteggia la ragazza, ma lei risponde con indifferenza. Perde la pazienza e, infuriato, lascia il villaggio con i suoi soldati. Di seguito Frondoso rivela i suoi sentimenti a Laurencia, ma la ragazza non gli dà una risposta chiara. Si sente il suono di una tromba. Questa è la battuta di caccia del Comandante. Entra e cerca di rapire Laurencia, ma Frondoso difende coraggiosamente la ragazza dal suo detestato ammiratore. Il Comandante giura di vendicarsi di entrambi. Le ragazze del villaggio, più interessate a chiacchierare e ballare che al lavoro, portano il bucato al fiume. Arriva anche lvallegro violinista Mengo. Le ragazze lo accolgono con gioia. Dopo aver finito il lavoro, le ragazze tornano al villaggio, ma Jacinta viene trattenuta con il suo bucato. Improvvisamente compaiono i soldati del Comandante e la attaccano. Mengo difende la ragazza dai soldati senza paura. Quando il Comandante entra, ordina ai suoi uomini di arrestare Mengo e punirlo. Jacinta viene consegnata nelle mani dei soldati. Laurencia è ora certa del coraggio, dellamore e della devozione di Frondoso e gli dà il suo consenso per sposarsi. Lintero villaggio celebra le nozze di Laurencia e Frondoso. Allegre danze si susseguono per la gioia di tutti, ma i festeggiamenti si interrompono bruscamente quando il feroce Comandante entra in piazza. È lì per esercitare il suo potere, ordinando ai soldati di imprigionare Frondoso e di portare Laurencia al suo castello. La furia degli abitanti del villaggio è travolgente. Gli uomini del villaggio si radunano in una foresta. Sanno che è necessario combattere contro la tirannia del Comandante, ma ne hanno troppa paura. Rimangono lì, persi nella disperazione, e non fanno altro che maledire il tiranno. Entra una Laurencia tormentata. Il suo cuore arde di sentimenti di legittima vendetta. Umilia gli uomini del villaggio per la loro paura e incita alla ribellione. La sua voce passionale conquista la gente del posto. Persino le donne del villaggio sono pronte a combattere al suo fianco. Persone armate di coltelli, falci e lance accorrono al castello del Comandante. Nel finale gli abitanti del villaggio irrompono nel castello del Comandante. Liberano Frondoso e uccidono il tiranno. Il popolo celebra la vittoria.

Vakhtang Chabukiani fu uno dei primi a creare un nuovo linguaggio coreografico attraverso la sua particolare fusione di danza popolare e danza classica. Affermò una volta per tutte limportanza della danza maschile, promuovendo in particolare il concetto di danza maschile “eroica”.

Vakhtang Chabukiani famoso ballerino e maestro di danza classica, fondatore del balletto classico georgiano, riformatore della danza maschile, nacque nel 1910 a Tbilisi. Alletà di dodici anni entrò nello Studio di Balletto Perini. A quattordici anni, durante gli studi di danza classica, eseguì la miniatura Fire Flame con la sua coreografia, sul palcoscenico del Teatro dellOpera e del Balletto di Tbilisi. Nel 1926 lasciò la Georgia per la Scuola Coreografica Statale di Leningrado, dove studiò con i grandi ballerini e insegnanti russi V. Semionov, A. Shiryaev e V. Ponomaryov. Dal 1929 al 1941 Chabukiani entrò a far parte del Kirov Ballet come primo ballerino, e divenne una star subito dopo la sua prima esibizione. Iniziò leroico stile sovietico nella danza maschile, ma fu anche il perfetto esponente di un autentico classicismo, di una sofisticata tecnica virtuosa e di una grandiosità scultorea. Lvarte di Chabukiani era caratterizzata da sincera sensibilità, talento drammatico, espressività interiore e temperamento impetuoso. Riformò il ruolo del ballerino maschile nel balletto classico russo e creò passi a due e variazioni, che divennero immediatamente dei classici: variazioni di Basilio nel “Don Chisciotte”, Solor ne “La Bayadère” e passi a due de “Il Corsaro”, solo per citarne alcuni. Nel 1941 V. Chabukiani tornò in Georgia per diventare direttore artistico del Balletto del Teatro dell’Opera e del Balletto di Tbilisi e il suo mandato trasformò radicalmente la compagnia. Chabukiani fu direttore della Scuola Coreografica di Tbilisi dal 1950 al 1973 e quasi tutti i ballerini georgiani furono suoi allievi. Diresse un documentario tratto da una sua sceneggiatura, “Maestri del Balletto Georgiano” (1955), e “Otello” (1961), che divenne anche un film. Chabukiani ricevette i più alti riconoscimenti statali dellUnione Sovietica e della Georgia per il suo straordinario contributo dato allarte del balletto

Tra le varie esibizioni di Laurencia si ricorda la straordinaria interpretazione della coppia formata da Natalia Osipova e Ivan Vasiliev al Mikhailovsky Theatre di San Pietroburgo. Sul versante parodistico anche la celebre compagnia “Les Ballets Trockadero de Monte Carlo” ha presentato un estratto di Laurencia dall’atto finale ricca di cliché donchisciotteschi, jétés drammatici, salti mortali e passi ispirati alla corrida assemblati con originalità.

Una curiosità la ritroviamo nel 1958, quando dopo soli tre anni, Nureyev completò il suo percorso di studi con il coreografo Aleksander Puškin, si diplomò insieme con il suo compagno di accademia Michail Baryšnikov ed entrò a far parte del Balletto Kirov. Il suo esordio con la compagnia fu proprio in “Laurencia” al fianco della celebre Natalija Dudinskaja.

Un’altra versione in un atto unico con il titolo Laurenza, su diverso argomento da Gilbert Segura e Pierre Bonnard, musica di Franz Schubert, aveva debuttato al Théâtre de l’Opéra (Palais Garnier) nel 1924, con la coreografia di Léo Staats.

Michele Olivieri

Foto di Stas Levshin

www.giornaledelladanza.com

© Riproduzione riservata

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