Il balletto classico preferito?
Lo Schiaccianoci.
Il balletto contemporaneo prediletto?
La Nona di Maurice Béjart.
Il Teatro del cuore?
Il Teatro alla Scala di Milano e l’Arena di Verona.
Un romanzo da trasformare in balletto?
Il romanzo ispirato al film “E.T. L’extra-terrestre” scritto da William Kotzwinkle per un balletto dedicato ai ragazzi.
Mentre un film da cui ricavare uno spettacolo di balletto?
The Danish Girl.
Il costume di scena indossato che hai preferito?
Gelsomina.
Quale colore associ alla danza?
Rosso.
Che profumo ha la danza?
L’odore della pece.
La musica più bella scritta per balletto?
Quelle composte da Nino Rota.
Il film di danza irrinunciabile?
Il sole a mezzanotte con Mikhail Baryshnikov.
Due miti della danza del passato, uomo e donna?
Rudolf Nureyev e Pina Bausch.
Il tuo “passo di danza” preferito?
Legato.
Chi ti sarebbe piaciuto essere nella vita tra i ruoli del grande repertorio classico?
Caterina dal balletto di John Cranko “La bisbetica domata” con un bel Petruccio…
Chi è stato il genio per eccellenza nell’arte coreografica?
Non riesco a trovarne solo uno, ma la storia del balletto ha visto grandi personalità come Roland Petit, Maurice Béjart senza scordare “le svolte” coreografiche impresse da Rudolf Nureyev.
Tornando indietro, se incontrassi Tersicore, cosa le diresti?
Lei direi di non lasciarsi fuorviare dalle altre divinità e di continuare ad essere unicamente la Musa della Danza..
Tre parole per descrivere la disciplina della danza?
Farfalle con le ali di titanio e una vita da marines.
Come ti vedi oggi allo specchio?
Occhi neri, alta, bionda, con un bel rossetto rosso… uguale ad un’altra!
Michele Olivieri
Foto di eVenti emotion
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