Mercoledì 28 dicembre alle ore 12:25 Rai5 in onda Lindsay Dances un documentario che raccoglie per la prima volta e in modo quasi antologico il repertorio storico degli spettacoli della Lindsay Kemp Company, dalla fine degli anni ’70 agli anni ’90. Filmati provenienti dalle Teche Rai e da archivi privati: dal glorioso Flowers a Duende, da Midsummer Night’s Dream a The Big Parade, da Alice a Onnagata, fino ad arrivare all’ultimo Kemp Dances.
Lindsay Kemp è nato a Liverpool nel 1938.
Ideatore, regista ed interprete di uno stile personalissimo di performance teatrale, è considerato uno dei protagonisti della danza contemporanea.
Personalità internazionale veramente creativa ed eclettica, Kemp si è reso noto dalle Americhe al lontano Giappone come autore, danzatore, mimo, attore di teatro e di cinema, regista teatrale e di opere liriche, coreografo, scenografo, costumista.
Giovanissimo si trasferisce a Londra, dove studia alla scuola del noto Ballet Rambert e con molti altri maestri, tra cui Sigurd Leeder, Charles Wiedman e il famosissimo mimo Marcel Marceau. Dopo un duro e variegato apprendistato, danzando e recitando in compagnie di danza, teatro, teatro-danza, cabaret, musical e quant’altro gli offrisse l’opportunità di esibirsi, nel mettere a punto la sua peculiarità d’interprete, emerge chiaramente a Kemp la sua istintiva incapacità a inserirsi in un contesto organizzato da altri.
Comincia allora, negli anni ’60, un percorso da solista che produrrà delle performance di danza-pantomima come “Legends”, “Turquiose Pantomime” e “Crimson Pantomime”. Nel frattempo, trasferitosi a Edimburgo, fonda la sua prima compagnia e da “capocomico” produce alcuni esperimenti e happening, tra cui particolarissime versioni di “Salomè” e “Woyzeck”, e crea nel 1968 lo spettacolo che lo renderà famoso a livello mondiale: “Flowers…una Pantomima per Jean Genet”, basato molto liberamente sul romanzo “Nostra Signora dei Fiori” dello scrittore francese. Nasce così, mescolando i vari linguaggi che ha studiato e soprattutto praticato sulla scena, il suo particolare e unico stile, tra tradizione e novità. Nel 1974, una nuova versione di “Flowers” in un piccolo teatro di Londra ottiene un successo tale da doversi trasferire in un prestigioso teatro del West End e dopo mesi di trionfo a Broadway, New York. Ha inizio allora per Kemp una lunga e fortunatissima carriera internazionale con spettacoli di grande effetto visivo e musicale.
Dopo quel periodo Lindsay Kemp “inizia a desiderare di nuovo la semplicità e la libertà dello spettacolo da solo…con tutto il suo arsenale di risorse.” Nasce allora, a metà degli anni ’90, lo stupefacente e straordinario spettacolo “Onnagata”, sorta di compendio della variegata poetica di Kemp rade” e “Alice”. Seguono una serie di spettacoli a solo o accompagnati da poche figure, poco più che comparse, che riprendono o rielaborano frammenti da altri spettacoli del passato: “Reves de Lumière” (1997), “Dreamdances” (1998) e il recente “Fiori spezzati: da Flowers a La Traviata”, prodotto dal Teatro Nuovo di Torino.
La sua attività grafica, forse meno nota, è parte integrante di quella teatrale e dove non si inserisce nella performance a livello progettuale fa comunque riferimento al mondo della rappresentazione.
Le opere grafiche di Lindsay Kemp sono state esposte al Traverse Theatre in occasione del Festival Internazionale di Edimburgo e alla Fundaction Mirò a Barcellona; e, oltre a molte altre, alla Galleria Luce di Venezia ed alla Galleria Il Vicolo di Genova nel 1991.
“Metto su una musica e si leva la danza – passioni gioie amori desideri tutto fluisce in una sola linea nera che balza fuori come una freccia o un angelo dal mio cuore nascosto, sul bianco splendore della pagina e prima che possa essere accecato dalle luci della ribalta il danzatore nuovo nato, appena scioltosi dal pennino o dalla mobile lingua del pennello, esegue la sua danza, l’unica per la quale verrà ricordato…
Redazione