Salutare il pubblico che ti segue da tantissimo tempo, si sa, non è mai cosa facile. Soprattutto se la danza è la tua vita e l’Italia la terra d’origine che ti ha visto studiare, crescere per poi partire e portare il tuo talento altrove. Questa è la storia di Mara Galeazzi, da dieci anni prima ballerina del Royal Ballet: dopo il diploma alla scuola di ballo del Teatro alla Scala di Milano, la danzatrice entra nel Royal Ballet nel 1992 dove Glen Tetley la sceglie subito come protagonista del balletto La ronde. Nella celebre compagnia inglese interpreta, nel corso degli anni, importanti ruoli da protagonista, tra questi anche Giselle. Memorabili le sue interpretazioni della Fata Confetto e della Fata delle Rose nello Schiaccianoci, di Myrtha in Giselle, di Gamzatti nella Bayadere, della principessa Florine nella Bella addormentata, di Mercedes e della Regina delle Driadi nel Don Chisciotte. Numerose anche le sue apparizioni come guest star: tra i teatri dove è stata ospite, l’Opéra di Parigi, il Metropolitan di New York, il Bolshoi di Mosca, il Teatro dell’Opera di Stoccarda, la Bukyo Civic Hall di Tokyio e il Teatro dell’Opera di Roma. È stata anche l’étoile di diverse performance televisive come la diretta della BBC dalla Royal Opera House del 2002. All’età di quarant’anni, però, la prima ballerina ha deciso di salutare le scene con tre gala speciali: uno a Londra, uno a Montecarlo e uno proprio al Teatro Romano di Verona. Accanto a lei altri primi ballerini del Royal Ballet: Sarah Lamb, Marianela Nuñez, Gary Avis, Steven McRae, Thiago Soares ed Edward Watson. In un teatro gremito come nelle migliori occasioni, i danzatori hanno dato vita a uno spettacolo delicato e divertente, affascinante e coinvolgente. La serata è stata aperta dal passo a due di Tatiana e Gremin dall’Onegin di John Cranko su musica di Kurt-Heinz Stolze, interpretato da Mara Galeazzi e Gary Avis. Sarah Lamb ed Edward Watson hanno poi eseguito il passo a due Qualia di Wayne McGregor su musica “metal” degli Scanner. Marianela Nuñez e Thiago Soares hanno emozionato il pubblico veronese con il passo a due dal terzo atto del Lago dei cigni di Petipa-Ciaikovski e, subito dopo, Sarah Lamb e Steven MCrae hanno danzato In the hothouse di Alastair Marriott su musica di Richard Wagner. La prima parte della serata è stata chiusa con la scena del balcone dal Romeo e Giulietta di Kenneth MacMillan su musica di Sergej Prokofiev, ballata proprio da Mara Galeazzi ed Edward Watson. Look West di Alastair Marriott su musica di Leonard Bernstein nell’esecuzione di Mara Galeazzi e Gary Avis ha aperto, poi, la seconda parte, proseguita da un “salto” nel repertorio ottocentesco con il passo a due dal terzo atto della Bella addormentata di Petipa-Ciaikovski, interpretato da Sarah Lamb e Steven McRae. Un tuffo, poi, nella bellezza e delicatezza di After the rain di Christopher Wheeldon su musica di Arvo Pärt con Marianela Nuñez e Thiago Soares. L’assolo, interpretato da Steven McRae, Something different di Steven McRae su Sing sing sing di Benny Goodman ha infiammato il pubblico presente che ha applaudito il bravissimo ballerino. La serata si è conclusa con il passo a due Manon di Kenneth MacMillan su musica Jules Massenet, uno dei “cavalli di battaglia” di Mara, eseguito con Edward Watson. La danzatrice ha, quindi, salutato il pubblico italiano tra applausi scroscianti e qualche lacrima di commozione che, proprio grazie alla bravura trasmessa in quasi due ore di spettacolo, è riuscita a regalare ad un pubblico in delirio.
Valentina Clemente
Foto Brenzoni