In apertura dell’edizione 2016 di ParmaEstate, la rassegna estiva del Teatro Regio di Parma, va in scena presso il Cortile della Pilotta il Béjart Ballet Lausanne, precisamente il 21 e 22 giugno alle ore 21:30.
La rinomatissima compagnia del compianto Maurice Béjart, diretta artisticamente dall’“erede” Gil Roman, presenta per l’occasione una quaterna di capolavori di repertorio, nonché una prima italiana del coreografo di Alès.
Ad “aprire le danze” è Suite Barocco, composizione animata dalle note della musica barocca del XVIII secolo, in cui spiccano i costumi realizzati dal celebre stilista italiano scomparso Gianni Versace, rimaneggiati per l’occasione da Henri Davila, costume designer della compagnia. L’immaginario ricreato, grazie anche alle luci di Dominique Roman (allestitore dell’illuminotecnica per ognuna delle opere della soirée) vuole essere quello legato al vis-à-vis dell’Uomo con la Morte, un incontro volutamente sfumato nella sua essenza fino a trasformarsi (quasi) in un sogno.
Segue Étude pour une Dame aux camélias, andato in scena per la prima volta nel 2001 come parte dello spettacolo Le Même et UN AUTRE. Si tratta di un assolo femminile, eseguito sulla musica di Fryderyk Chopin e Francesco Cilea, dove la protagonista rappresenta il sogno d’amore che, come la bellezza di un fiore, ognuno vorrebbe non far svanire mai.
She was my LADY and I dreamed about her like a flower “A Camellia”! I’m dying, but she, I don’t want her to die. Dreams, shadows, imagination, ideal woman, I’m looking for her and I will die seeking for her, she who can be is also going to die soon! Ma Dame… aux camélias. (bejart.ch/en).
Percorrendo sempre il fil rouge del sentimento passionale, la compagine svizzera catapulta l’azione scenica dall’altra parte del mondo, in India, proponendo Bhakti III, un progetto nato nel lontano 1968, presentato al Festival d’Avignone e registrato persino in formato filmografico. La cura delle scene e dei costumi è affidata a Germinal Casado e si incentra sulle tre figure religiose più pregnanti della cultura indiana, vale a dire Rama, Krishna (entrambe figurazioni del dio Vishnu) e Shiva, altra divinità preponderante nel teatro-danza di quell’area geografica.
Through love, the worshiper identifies with the divinity and, every time, he relives the legend of his God who is himself one of the faces of reality and unnamed. (bejart.ch/en).
A questo punto dell’intera rappresentazione, è una creazione dello stesso direttore artistico a calcare il palcoscenico: Impromptu…, edificata sulle note di Franz Schubert performate dal duo Citypercussion, composto da Thierry Hochstätter e jB Meier.
Infine, come nelle più maestose sinfonie, la serata si conclude con uno dei “cavalli di battaglia” dell’ensemble, ovvero Boléro, in cui coreografia, scene e costumi sono tutti targati Maurice Béjart, mentre la musica si riferisce al masterpiece di Maurice Ravel. Inscenato per la prima volta al Théâtre Royal de la Monnaie di Bruxelles il 10 gennaio 1961, il lavoro di 17 minuti si preclude di incantare il pubblico parmense per l’ennesima volta, confermandosi una pietra miliare non soltanto del repertorio Béjart ma – oserei dire – della danza di tutti i tempi.
Maurice Béjart precises in these terms his conception of Ravel’s work: «Very popular and yet always new music thanks to its simplicity. Melody – Eastern and non-Spanish origin – rolls endlessly on itself, increasing in volume and intensity, devouring sound space and engulfing melody at the end». Without wanting to further describe this obvious ballet itself, note that Maurice Béjart, in a very different style, joined the spirit of Sacre du Printemps, in the sense that unlike most of those who have choreographically illustrated the Boléro before him, he repudiates all the external picturesque facilities to express only – but with such a force! – the basics. (bejart.ch/en).
ORARI & INFO
21-22 giugno ore 21:30
Cortile della Pilotta
Piazza della Pilotta – Parma
Tel: +39 0521 203999 (biglietteria Teatro Regio di Parma)
www.teatroregioparma.it
Marco Argentina
www.giornaledelladanza.com
Béjart Ballet Lausanne / Boléro © Jack Devant
Béjart Ballet Lausanne / Étude pour une Dame aux camélias © Francette Levieux