Chi sperava che con l’arrivo dell’anno nuovo ci sarebbe stata la riapertura di palestre, cinema e teatri rimarrà probabilmente deluso. Nel Dpcm del 3 dicembre si indica la data del 15 gennaio come scadenza naturale del provvedimento, che sarà sostituito o integrato con nuove disposizioni. Tra le novità però, dicono fonti del governo, non è mai stata in discussione una eventuale riapertura delle attività di palestre, piscine, cinema e teatri.
In questi giorni, il governo ha sempre ribadito che qualsiasi decisione sarà presa sulla base dei dati epidemiologici che arriveranno dopo l’Epifania, quando cioè si potrà valutare qual è stato l’impatto dell’allentamento delle misure in alcune regioni dall’inizio di dicembre (per esempio la Lombardia era zona rossa fino al 30 novembre, diventata poi arancione) e soprattutto l’andamento dei contagi durante le feste.
I responsabili delle strutture, tuttavia, dovranno garantire alti standard di sicurezza, contingentando ulteriormente gli ingressi, e ripristinando la regola che vieta l’accesso negli spogliatoi. Probabilmente saranno ammesse le sole lezioni individuali: le lezioni di gruppo esporrebbero i partecipanti a troppi rischi. Per quanto riguarda le piscine gli esperti stanno valutando l’ipotesi di farle aprire, a patto garantiscano la presenza di una sola persona per corsia. Al momento nulla appare però scontato. Le associazioni di categoria intanto premono per la riapertura, perché ulteriori ritardi potrebbero causare la morte di molte (troppe) attività.
Preoccupazione anche per teatri, cinema e musei. Il problema principale è rappresentato non tanto dalle presenze all’interno delle sale quanto dalle inevitabili code che si formano solitamente agli eventi.
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