Dopo “Serata Quattro Coreografi”, in scena il 9, 10 e 11 giugno, primo spettacolo di balletto con il pubblico in sala, il Corpo di Ballo programma un nuovo appuntamento alla Scala: il 7 e 8 luglio con “Serata Contemporanea”, che accoglierà gli amanti della danza anche nei posti di platea.
Sette nomi di rilievo della coreografia contemporanea internazionale, cinque debutti scaligeri e una nuova creazione in prima assoluta si uniscono nella nuova “Serata Contemporanea”, con il grande ritorno di William Forsythe – per la prima volta il Balletto della Scala presenterà uno dei suoi pezzi storici The Vertiginous Thrill of Exactitude – la ripresa del trio conclusivo di SENTieri di Philippe Kratz, e con cinque autori che mai prima d’ora hanno portato sul nostro palcoscenico la loro firma e i loro lavori: Kryzysztof Pastor, David Dawson, Patrick de Bana, Natalia Horecna e Simone Valastro uniti nel segno di un linguaggio contemporaneo che trae le sue radici dal classico e dai grandi maestri del Novecento e si distingue per originalità, sensibilità e gusto musicale. Natalia Horecna, danzatrice con Hamburg Ballett, Nederlands Dance Theatre, Scapino Ballet e ora coreografa free lance, si è già evidenziata nel panorama internazionale.
A lei è affidata la creazione, in prima assoluta, per la Compagnia scaligera, Birds walking on water, di cui firma anche scene e costumi. Assoli e passi a due di grande impatto si alterneranno nelle altre firme di questa serata: con il passo a due Tristan and Isolde dalla sua produzione Tristan Kryzysztof Pastor, acclamata personalità nel mondo della danza e direttore del Polish National Ballet, porta in scena la passione e l’intensità tragica di una storia d’amore, esaltata dalla musica di Wagner; David Dawson crea nel 2007 A sweet spell of oblivion su una selezione di preludi da Il clavicembalo ben temperato di Johann Sebastian Bach. Alla Scala questo passo a due mostrerà per la prima volta la cifra stilistica del pluripremiato coreografo britannico che nella nuova stagione sarà tra i protagonisti, con Anima Animus, della serata-trittico “Dawson/Kratz/ Kylián”.
Il fascino della musica barocca permea anche The labirinth of solitude, assolo di grande forza espressiva creato per Ivan Vasiliev nel 2011 sulla Ciaccona in sol min. di Tomaso Antonio Vitali da Patrick de Bana, tra i più interessanti autori del panorama contemporaneo, personalità unica e eclettica come il suo background. Nuova linfa coreografica del nostro tempo, che porta per la prima volta alla Scala il talento di Simone Valastro con Árbakkinn, passo a due creato nel 2019 sulla omonima composizione di Ólafur Arnalds. Milanese, diplomato alla Scuola di Ballo del Teatro la Scala già danzatore all’’Opéra de Paris, la sua carriera coreografica lo ha visto all’Opéra Bastille, Opéra Garnier, Ravello Festival, Granada Festival, nel 2020 al Teatro Bol’šoj, con una creazione in prima mondiale e all’Opera di Roma nel 2021.
Sara Zuccari
Photo Brescia – Amisano
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