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Tag Archives: Balletto

L’errore, il più prezioso alleato del danzatore

Nella nostra società, a partire dalla famiglia e dalla scuola, l’errore viene vissuto come una colpa. Un compito di matematica andato male, un lavoro svolto non egregiamente vengono giudicati e puniti. Le persone quindi crescono con la falsa idea che sbagliare sia una cosa da evitare a tutti i costi. I ballerini invece no. In sala danza il danzatore impara che l’errore è un prezioso alleato, il suo migliore amico. I danzatori possiedono una vena di perfezionismo nel loro DNA. Hanno uno standard elevato, una forte etica per il lavoro che svolgono, attenzione ai dettagli, una spinta insaziabile a continuare a fare sempre meglio. Tendere alla perfezione è positivo, purché non ci si lasci sopraffare da questa chimera. La realtà è che nella vita, come nella danza, nulla sarà mai perfetto e gli errori sono la testimonianza del fatto che si sta crescendo. Essi insegnano a essere resistenti e forti, a sopravvivere in un mondo pieno di sfide, in cui per l’appunto l’errore è considerato un fallimento. Gli errori al contrario favoriscono l’apprendimento, costringono a esplorare alternative, stimolano a riesaminare un problema e a pensare in modo creativo per trovare o sviluppare soluzioni o approcci originali. Sbagliare dunque è utile per ...

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Come la danza costruisce la forza mentale

    Danzare richiede un delicato equilibrio tra forma fisica, abilità tecnica, capacità artistica e forza mentale. La forza muscolare gioca un ruolo fondamentale per la longevità e il successo di un danzatore. Gli consente di saltare a grandi altezze, di eseguire movimenti complessi e diversi, e di aumentare e stabilizzare il raggio di movimento e le posizioni estese. Tuttavia, la forza generata dalla danza non si limita all’aspetto fisico, ma afferisce anche e soprattutto alla condizione mentale e psicologica. La danza, infatti, insegna a perseverare, a tenere duro quando le cose si fanno difficili. Permette di focalizzare il pensiero non sul fallimento o sull’errore, ma sul modo di rimediare e superare una situazione avversa sviluppando un nuovo piano per andare avanti. Essere mentalmente forti significa utilizzare una combinazione di abilità mentali, senza permettere alla pressione di ostacolare il raggiungimento degli obiettivi. Queste abilità includono il saper gestire lo stress, riprendersi dagli errori, essere flessibili di fronte ai cambiamenti improvvisi, affrontare gli imprevisti con sicurezza e mantenere un atteggiamento positivo in ogni momento. Tali competenze travalicano la sala danza e diventano ordinarie nella vita spesso impregnata di fatica, dolore, imprevisti, scontri e paure. Un ballerino infatti utilizza quotidianamente il problem ...

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Gli skills fisici e mentali che si sviluppano danzando

Indipendentemente dallo stile scelto, chi danza sviluppa una serie di skills fisici e mentali da applicare poi al resto della sua vita: capacità di interazione sociale, consapevolezza spaziale, coordinazione, risoluzione dei problemi, sviluppo di abilità motorie, ritmiche e musicali. È  possibile individuare subito coloro che hanno trascorso del tempo in una scuola di danza. Sono persone strutturate, riflessive e consapevoli grazie ad anni di disciplina, impegno, dedizione, sfida con se stessi e massima concentrazione su quello che si sta facendo. I ballerini imparano a conoscere il funzionamento del proprio corpo e ad ascoltarlo. Questa conoscenza si rivela un fattore cruciale nell’accettazione di sé, ma anche e soprattutto nella comprensione dei segnali fisici. Si riesce a capire meglio ciò di cui si ha bisogno di momento in momento. Si può distinguere la stanchezza dallo stress emotivo e il ‘dolore’ muscolare fisiologico collegato all’esercizio, da quello più preoccupante derivato da un infortunio o dall’errata esecuzione di un movimento. I danzatori vengono inoltre introdotti alla lingua parlata dalla danza, il francese per il balletto e l’inglese per il modern e il modern jazz. L’apprendimento di una nuova lingua comporta la memorizzazione di regole e vocaboli sconosciuti, favorisce la creazione di nuove connessioni neuronali ...

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I cinque modi in cui la danza insegna la preziosa dote della gentilezza

  La gentilezza è una dote preziosa che trascende razza, religione, etnia, background culturale e linguistico. Un atto gentile fa bene a chi lo riceve e a chi lo offre. Si pensa che gentilezza, premurosità ed empatia siano abilità innate nell’essere umano, ma non è così. Come la lettura, la scrittura o la matematica, anche l’intelligenza emotiva va imparata e allenata, e uno dei metodi migliori per farlo è offerto dalla danza. Ecco i cinque modi in cui la danza insegna la dote della gentilezza. La danza educa alla gratitudine. La gratitudine è un sentimento profondo che arricchisce la nostra esistenza, è un atteggiamento mentale che porta a essere consapevoli e riconoscenti. Connette con gli altri e rende più attenti alle loro necessità ed emozioni. In sala danza, i ballerini non imparano solo passi e tecnica, ma anche a ringraziare gli insegnanti e i compagni. Imparano ad applaudire al termine della lezione o di uno spettacolo per mostrare apprezzamento verso ciò che hanno imparato o vissuto e per le persone che lo hanno reso possibile. I ballerini quindi sono incoraggiati a essere gentili nella loro espressione artistica. La danza spinge a guardare oltre se stessi. La danza permette di guardare ...

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La disciplina coreutica è il cardine dell’autodisciplina e del progresso personale

Come e forse più di ogni altra forma d’arte, la danza richiede disciplina. Ma cosa significa esattamente? La disciplina coreutica è costituita da regole ferree, linee guida imprescindibili che non regolano solo la mera esecuzione dei passi, ma guidano e ispirano il comportamento dei ballerini a cui si richiedono precisione, concentrazione, puntualità, abbigliamento adeguato, rispetto e cortesia. È da questo momento che la disciplina evolve e si trasforma in autodisciplina, ossia nella capacità di progredire, rimanere motivati ​​e di perseguire il proprio obiettivo nonostante le avversità, le distrazioni e il duro lavoro necessario a ottenerlo. L’autodisciplina richiede un notevole sforzo mentale e un grande autocontrollo, è una dote che nasce nel nostro interno, si radica e diventa un potere personale. Motivazione, forza di volontà e persistenza, infatti, sono i valori che formano i presupposti cognitivi adatti a creare la capacità di auto-disciplinarsi e sviluppare il pensiero critico. Imparare l’autodisciplina fin da piccoli, indirizza il bambino verso una vita sana dal punto di vista fisico, emotivo e mentale. L’autodisciplina gioca un ruolo importante nel rendimento scolastico e negli obiettivi personali. Attraverso la danza, i bambini apprendono e sviluppano capacità analitiche, attenzione, concentrazione e consapevolezza spaziale, elementi che lo rendono un membro ...

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Non solo tecnica: il valore della danza

La danza contribuisce a definire il nostro stile di vita e di conseguenza il modo in cui ci relazioniamo con noi stessi, con le nostre fragilità e con gli altri. La danza infatti, al di là della tecnica, è soprattutto un modello di valori che determina le nostre azioni quotidiane e implementa una crescita personale autonoma, etica e consapevole. I principi connessi alla pratica coreutica sono vari, basilari e importanti. Rispetto ed etica. Rispettare se stessi è la forma primaria di rispetto che si dirama al di fuori di noi, verso i compagni di danza o di compagnia e gli insegnanti. Rispettare se stessi non significa essere auto-indulgenti o mettersi su un piedistallo, bensì implica la capacità di riconoscere e accettare i proprio punti deboli con dignità e amor proprio. Quando uno spettacolo non va bene come ci si aspettava, quando si commettono errori in sala o fuori, è importante accogliere l’insuccesso, momento fondamentale per la crescita come artista e come persona. Riconoscere al tempo stesso le proprie qualità aiuta a sviluppare una visione ottimista che va ben oltre la sala danza e che si esplica in un approccio etico anche verso l’altro. Nel danzatore nasce dunque una sorta di ...

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Le sette abilità del danzatore

  Per diventare un ballerino completo, anche a livello amatoriale, occorre molto di più del talento. I ballerini che dimostrano di possedere determinate caratteristiche saranno in grado di raggiungere il loro pieno potenziale. In questo modo, genereranno un impatto positivo sul pubblico e daranno un senso al loro duro lavoro. Ecco le sette abilità che un danzatore deve possedere. Passione e dedizione. Il vero ballerino è guidato da un’intensa passione che alimenta il suo impegno instancabile. L’amore per la danza lo spinge a superare gli ostacoli, a sopportare sacrifici e a fare tutto il necessario per dare il suo meglio. Tecnica, disciplina e atleticità. Qualsiasi sia lo stile scelto, il ballerino deve padroneggiare le tecniche, deve avere equilibrio, forza e destrezza fisica. Inoltre deve avere musicalità, coordinazione, dinamica e controllo del corpo. Creatività. Il danzatore deve possedere capacità artistiche e creatività che gli permettono di esprimersi attraverso il movimento. Deve essere in grado di conferire sfumature alle sue interpretazioni e deve esplorare la sua immaginazione con esercizi di improvvisazione che sono molto meno semplici di quanto possa apparire. Richiedono un profondo ascolto di sé e la capacità di lasciarsi andare senza giudicarsi. Coltivare la creatività dunque permette al ballerino di ...

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La danza modifica lo stato mentale e potenzia le funzioni cognitive

Quando si danza si entra in uno stato mentale diverso. La danza crea una connessione mente-corpo speciale e unica e permette di integrare pensieri ed emozioni con il movimento fisico, senza soluzione di continuità. La danza inoltre  fornisce un contesto sicuro in cui lasciar ‘andare le cose’, sfogare, conoscersi e ritrovarsi. Tutto ciò pone le basi per una reale consapevolezza di se stessi. Muovendoci modifichiamo l’equilibrio chimico ormonale del nostro corpo e l’umore cambia. Il focus mentale si sposta, le prospettive si ampliano, e la visione della realtà si allarga e arricchisce. Quando il movimento è inserito in una struttura codificata che include consapevolezza, alcune parti della nostra mente diventano più facilmente accessibili. Il danzatore viene assorbito nel momento, orientato al presente, migliorano la capacità creativa e gli stati auto-coscienza e resilienza. Da qui inizia un processo di conoscenza del pieno potenziale psico-fisico. Praticando la danza, ci si lascia guidare dal corpo, dal respiro, dall’impulso, dallo slancio e dalla musica. Aumentano le abilità immaginative, improvvisative e creative e la capacità di entrare in risonanza con l’ambiente che ci circonda. Questo specialissimo ‘passo a due’ mente/corpo implementa lo sviluppo intellettivo, aiuta a gestire meglio le relazioni con noi stessi e di conseguenza con gli ...

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Danzatori e pubblico: empatia cinestetica e autenticità

  Perché la performance artistica non verbale insita nella danza è così potente? Il concetto di empatia cinestesica è una parte della risposta a questa domanda. L’empatia cinestesica riguarda la capacità di porsi nello stato d’animo di un altro essere umano osservandone i movimenti. Si riferisce alla condivisione dei sentimenti di un’altra persona come risultato della percezione dei suoi gesti. Pertanto, la pratica e la visione della danza possono essere utilizzate come strumenti per incrementare ed esercitare la propria capacità empatica. Osservare un danzatore ballare è un’opportunità per notare come emozioni e pensieri danzino tra loro, come si intreccino intorno alle curve e alle linee della sua fisicità e al suo movimento. Assistendo a una performance, il cervello dello spettatore mette in moto i neuroni specchio che si attivano anche nel ballerino. Nasce un’esperienza emotiva simile sia per il danzatore sia per il pubblico che prova il brivido del movimento dalla sua poltrona in platea. La danza così vissuta diventa quindi un modo per mettersi nei panni degli altri, ripetutamente, rapidamente e profondamente. La seconda risposta alla domanda iniziale riguarda come il ballerino percepisce se stesso e il modo in cui danza. Se i suoi movimenti sono veri e sentiti, ...

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Il ‘paradosso del danzatore’

Si sentono spesso i danzatori dichiarare che ciò che amano di più della danza è il senso di libertà che essa porta con sé. Libertà espressiva, energia, vivere il momento, sono alcune delle espressioni più comuni associate all’esperienza della danza. Le sensazioni potenti che ne derivano motivano molti a voler ballare o a continuare a farlo. Eppure, c’è un mistero dietro tutto ciò. Perché i danzatori si sentono così liberi, pur lavorando all’interno di parametri netti, stringenti e talvolta perfino restrittivi? Il danzatore, più di qualsiasi altro artista, è vincolato a una tecnica rigorosa, in particolare nel balletto. Deve eseguire passi esatti, fondersi con la musica, la dinamica, la ritmica e la melodia. Deve vivere lo stato d’animo e i sentimenti del personaggio che interpreta e in cui deve immedesimarsi. Ogni dettaglio della sua performance punta all’eccellenza e alla perfezione. È questo l’affascinante ‘paradosso del danzatore’ il quale, pur all’interno di discipline meticolosamente definite, avverte un inebriante e profondo senso di libertà che viene trasmesso anche agli spettatori. Danzando, il ballerino impara a conoscersi nel profondo, si sente libero di esprimere se stesso e le proprie emozioni. La danza infatti insegna una serie di regole che aumentano la forza, la ...

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