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Tag Archives: Balletto

Infortunio del danzatore: come affrontare il trauma psicologico

L’infortunio per un ballerino non è solo un danno fisico, ma è anche un trauma psicologico che troppe volte viene sottovalutato. Per chi vive di danza o la ama, infatti, l’idea di non poterla esercitare per un tempo indefinito è deprimente, e quando il tono dell’umore si abbassa si verificano ripercussioni anche sulla salute e sulla guarigione. I ballerini spesso continuano a ballare soffrendo anche a causa di una certa ‘sottocultura’ radicata nella danza che abbraccia dolore e sofferenza fisica. Se da un lato questo stoicismo insegna a non arrendersi alle avversità, dall’altro crea notevole stress nel danzatore che si sente un perdente all’idea di fermarsi. Per chi pratica la danza come lavoro, insegnanti o danzatori professionisti, la situazione è chiaramente più grave. I ballerini sono riluttanti ad ammettere di essersi infortunati per paura di essere sostituiti negli spettacoli e di perdere potenziali entrate economiche. Talvolta la pressione arriva dai coreografi che insistono perché il danzatore continui a provare ed esibirsi nonostante gli infortuni, perché ‘lo spettacolo deve continuare’. Un altro aspetto importante da considerare è che i ballerini si sentono incompresi dai professionisti medici che spesso non apprezzano e non capiscono il mondo della danza. Quando un danzatore subisce ...

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La preferenza verso determinati stili di danza rivela la personalità del danzatore

I danzatori sono considerati individui straordinariamente creativi, sensibili ed estrosi. La danza d’altronde è un linguaggio potente che permette di comunicare le proprie emozioni e la propria indole. Il modo in cui balliamo rivela moltissimo delle nostre caratteristiche psichiche e delle modalità comportamentali, come inclinazioni, interessi e passioni. La scelta tra i diversi stili di danza dunque rivela anche la differenza nelle personalità. Solitamente chi predilige il balletto è incline alla metodicità, alla precisione e alla costanza, ed è capace di grande concentrazione. Tale preferenza rivela anche un bisogno di sicurezza e di controllo che trova realizzazione nei canoni ferrei che regolano la tecnica del balletto. Chi opta per la danza moderna cerca libertà espressiva, creativa e comunicativa. Il ballerino moderno desidera autonomia e indipendenza, qualità che rimangono tuttavia inserite nell’ambiente protetto della disciplina classica, madre di ogni forma di danza codificata. I danzatori che prediligono la danza lirica o contemporanea sono in stretto contatto con le proprie emozioni. Le basi di questi stili infatti sono incentrate sulla conoscenza di sé, sulla fiducia in se stessi e sull’espressione attraverso il movimento. I ballerini di hip hop infine mostrano un profilo maggiormente orientato all’estroversione e al bisogno di essere parte di ...

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Si torna in sala danza! Ecco perché riprendere a danzare è così importante

Dopo tre mesi di stop, finalmente si torna in sala danza. Le scuole sono pronte ad accogliere gli allievi, gli insegnanti hanno preparato nuovi riscaldamenti, diagonali, coreografie e idee. Gli allievi invece sono pronti a riprendere le lezioni? Tornare a ballare in autunno è sempre una sfida, richiede il recupero di concentrazione e allenamento fisico. Dopo una lunga pausa, il corpo si muove diversamente e il rendimento potrebbe non essere lo stesso di prima e va bene così. Il rientro in sala inoltre coincide con il ritorno a scuola per i più giovani. Per bambini e ragazzi, soprattutto negli ultimi anni, riprendere a studiare danza può essere faticoso. Molti genitori pensano che i figli debbano riposarsi o sfogarsi dopo ore passate sui banchi di scuola. Ritengono che correre in giro urlando o peggio stare seduti a giocare davanti a un computer sia il modo giusto per ricaricarsi. Ma è l’esatto opposto. La concentrazione su se stessi, sul corpo e sulle emozioni, e la creatività richieste dalla danza sono il mezzo migliore per liberare positivamente l’energia e incanalarla in un’attività artistica vantaggiosa per il benessere del bambino. La calma, la musica, la riflessione, l’autocontrollo e la pazienza servono a ritrovare equilibrio ...

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Sidney-Dance-Company

Torinodanza Festival 2023: “AB [INTRA]” – Sidney Dance Company

L’edizione 2023 di Torinodanza Festival, diretto da Anna Cremonini e realizzato dal Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, si terrà dal 14 settembre al 25 ottobre 2023. L’inaugurazione del Festival, in programma per giovedì 14 settembre alle Fonderie Limone di Moncalieri, sarà affidata alla Sydney Dance Company, la principale compagnia di danza contemporanea australiana, che arriva quest’anno per la prima volta a Torinodanza e che è diretta dal 2009 dal coreografo spagnolo Rafael Bonachela.  Lo spettacolo con cui apriranno questa nuova edizione di Torinodanza Festival il 14 settembre 2023 si intitola AB [INTRA], con repliche il 15 e il 16 settembre. La performance AB [INTRA], creata nel 2018, prende il suo titolo da un’espressione latina che significa “da dentro” e rappresenta un intenso viaggio nell’esistenza umana che muove dalla tenerezza al turbamento, in cui si alternano momenti collettivi, assoli e passi a due. Nel creare questo pezzo – dichiara Rafael Bonachela – volevo catturare l’energia e la spinta vitale che sento ogni volta che entro in studio. Penso ad “AB [INTRA]” come a un trasferimento di energia tra l’interno e l’esterno. […] I miei istinti innati umani e personali giocano un ruolo significativo nella mia creatività, alimentano l’intero processo, ...

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Promuovere la salute mentale attraverso la danza

  Il ruolo delle arti nello sviluppo e nella conservazione della salute mentale è un dato certo e riconosciuto. Impegnarsi nello svolgimento di un’arte, infatti, allevia ansia, stress e depressione. In tal senso possiamo affermare che l’arte costituisce un approccio non medico alla prevenzione dei problemi di salute mentale e può contribuire a far risparmiare denaro al servizio sanitario e all’assistenza sociale. Ovviamente, quando parliamo di arte, parliamo di danza, in ogni sua forma e stile. Vediamo alcuni dei modi in cui danzare contribuisce al mantenimento della salute mentale. La danza aiuta a regolare gli ormoni dello stress, come il cortisolo, ormone potenzialmente dannoso per il corpo. Se suoi livelli rimangono troppo elevati subentrano effetti negativi per la salute come ipertensione, diabete, malattie cardiache, insonnia e disturbi dell’umore. Rilasciando nel cervello sostanze chimiche che riducono il cortisolo, come adrenalina, ossitocina e noradrenalina, la danza limita o addirittura elimina tali effetti negativi e tiene a bada la quantità di ormone nell’organismo. La solitudine ha un impatto negativo sulla salute mentale. Danzare offre la possibilità di incontrare persone con cui condividere la stessa passione, fare nuove amicizie e socializzare. Danzare permette di esprimersi liberamente, quindi di conoscersi meglio e più a fondo e ...

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Studiare danza classica aiuta i bambini a crescere forti, sani e consapevoli

  Le lezioni di danza classica comportano una lunga e importante serie di benefici per i bambini. Migliorano postura e coordinazione, consentono di socializzare e di imparare a lavorare in squadra. L’apprendimento e la memorizzazione di routine, passi e coreografie consentono ai bambini di sviluppare forza mentale. Danzare regolarmente potenzia la concentrazione, rafforza il cervello in crescita e le capacità cognitive. La danza classica è uno dei modi più efficaci per liberare l’energia accumulata e le emozioni, e per esplorare se stessi e la propria creatività. Grazie ai suoi effetti calmanti, la danza permette ai bambini di rilassarsi e conoscersi, fisicamente ed emozionalmente. Il balletto infatti richiede ordine, grazia, leggerezza, dedizione, determinazione, attenzione, autocontrollo e disciplina. In questo modo il bambino acquisisce un’altra grande capacità: la regolazione emotiva. Sviluppando autoconsapevolezza, diventa in grado di riconoscere le proprie emozioni e di non esserne sopraffatto. La danza classica quindi aiuta i bambini ad apprendere e praticare importantissime abilità di vita che possono poi essere trasferite nelle attività quotidiane, come la scuola e, da adulti, il lavoro. Il bambino che studia danza classica, quindi, svilupperà stima di sé e sicurezza e, una volta cresciuto, sarà in grado di instaurare relazioni sociali positive e gratificanti. ...

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DODI

“DODI+IMA”: dittico d’autore al Segesta Teatro Festival

L’Associazione Sosta Palmizi, diretta da Raffaella Giordano e Giorgio Rossi, sarà presente al Segesta Teatro Festival con una doppia performance: DODI e IMA, che avrà luogo giovedì 24 agosto 2023. Entrambi i titoli fanno parte dell’attività complessiva di produzione di Sosta Palmizi, che si fonda su una prospettiva mirata alla valorizzazione dei processi creativi, alla sostenibilità delle nuove produzioni attraverso collaborazioni virtuose con soggetti ed istituzioni culturali, al coinvolgimento del pubblico nei processi di studio e nei percorsi creativi degli artisti sostenuti. Si tratta di una produzione produzione Sosta Palmizi, Komoco/Sofia Nappi, in coproduzione con La Biennale di Venezia, COLOURS – International Dance Festival, Centro Coreográfico Canal, con il sostegno residenziale Orsolina 28, Centro di Residenza della Toscana (Fondazione Armunia Castiglioncello-CapoTrave/Kilowatt Sansepolcro), Opus Ballet Firenze, Istituto Italiano di Cultura di Madrid, selezionata per Bando Abitante/ Centro Nazionale di Produzione della Danza Virgilio Sieni e Fondazione CR Firenze. La coreografia è di Sofia Nappi, in scena i danzatori Arthur Bouilliol, Leonardo de Santis, Glenda Gheller, India Guanzini e Paolo Piancastelli. Dall’ebraico “dono; mio amato”, DODI parte dall’esplorazione dello stato di tormento e insoddisfazione che maggiormente plasma l’esistenza umana. Il desiderio costante di quel qualcosa in più nelle nostre vite può spesso ...

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Compagnia Enzo Cosimi: “TAKE ME UP, TAKE ME HIGHER”

Un progetto installativo pensato su Castel Sant’Angelo, quello firmato dalla Compagnia Enzo Cosimi Take me up, take me higher che non solo costruisce un itinerario all’interno degli spazi del Museo Nazionale ma ripercorre le vicende di alcuni personaggi iconografici a questo legati, andrà in scena il 23 e il 24 agosto 2023 con tre repliche giornaliere, nell’ambito della terza edizione di sotto l’Angelo di Castello, rassegna di danza, musica e spettacolo a cura di Anna Selvi, che crea geometrie di relazioni inusuali offrendo spazi di creazione artistica e percorsi di fruizione inaspettati che cattureranno il pubblico in racconti di fascinazione e bellezza. Il progetto di valorizzazione del sito della Direzione Musei statali della città di Roma e il Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo, diretti da Mariastella Margozzi, presenta in questa edizione della rassegna molti progetti site-specific che metteranno in relazione e dialogo il luogo e la sua storia con la creazione contemporanea.  Take me up, take me higher rientra tra questi. Si tratta di un progetto isivo e coreografico su quattro figure iconiche dell’oscurità romana e delle sue prigioni: Beatrice Cenci, Cagliostro, l’Arcangelo Michele e Tosca. L’installazione performativa, il concept, la coreografia e i costumi sono firmati da Enzo Cosimi, ...

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La danza attiva e ringiovanisce mente e corpo

Danzare richiede il coinvolgimento delle funzioni fisiche e di quelle cognitive. La danza di fatto è in grado di ampliare i volumi e le strutture cerebrali, e di stimolare l’adattamento psicomotorio. In particolare, ballare aumenta le dimensioni dell’ippocampo, struttura cerebrale che contribuisce alla memoria a breve e a lungo termine, a quella spaziale e all’orientamento. Quando si danza con continuità si verifica quindi un miglioramento significativo della memoria, dell’attenzione, dell’equilibrio corporeo, dei parametri psicosociali e della neuroplasticità. Quest’ultima indica la flessibilità di un sistema che non smette mai di apprendere e la capacità del cervello di modificare la propria struttura in risposta all’esperienza. Essa si dimostra fondamentale nella prevenzione delle malattie neurodegenerative e del naturale declino cognitivo. Rispetto all’attività di fitness generale, la danza apporta maggiori miglioramenti in più aree cerebrali. E’ l’unica attività fisica che comporta un aumento dei fattori neutrofici essenziali per lo sviluppo e la sopravvivenza neuronale, la plasticità sinaptica e la funzione cognitiva. I movimenti codificati della danza associati alla musica generano esperienze che attivano la mente, permettono di creare nuove connessioni tra le cellule nervose e di riparare i danni causati dal trascorrere del tempo. Imparare a danzare dunque ringiovanisce il cervello e il corpo ...

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Deserto-tattile

“Deserto tattile” – NID Platform Cagliari 2023

Prenderà il via il 30 agosto 2023, con spettacoli fino al 2 settembre, la settima edizione di NID Platform Cagliari 2023, la nuova piattaforma della danza italiana intitolata Fluidity: corpo – spazio – movimento. Il primo degli spettacoli inclusi nella Sezione “Open Studio” è Deserto tattile, coreografia, luci, costumi, scene e regia di Nicola Galli, interpreti, Margherita Dotta, Massimo Monticelli, Nicola Galli, una produzione TIR Danza, Nebula, in co-produzione Oriente Occidente, residenze artistiche TROIS C-L, Ballet de l’Opéra national du Rhin, Oriente Occidente, con il sostegno di Network Grand Luxe. Deserto tattile è il secondo episodio della ricerca coreografica di Nicola Galli dedicata al deserto e alla più ampia nozione di paesaggio. A partire dal percorso di ricerca che ha dato vita nel 2018 al primo episodio intitolato Deserto digitale, la visione immaginifica del deserto prende nuovamente forma nel rinnovato desiderio di indagare i tratti della società contemporanea e il riflesso dell’attività umana sul mondo: una crescente solitudine sociale, la velocità antropica e l’evaporazione dei concetti di distanza e di limite. La poetica del coreografo – votata all’assenza di gerarchie tra i linguaggi e gli elementi che compongono la scena – unisce e condensa in una relazione organica e interdipendente il gesto, la luce e ...

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