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Tag Archives: Balletto

Fino a dove la connessione psico-fisica del danzatore si mantiene sana e produttiva?

Chi ama e pratica la danza con costanza, sia professionista sia amatore, è alla continua ricerca della connessione tra mente e corpo. Raggiungere questo senso di integrazione è estremamente appagante e migliora la salute fisica e mentale, e la qualità delle performance. Tuttavia quando questa connessione si spinge troppo oltre può generare ansia e frustrazione anziché appagamento artistico. La consapevolezza dell’importanza della salute psichica si diffonde sempre di più nel mondo della danza, e permette di comprendere come il corpo influisca sulla salute mentale, e viceversa. Quando il corpo diventa il mezzo che permette di svolgere le attività che si amano, come appunto la danza, nel ballerino può subentrare il timore di ciò che potrebbe accadere se la connessione mente-corpo venisse disturbata. Se c’è armonia tra la sfera fisica e quella cerebrale, i danzatori migliorano e vivono con sempre maggiore soddisfazione la loro esperienza artistica. E’ molto facile però sbilanciare questo equilibrio e il rischio è insito nella natura del danzatore che spinge fino al limite le proprie capacità fisiche e mentali. I ballerini, infatti, possiedono l’abilità di concentrarsi su svariate attività nello stesso momento, sanno muoversi con forza e leggerezza, e sanno emozionare il pubblico.  Ognuna di queste componenti ...

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Stimolare creatività, potenzialità e consapevolezza attraverso l’improvvisazione

Quando viene insegnata in un contesto interdisciplinare, l’improvvisazione può aiutare gli studenti a crescere nella tecnica, nell’abilità artistica e nel benessere generale. Sono, infatti, molteplici i benefici ottenuti nell’incorporare l’improvvisazione nella formazione didattica, indipendentemente dall’età del danzatore o dallo stile che viene insegnato. L’improvvisazione aiuta i ballerini ad applicare i concetti tecnici in maniera originale e innovativa, e a interiorizzare e comprendere più profondamente la tecnica. Li aiuta anche a sviluppare maggiore autoconsapevolezza mentre esplorano il movimento in modi che meglio esprimono le loro potenzialità. L’improvvisazione permette quindi di raggiungere maggiore consapevolezza attraverso la scelta di movimento, sviluppando maggiori livelli di conoscenza del corpo e di fiducia nelle proprie capacità fisiche e mentali. Sperimentando una significativa espressione di sé e un rilascio di tensione emotiva, l’allievo migliora il proprio benessere dentro e fuori la sala. Viene liberato dall’aspettativa di perfezione così diffusa nella formazione nella danza e trova gioia nel ballare e un maggiore senso di sé attraverso il movimento. Nonostante tutti questi benefici, l’improvvisazione può essere ardua per molti studenti. Alcuni provano disagio nel muoversi spontaneamente, specialmente se osservati dall’insegnante o dai compagni. Molti ballerini finiscono per copiare movimenti già visti o per assemblare passi con cui hanno familiarità, ...

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Torinodanza

Torinodanza Festival 2021: “Chapter 3: The Brutal Journey of the Heart”

Saranno Sharon Eyal e Gai Behar, codirettori della L-E-V Dance Company, a inaugurare il Torinodanza Festival 2021, con Chapter 3: The Brutal Journey of the Heart, che andrà in scena come prima nazionale il 3 settembre 2021 al Teatro Carignano di Torino. Moment. Silence. Dryness. Emptiness. Fear. Wholeness. Concealment. Longing. Black. Moon. Water. Corner. Smell. Demon. Gap. Coldness. Eyes. Intension. Impulse. Fold. Hideout. Color. Lis. Salt. huge. Side. Stitches. Love. Point. – queste le parole simbolo di questa creazione firmata da Sharon Eyal e Gai Behar, su musiche di Ori Lichtik, messa in scena dai danzatori Clyde Emmanuel Archer, Gon Biran, Keren Lurie Pardes, Rebecca Hytting, Darren Devaney, Guido Dutlih e Alice Godfreyset. Lo spettacolo, che ha avuto il suo debutto mondiale a settembre 2019 alla Ruhrtriennale 2019 | Festival der Künste, vuole essere un inno alla gioia di vivere espresso nel linguaggio della danza. Si tratta del terzo spettacolo della trilogia della coreografa israeliana dedicata all’amore. Movimenti pulsanti e sensuali, vortici esplosivi di corpi, avvolti nei suggestivi costumi di Maria Grazia Chiuri, direttrice artistica di Christian Dior Couture, che evocano l’estetica del full-body tattoo, rafforzando ulteriormente l’atmosfera onirica e sensuale della creazione resa ancor più suggestiva dal disegno luci ...

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Plagio coreografico e ispirazione: una differenza sottile ma abissale

Plagiare una coreografia, ossia l’attività creativa di qualcun altro, è un concetto assurdo. L’idea che una sequenza di passi di un altro coreografo diverso venga copiata e incollata sembra ridicola, ma sfortunatamente, nell’era di Youtube, il plagio delle coreografie si sta trasformando in un’epidemia mondiale. Il plagio può avvenire in diverse forme: attraverso la riproduzione totale e parziale dell’opera originaria, attraverso una sua rielaborazione non creativa, o camuffata attraverso modifiche puramente accessorie. Non è facile finire cosa definire il plagio nella danza, perché questa disciplina esprime concetti nati dalla sensibilità e dell’estro di un artista. Inoltre, niente nella danza è completamente nuovo. Parti di coreografia possono assomigliarsi perché siamo esseri umani e possediamo all’incirca le stesse gamme di movimento. Eppure la danza è una forma d’arte originale e in continua evoluzione. Rubare idee di altri coreografi degrada tutti gli artisti. Non è sufficiente prendere dei passi da video online per definirsi un coreografo, ma può accadere. Infatti, sebbene sia accettabile utilizzare altri lavori per trarre ispirazione coreografica, se un insegnante di danza o un coreografo ha bisogno di plagiare un’intera routine, significa che non è in grado di creare una coreografia, il che implica gravi carenze tecniche, spesso indolenza e ...

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PROSPETTIVE01

PROSPETTIVE01 − “Antichi Scenari”: l’arte in dialogo con la terra del mito

“Prospettive01” è una rubrica rivolta ad artisti e contesti che rappresentano un mondo di talenti in continua evoluzione. Ideata e curata da Lorena Coppola, la rubrica si propone di dare spazio a iniziative dedicate ai giovani e di raccogliere articoli e interviste mirate a dar voce a tutte le fasce creative del mondo coreutico: realtà in via di sviluppo ed espansione, progetti innovativi o realtà già consolidate e di chiara fama, meritevoli di attenzione. Un luogo di rivelazione e di incontro di nuove prospettive. Da venerdì 30 luglio 2021 prende il via il Festival di Danza, Teatro e Musica “Antichi Scenari”, direzione artistica di Carmine Borrino e Veronica Grossi. Trenta appuntamenti – che proseguiranno fino a Domenica 19 settembre – immersi nei siti archeologici e negli scenari naturali dei Campi Flegrei a Napoli. L’arte in dialogo con la terra del mito per un Festival che si auspica di rievocare gli ‘antichi scenari’ a cui il titolo rimanda.  Il Festival è organizzato dall’Associazione Culturale Luna Nuova, con il Patrocinio del Comune di Pozzuoli e del Parco Archeologico dei Campi Flegrei, con il riconoscimento del MIC.  Un Festival a zero impatto ambientale, con gli spettacoli che andranno in scena all’alba e al ...

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La danza è libertà, positività e autoconsapevolezza

La libertà è un diritto. Ogni individuo può decidere come pensare, esprimersi e agire senza costrizioni, nel rispetto delle libertà altrui, ovviamente. Le percezioni soggettive di libertà sono spesso associate a esperienze di alta motivazione, realizzate mediante la scelta dei fini e degli strumenti che il soggetto ritiene utili. Uno di quasi strumenti è la danza. La libertà percepita dai danzatori abbraccia aspetti fisici, emotivi, intellettuali e sociali. La libertà, infatti, è associata all’autoconsapevolezza, alla fiducia e alla libera espressione corporea, all’interno dei canoni definiti dalla disciplina scelta. L’abbiamo già ripetuto più volte, la danza incoraggia a migliorarsi da ogni punto di vista, fisico e mentale. Spinge a progredire, conoscersi, a potenziare la concentrazione, e stimola il rispetto anche della libertà altrui. Insegna ad affrontare nuove sfide con determinazione e positività, e stimola l’identità emotiva e mentale che permette di diventare più forti e resilienti. In tempi di incertezza, imposizioni e limitazioni come quelli che stiamo vivendo, danzare assume un’importanza perfino maggiore. Abbracciare completamente ogni movimento, concentrarsi sui passi e sull’energia che il nostro corpo produce durante l’esecuzione è indispensabile per mantenere l’armonia tra mente e corpo. Nel corso della vita, tutti noi affrontiamo battute d’arresto, momenti di crisi, paura ...

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DNA

DNA | WE MIGHT KISS: tra lo spazio e il tempo

  Venerdì 30 luglio 2021, a Valsamoggia, DNA Dance Company e Festival Corti Chiese e Cortili presentano WE MIGHT KISS, l’ultima produzione della compagnia, realizzata con il sostegno di ERT – Emilia Romagna Teatro, Fondazione Rocca dei Bentivoglio, in collaborazione con Scenario Pubblico, Comune di Bologna, PAD Research – Pareti Ispirate, regia e coreografie Elisa Pagani, musiche Enrico Bernardi. In scena i danzatori Francesca Caselli, Mara Capirci, Michael Incarbone, Massimo Monticelli, Emanuel Santos, e i musicisti Enrico Bernardi al pianoforte, Gianluca Lione al basso, Igino Caselgrandi alla batteria. Video Mattia Nicolai in collaborazione con Ileana Bonvicini, riprese audio Davide Cristiani Bombanella Soundscapes. La coreografia si dipana sulla trama di un testo ricco di suggestioni: In un bosco, all’alba, due ragazzi che si conoscevano da piccoli s’incontrano per caso, nessuno sta guardando, ma Mauro sta chiedendo aiuto. Di cosa hai bisogno? Il ricordo di chi? Di un anziano che ricorda il sé giovane, un giovane che ricorda l’anziano, un giovane che ricorda il proprio sé, anziano. Scenari, immagini e pareti altre diventano lo spazio di quel fantasma. Sono io in un momento della vita, nel cambiamento. Anziché fare ciò che serve proietto le mie azioni altrove, è una scusa, è un’illusione, ...

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I modi in cui i genitori possono aiutare i loro figli a coltivare l’amore per la danza

Il genitore di un ballerino è investito di svariate responsabilità pratiche: fare l’autista, accompagnare il bambino a comprare il necessario per la lezione o lo spettacolo, gestire gli orari a volte frenetici delle prove, aiutare dietro le quinte del saggio improvvisandosi truccatore, acconciatore, e via dicendo. Tutto questo è importante per sostenere il ragazzo che voglia seguire un corso di danza, ma ci sono altri comportamenti meno pratici, ma essenziali per  aiutare il giovane ballerino a vivere appieno e con passione la danza. Comunicare e partecipare. Chiedere al proprio figlio come’è andata la lezione, quali sono i suoi punti di forza e le sue difficoltà in classe, è fondamentale affinché il ballerino si senta sentire appoggiato e sostenuto dalla sua famiglia. Incoraggiare la competizione con se stesso. L’insegnante provvede già a lezione a stimolare una sana competizione che permetta all’allievo di crescere ispirato dai compagni. Un genitore che rinforza tale concetto e chiarisce che non si tratta di superare qualcun altro bensì i propri limiti, aiuterà il bambino a migliorare come danzatore e come essere umano. Insegnare il valore della fatica e dell’errore. Il bambino che comprende l’importanza della fatica necessaria a raggiungere i propri obiettivi e l’utilità dell’errore diventerà ...

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La danza sviluppa e integra le intelligenze multiple, e garantisce la felicità a lungo termine

L’intelligenza è definita come quel complesso di facoltà psichiche e mentali che consentono di pensare, comprendere o spiegare i fatti o le azioni, elaborare modelli astratti della realtà, intendere e farsi intendere dagli altri, giudicare, e adattarsi all’ambiente. Nel libro Frames of Mind: The Theory of Multiple Intelligences del 1983, lo psicologo statunitense e docente presso l’Università di Harvard, Howard Gardner afferma che l’intelligenza è un insieme di abilità sviluppate diversamente in ogni persona e necessarie per far fronte ai cambiamenti socio-ambientali. Oltre alle intelligenze verbale-linguistica e logico-matematica, Gardner ne identifica altre sette: visiva-spaziale, musicale-ritmica, corporea-cinestetica, sociale-interpersonale; emotivo-intrapersonale; naturalistica; esistenziale. Bene, la danza è un mezzo attraverso il quale le intelligenze multiple vengono stimolate e migliorate. Il ruolo della danza nello sviluppo delle intelligenze. Danzare contribuisce alla regolazione degli stati emotivi, base per le relazioni interpersonali, e ha un impatto positivo sullo sviluppo mentale, comunicativo e sociale dell’essere umano fin dai primi anni di vita. La danza, infatti, sviluppa la capacità di espressione non verbale attraverso il corpo. I mezzi di espressione attivati dal ballo sono codificati tramite gesti, postura, contatto visivo, distanza tra i partner ed espressione facciale. La carica emotiva liberata attraverso la musica genera rilassamento mentale, autocontrollo, ...

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“SECOND HAND-DI SECONDA MANO”: al via la XXIII edizione

Dal 20 al 22 luglio 2021 il Teatro dei Piccoli della Mostra d’Oltremare di Napoli ospiterà la XXIII edizione di “Second Hand – Di Seconda Mano”, rassegna di danza contemporanea curata da Gabriella Stazio e organizzata da Movimento Danza – Organismo di Promozione Nazionale. Il titolo della rassegna, chiaramente provocatorio, si rifà a quello che Merce Cunningham scelse nel 1970 per una sua creazione nella quale mise insieme, assemblandoli, frammenti, spezzoni, frasi di danza già “usati” in precedenti coreografie, dando vita a un nuovo prodotto coreografico originale e mai andato in scena. L’edizione 2021 di “Second Hand – Di Seconda Mano” è inserita nella programmazione del progetto La Campania è Teatro, Danza e Musica, promosso da ARTEC/Sistema MED, con il sostegno di Regione Campania e Ministero della Cultura, in collaborazione con Scabec-Società Campania Beni Culturali e Fondazione Campania dei Festival. Tanti giovani coreografi all’insegna della nuova danza d’autore, in scena per tre giorni con due spettacoli a sera. La rassegna inizierà martedì 20 Luglio con IL BRUTTO ANATROCCOLO, ideazione, coreografia, regia, luci di Patrizia Cavola-Ivan Truol, con Marco Cappa Spina, una produzione Atacama con il contributo di MIC, residenza: La Scatola Dell’Artes. Il percorso di formazione di una creatura diversa, sottoposta ...

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